Coppie civili all'anagrafe,
destre e integralisti urlano
/Carta quotidiano giovedì 31 gennaio 2008 ore 17.45
E' guerra contro la proposta di Verdi e Linfa [Lega
italiana nuove famiglie], approvata dalla sindaca di
Genova Marta Vincenzi nella giornata di ieri, di riconoscere
anagraficamente le coppie di fatto. Insorgono
il capo dell'anagrafe, Clavio Romano, esponenti
dell'ala cattolica del partito Democratico, nonché vari
esponenti di destra.
La proposta è basata su due leggi che contemplano la
possibilità di registrazione all'anagrafe di persone
conviventi, anche in base a rapporti esclusivamente
affettivi. Proprio questi «rapporti affettivi», sono il
nodo del problema secondo Romani, che dichiara «non
potremmo mai scrivere un certificato che due persone
si amano». Intanto lo scontro si riversa sulla sfera
politica all'interno del Partito democratico, dove anche
il segretario provinciale Victor Rasetto prende le distanze
dal sindaco: «Bisogna garantire i diritti di tutti,
ma senza uno strumento legislativo adeguato rischiamo
di fare solo battaglie inutili».
La posizione filo cattolica del filosofo Massimo Costa,
vicepresidente della giunta regionale, è più netta:
considera l'iniziativa una «sparata ideologica», definendo
la famiglia [cattolica] «cellula vitale della
società, senza la quale non c'è futuro», e Forza Italia
parla già di proposte che minano la Costituzione Italiana
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso
