Da Firenze a Cosenza a Genova la nuova politica di criminalizzazione della
protesta sociale è in piena attuazione
Così in diversi stati dell' America latina, grazie a pressioni dell' uomo a
stelle e strisce si stanno approvando nuove leggi sulla sicurezza ispirate a
quanto accaduto negli Stati uniti dopo l' 11 settembre.
La tranquillità con cui la nostra sinista (nostra? sinistra?) accetta questo
stato di cose, assieme a Echelon, al moltiplicarsi delle telecamere etc, ci
prospetta un futuro buio.
Amen (così sia). O no?
Aldo
LA REALTA' SUPERA
SEMPRE LA FANTASIA
A
FIRENZE COME
NELLA GRECIA DEI COLONNELLI
13 CONDANNE A
SETTE ANNI PER RESISTENZA!
Il Tribunale
di Firenze ha deciso
di abolire ogni unità di misura ed ha condannato
a sette
anni
di reclusione i tredici imputati per gli incidenti al Consolato USA
del 13
maggio 1999 in
occasione dello sciopero/manifestazione
indetto dal sindacalismo di base
contro
la partecipazione
dell'Italia alla guerra nei Balcani.
Sette anni per
aver preso
un sacco di legnate a mani nude. Sette anni a conferma che
nella
società contemporanea non c'è più misura. Nello sfruttamento come
nelle
sentenze dei tribunali. Sette anni vengono dati per omicidio
(con le
attenuanti).
Cinque per banda armata. Qualche manciata
di mesi per stupro, nulla per
gli omicidi
sul lavoro. Non
parliamo della signora Dini e dei suoi traffici
internazionali
finiti con una pena abbondantemente sotto l'indulto.
Questi
giudici
ci fanno tornare in mente i colonnelli greci e lo
Shakespeare di "Misura
per misura": viviamo
la nostra
contemporaneità nella svalutazione dei valori, dunque il
dramma è
quanto mai attuale..
La Magistratura interpreta la crisi
verticale della
rappresentanza politica, quella società dello
spettacolo andata in
onda anche
pochi giorni fa al Senato, e
della sua incapacità di controllare spinte e
conflitti sociali.
Non si deve
manifestare, tanto meno contro la guerra. E poi, se
al governo c'è il
centrosinistra è ancora più grave, viene meno
ogni "giustificazione
politica".
E' il trend
giudiziario
di Genova e di Cosenza. E' l'altra faccia del delirio
securitario
che vuole incarcerare tutti i romeni che scappano dalla Romania a
causa
dei "nostri"
imprenditori arrivati a sfruttare la forza
lavoro locale per 80 euro
al mese.
A Firenze c'è
la mano
precisa dei DS in questa sentenza. Dopo aver riesumato le
ordinanze
(1933)
del Podestà per deportare i lavavetri, hanno dichiarato la
guerra ai
poveri
colpevoli di avere cattiva incidenza sul
turismo - come se Firenze non
fosse
una città internazionale e
cosmopolita. Ed ora indicano nelle case
occupate,
nei
richiedenti asilo che esodano dalle guerre il prossimo nemico da
colpire.
La città va
affidata a guardie pretoriane che devono
esercitare il controllo
assoluto non
solo sui movimenti, ma sui
corpi e sulle menti, perchè cresce la marea dei
senza reddito,
senza casa, senza cittadinanza e che devono rimanere anche
senza
voce.
Queste sentenze vogliono
sancire lo slittamento del
conflitto sociale all'interno della normativa
penale. Imputate/i
capri espiatori, diversificati per provenienza ed
estrazione, per
poter esercitare su di loro una giustizia altrettanto
diversificata. Per sperimentare la tenuta di "nuovi" reati, quali
devastazione e saccheggio, mantenendo i "vecchi" resistenza e
danneggiamento.
Daremo vita ad
una campagna nazionale su
questa sentenza capace di coinvolgere tutto
quanto si
muove
nella società italiana per garantire la libertà di movimento e la
demolizione di questa e delle altre sentenze.
RICORDIAMO I
FATTI
Il
13 maggio 1999 lo sciopero delle
organizzazioni
di base fu un grande successo (a Firenze 3.000 in
piazza). Lo
sciopero dimostrò la possibilità di lottare contro la guerra NATO nei
Balcani, guerra
sostenuta dal governo di allora, guidato da
D'Alema, e definita da
CGIL-CISL-UIL "una contingente necessità". A
corteo concluso davanti
al Consolato Americano partirono, senza
preavviso, durissime cariche
poliziesche: candelotti sparati ad
altezza d'uomo, 5 manifestanti
costretti
alle cure ospedaliere,
mentre tanti altri contusi evitarono gli ospedali.
L'atteggiamento
delle forze dell'ordine fu conseguente alla circolare
D'Alema-
Iervolino ("perché non vengano tollerate manifestazioni contro
basi
militari e sedi governative"). Un paese in guerra adegua il
comportamento della propria polizia alla situazione bellica. Un video
mostrò
l'esatta dinamica delle cariche - video ripetutamente
fatto vedere dalla
trasmissione "Striscia la notizia", anche,
strumentalmente, nei
confronti del
centrosinistra al governo.
Già le richieste del pubblico ministero apparivano SURREALI:
dai 4 ai 5 anni per "resistenza a pubblico ufficiale.
La sentenza
dimostra che ancora una volta la realtà supera la fantasia!
Movimento Antagonista
Toscano - Confederazione Cobas
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