2008ko urtarrilaren 29a
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OFFENSIVA CONTRO LA SINISTRA INDIPENDENTISTA BASCA
La Procura presenta la domanda di illegalizzazione di EHAK al
Tribunale Supremo
Il giudice capo della sala del Contenzioso Amministrativo, Antonio
Narváez Rodríguez, ha presentato davanti alla Sala del 61 della Corte
suprema la domanda elaborata dal Ministero Pubblico per sollecitare
l'illegalizzazione di EHAK. Tra le misure cautelative richieste si
trovano quella di proibire la possibilità di presentare candidature alle
elezioni del 9 di marzo ed il sequestro dei suoi conti.
29/01/2008 10:26:00
*MADRID -. *Come informa Efe, Narváez Rodríguez ha consegnato la domanda
al registro del tribunale speciale passate le 09.00 del mattino. Il
sollecito di messa fuorilegge della formazione indipendentista basca che
è stata presentata per il tramite di domanda ordinaria, va accompagnata
dalla petizione di certe misure cautelative come la sospensione della
sua attività politica, la chiusura provvisoria della sua sede ed altri
immobili che stia utilizzando ed il sequestro dei suoi conti bancari.
Ugualmente, si sollecita a proibire la possibilità che questa formazione
presenti candidature alle elezioni del prossimo 9 di marzo.La Procura
allega come motivo di illegalizzazione la "relazione di dipendenza"
suppostamente scoperta "tra l'azione politica del partito querelato e
l'organizzazione illegale Batasuna o altre organizzazioni dell'ambiente
di ETA, e perfino la stessa banda armata". Per sostenere quella
"dipendenza", il Ministero Pubblico argomenta che EHAK mise a
disposizione di Batasuna una delle sue sedi; che c'è una "evidente
subordinazione" nella condotta dei rappresentanti di EHAK "alle consegne
ed i modelli stabiliti da un'organizzazione illegale"; che EHAK "ha
lasciato in secondo piano i suoi postulati marxisti-leninisti per fare
suo il discorso di Batasuna" col fine di "servire da immagine ed
altoparlante di questa, perfino nel Parlamento Basco"; e che la
formazione è intervenuta " nella campagna di ETA contro le opere del
treno ad alta velocità".
*Il venerdì, l'Avvocatura *
Da parte sua, l'Avvocatura dello Stato presenterà il venerdì la
petizione di messa fuorilegge di EHAK, come ha anticipato il ministro di
Giustizia, Mariano Fernández Bermejo.
*"Non una peseta di denaro pubblico" *
Il ministro di Interno, Alfredo Pérez Rubalcaba, ha confermato che ha
istruito" all'Avvocatura dello Stato affinché tagli il finanziamento
pubblico ad ANV ed EHAK, in modo che queste due formazioni "non abbiano
nemmeno una sola peseta di denaro pubblico."
La petizione, come ha difeso, è "coerente con l'autorizzazione che il
Consiglio dei Ministri diede il venerdì all'Avvocatura per fare una
domanda e chiedere l'illegalizzazione" delle due formazioni basche.
Il giudizio contro Gestoras pro Amnistia ed Askatasuna comincerà il 21
di aprile
La Sezione Quarta della Sala del Penale dell'Udienza Nazionale spagnola
ha fissato già la data di inizio del giudizio contro Gestoras Pro
Amnistia ed Askatasuna: il 21 aprile.
29/01/2008 16:33:00
*MADRID -. *In un atto invalso oggi, la Sezione Quarta della Sala Penale
dell'Udienza Nazionale spagnola ha segnato per il 21 di aprile l'inizio
delle sessioni del giudizio orale contro le 27 persone processate nel
sommario denominato 33/01, e fissa per il 23 di Luglio la fine delle stesse.
L'operazione contro Gestoras pro amnistia ed Askatasuna fu ordinata dal
giudice Baltasar Garzón ed incominciò nell'ottobre del 2001, con la
detenzione di tredici persone. Undici di esse furono incarcerate. In
novembre, Garzón dichiarò incriminate in quella stessa causa altre
quindici persone. Nel dicembre 2001 decretò l'illiceità e sospensione di
attività di Gestoras, ed in febbraio del 2002 fece la stessa cosa con
Askatasuna.
Alla vigilia della domanda della Procura, il PSOE rimprovera al PP che
"legalizzò" EHAK
Mentre il macchinario dello Stato spagnolo mira verso un'imminente
illegalizzazione di EAE-ANV ed EHAK, il presidente del BBB, Andoni
Ortuzar, affermò ieri che la sinistra indipendentista basca sta
facilitando il lavoro al PSOE.
GARA | BILBO
Andoni Ortuzar uscì ieri alla palestra per tornare a riferirsi ai
processi di messa fuorilegge e scagliarsi contro la sinistra
indipendentista basca. Se due settimane fa disse che queste offensive
interessano tanto al PSOE come a chi le subisce - affermazione nella
quale insistette per giorni il presidente jeltzale, Iñigo Urkullu -, il
nuovo presidente del BBB manifestò ieri che la sinistra indipendentista
sta mettendo sul vassoio per azione e per omissione "le possibili
illegalizzazioni di EAE-ANV ed EHAK. Proseguendo un discorso che sta
diventando abituale tra i dirigenti jeltzales in relazione alla
prevedibile messa fuorilegge e sospensione di attività di quelle due
formazioni politiche, Ortuzar ripartì critiche tra la sinistra
indipendentista basca ed il Governo spagnolo del PSOE. In un'intervista
a Radio Popolare, il presidente del Bizkai Buru Batzar segnalò che si
tratta di una questione che "è molto funzionale ai viavai politici ed
elettorali" e ricalcò che le illegalizzazioni si sono prodotte sempre
quando vi "era un processo elettorale in vista". A suo intenderere, la
proibizione di partiti o raggruppamenti di elettori è servita in alcuni
momenti "per segnare una posizione di durezza, di fermezza da Madrid,
come nell'epoca di Mayor Oreja ed Aznar", ed in altre occasioni "era
perché il Governo di Madrid si sentiva più o meno rinchiuso", facendo
riferimento all'atteggiamento del PSOE durante i comizi municipali del
passato maggio.
*"L'altra faccia della medaglia" *
Sugli annunciati scioglimenti di EAE-ANV e di EHAK, il dirigente
jeltzale condannò che si commercia qualcosa di "molto serio in una
democrazia". " Qui stiamo vedendo che si esauriscono i termini, si fa
rapidamente quello che sei mesi fa non era costitutivo di delitto, non
era prova sufficiente; ora sembra di sì, si stanno riparando in cose che
succedettero, apparentemente, tre o quattro anni fa. Tutto questo dà una
sensazione di mancanza di giustizia, di equità, di mancanza di
obiettività molto preoccupante", proseguì Ortuzar nelle sue critiche al
PSOE. In questo punto aprì una parentesi per descrivere quello che, per
sua opinione, è "l'altra faccia della medaglia"; cioè, la sinistra
indipendentista basca. Andoni Ortuzar affermò che l'indipendentismo
basco, "lontano sul rendersi la cosa difficile e di non dare scuse ai
poteri spagnoli", fa "il contrario e glielo mettono in piatto d'argento
per azione e per omissione." Ma non solo quello, considerò la sinistra
indipendentista basca responsabile che le cose non cambino in Euskal
Herria: sta mettendoci "la politica basca in una specie di labirinto nel
quale uno passa per gli stessi posti e non trova uscita."
*Ritratta su patti col PP *
Quella strategia della sinistra indipendentista risponde, come indicò, a
due ipotesi: o "cerca il vittimismo" o "non sa come uscire da questa
situazione". Infatti fu determinante al momento di accusarla di non
avere "il coraggio sufficiente per tagliare definitivamente con la
strategia della violenza; per dire ad ETA che il suo tempo è finito, per
dire che solo dalla politica e facendo politica può lottarsi per le idee
di questo paese". Al margine della strategia illegalizzatoria del
Governo spagnolo e delle sue conseguenze, il presidente del BBB si
riferì ai comizi del 9-m e, concretamente, allo scenario
post-elettorale; cioè, alla direzione che prenderà il suo partito nel
momento di cercare accordi con alcuni ed altri. Interrogato sulla
possibilità che appoggino il PP, disse che sono disposti a "parlare con
tutto il mondo", soprattutto "se è per cercare soluzioni". Ma sottolineò
la difficoltà di giungere ad accordi con la formazione che presiede
Mariano Rajoy "a meno che cambi molto che giri di 180 gradi", poiché
"credo che non può [il PP] parlare con nessuno nell'ambito parlamentare
di Euskadi, né dello Stato spagnolo", come conseguenza che "loro stessi
si siano esclusi della politica." Ma mise sul tavolo un altro argomento
in più per emergere che è improbabile che si produca una situazione
così: "Vuole quasi illegalizzare pure noi".
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