[NuovoLab] I superpoteri danno alla testa a De Gennaro

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Auteur: ugo
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Sujet: [NuovoLab] I superpoteri danno alla testa a De Gennaro

Ha resistito venti giorni e poi ci è ricascato: Gianni De
Gennaro, nominato supercommissario da Prodi, ha
scagliato la polizia contro i cittadini esasperati che da
giorno manifestano contro la riapertura delle discariche.

Lo ha stabilito l’articolo 2, comma 3, dell’ordinanza
firmata da Prodi: il prefetto e commissario straordinario
per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro può
chiedere l’uso delle forze armate per l’apertura e la
protezione dei cantieri e dei siti per risolvere la situazione
in Campania e per la raccolta e il trasporto
dell’immondizia. Lo aveva confermato De Gennaro in
prima persona ai tanti comitati cittadini che si oppongono
alla riapertura delle discariche elencate nel «piano
anticrisi». Stabilito e confermato. Questa mattina
De Gennaro è passato all’azione.
Succede a Marigliano, in provincia di Napoli. I cittadini
erano scesi per le strade, ancora una volta, per
protestare contro la riapertura della discarica di
Boscofangone dove ieri si è appreso saranno collocate
le «ecoballe». Nient’altro che immondizia impacchettata
nel cellophane. 30 mila, dice De Gennaro, da «stoccare
provvisoriamente». Ma la gente si domanda se
davvero tutta quella spazzatura sarà rimossa. Scendono
per le strade: donne, uomini, anziani e bambini,
per un sit-in pacifico. Sono circa duecento, davanti ai
cancelli di Boscofangone. I camion delle ecoballe devono
passare e con loro anche le ruspe, sono scortati
dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Caricano
tutti, i bambini e persino una donna incinta. La
chiamano «manovra di alleggerimento».
Tra i manifestanti c’è anche il sindaco, Felice Esposito
Corcione: «Non posso più fermare la protesta dei cittadini,
che era pacifica ma che si è esasperata quando
hanno visto le ruspe in azione», ha detto. Antonio era
lì, lo abbiamo raggiunto per telefono. «Appena ho
sentito le campane che suonavano per dare l’allarme
sono accorso. Non crediamo più alle promesse delle
istituzioni. Qui c’è un alto tasso di tumori, la falda
acquifera e a circa tre metri e ci sono anche i fanghi
tossici seppelliti. Sappiamo che l’immondizia deve
essere messa da qualche parte ma questa non è una
soluzione».
Quella di Marigliano è una scena già vista a Serre
[Salerno] lo scorso anno. Ma non solo. Del resto, è De
Gennaro che deve gestire l’«emergenza». È lui che ha i
«superpoteri»: l’ex capo della polizia, quello della mattanza
di Genova alla Diaz. Ieri, dopo che i cittadini di
Gianturco avevano occupato i binari della metropolitana
per protestare contro l’invio di 39 mila ecoballe
nell’ex Manifattura Tabacchi, li aveva ricevuti in
prefettura ed era stato irremovibile. Andremo avanti
in ogni modo, aveva detto. Le ecoballe saranno
trasferite «in brevissimo tempo, a giorni».
E oggi? In audizione davanti alla Commissione d’inchiesta
sul ciclo dei rifiuti De Gennaro ha illustrato i
punti del suo Piano. Nei prossimi cento giorni, tanto
resta del commissariamento, è necessario smaltire 1
milione di tonnellate di rifiuti. «Per gestire questa
emergenza – ha spiegato – ho bisogno di soldi». Ha
parlato dell’«apporto prezioso» che le regioni stanno
dando, anche se «irrilevante» rispetto all’emergenza.
«Però mi ha aiutato a ripristinare un rapporto di fiducia
e ad avviare un circuito virtuoso con le comunità
locali», dice. E poi: «Tengo conto di tutte le richieste
che mi vengono fatte dai sindaci, anche di quelle del
sindaco di Marigliano, dove pure ci sono incidenti: così
non andiamo avanti». E aggiunge: «Mi auguro che
prevalga il buonsenso, perché da qualche parte dovremo
pur mettere tutte queste tonnellate di spazzatura.
Se la protesta si diffonde diventa un nonsenso».
Stando a quello che succede il «rapporto di fiducia» di
cui parla sembra non essere mai scattato. Oggi è stata
ancora una giornata di protesta: a Nola, a San Giorgio
a Cremano, a Giugliano.
E lui cosa fa? Manda le truppe, chiede più soldi, si
lamenta della scarsa generosità delle regioni e parla di
buonsenso. A Marigliano il presidio continua con il
sostegno dei sindaci della zona e di tante associazioni.

fonte : Eleonora Formisani http://www.carta.org/


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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso