Martedì 22 gennaio ore 21.30
Prime visioni
UN'ALTRA GIOVINEZZA
di Francis Ford Coppola, Usa 2007 121'
con Tim Roth, Bruno Ganz
Festa del Cinema di Roma 2007
Francis Ford Coppola torna dietro la macchina da presa dopo dieci anni e quindi questo film è già di per sé un evento. L'occasione per tornare a sperimentare, con assoluta padronanza linguistica, seppur mantenendo uno stile che non vuole discostarsi troppo dal "classico", arriva con la materia filosofica altamente stratificata fornita dall'omonimo romanzo di Mircea Eliade. Negli anni Trenta in Romania Dominci, un anziano studioso che ha dedicato la sua vita alla ricerca delle origini del linguaggio, viene colpito da un fulmine e ringiovanisce di trent'anni. Non solo. Da quel momento si accorge di possedere capacità intellettive straordinarie e di aver acquisito potenzialità psichiche inimmaginabili. Inseguito dai nazisti che ne vogliono fare il baluardo di una nuova razza, Dominic cercherà di portare a compimento la ricerca di una vita. Una riflessione sul tempo, sulla coscienza e la conoscenza che sembra aver stregato Coppola, impegnato con questa pellicola a sondare l'imperscrutabile e indagare l'inconoscibile. Le potenzialità della mente umana vanno oltre alla banale concezione che si ha di essa, mentre l'unicum in cui siamo abituati a riconoscerci, in realtà appare molto più frammentato e articolato, pur avendone noi un relativo grado di consapevolezza. (Sebastiano Pistolato,
www.nonsolocinema.com)
Mercoledì 23 gennaio ore 21.30
Cinema per la pace
IL SEGRETO DI ESMA - GRBAVICA
di Jasmila Zbanic, Bosnia 2006 90'
con Mirjana Karanovic, Luna Mijovic
Festival di Berlino Orso d'Oro miglior film
Ingresso gratuito riservato ai soci in collaborazione
con la Casa della pace del Comune di Lucca
La giovane regista Jasmila Zbanic debutta con un film testimonianza dell'atroce dramma degli stupri etnici nella guerra civile serbo-bosniaca.
La protagonista Esma fa di tutto per nascondere alla figlia le atroci verità sulla sua storia, ma il dolore è troppo dilaniante per essere trattenuto. Le violenze subite dalla giovane donna durante la guerra dei Balcani l'hanno segnata indelebilmente. Un padre può essere reinventato e raccontato come eroe ma non sarà mai parte della vera storia personale.
Soffocare il dolore evita il riaffiorarne di altro, ma accettarlo è il primo gradino verso la rinascita. La consapevolezza e la condivisione dello stesso vissuto sono il perno di tutti i rapporti personali dei protagonisti. La polvere delle macerie copre e sfigura tutto ciò su cui si posa, ma la fede nella propria identità riesce pian piano a spazzarla via. La sceneggiatura molto ben costruita e l'attenta analisi dei personaggi sono supportate dall'intensissima interpretazione delle due protagoniste. (Veronica Maffizzoli,
www.nonsolocinema.com)
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