Comunicato stampa 18.01.08
La Sapienza militarizzata,
Guarini dimettiti!
Abbiamo atteso la mattina di oggi, per poter verificare se anche in questo caso la realtà non avesse ceduto il posto alla menzogna politica e di conseguenza mediatica. Non è stato così, la realtà di ieri è stata talmente pesante, invadente, arrogante che nessuno, tra i cronisti, ha potuto far finta di nulla. Migliaia di poliziotti in assetto anti-sommossa a cingere d’assedio una città universitaria vuota, desolata. L’unico diversivo, la scenetta di sette o otto, forse nove, cretini di An che in italiano stentato hanno provato a motivare ai giornalisti la loro indiganzione e la loro contestazione (evidentemente gradita al rettore) sotto il rettorato. Come nel football americano, d’altronde, ogni parata militare ha bisogno delle sue ragazze pon-pon.
Una parata militare e una trappola. Rettore e forze dell’ordine speravano in modo congiunto di farci fare la parte che la politica italiana desiderava già da giorni: i violenti, il ghetto, gli estremisti torvi e senza argomenti. Il tranello non ha funzionato, nella trappola non ci siamo caduti. Quando in diverse centinaia, nonostante la piggia, abbiamo provato a forzare pacificamente e a mani alzate i blocchi all’ingresso della città universitaria è emersa con chiarezza la verità di questa settimana: intolleranti sono i vertici accademici, il papa, la politica italiana. Tutti incapaci di accettare il dissenso, di garantire l’esercizio pubblico della critica.
Che cos’è, infatti, l’università se non il luogo dove si può esercitare critica? Cosa se non un luogo pubblico dove il sapere può «dire la verità al potere»? In questi giorni non abbiamo difeso nessuna sacralità, nessun integralismo, quello della ragione, da un altro integralismo, quello della fede. In questi giorni abbiamo chiesto di poter manifestare il nostro dissenso, abbiamo chiesto l’agibilità democratica dell’università la Sapienza. In risposta a questo il papa ha deciso di non partecipare più all’inaugurazione dell’anno accademico, mentre la politica ha iniziato a criminalizzarci dandoci degli estremisti, degli intolleranti.
Ci chiediamo: chi è intollerante, chi chiede di poter liberamente dire la sua in pubblico o chi militarizza con migliaia di celerini l’università? Chi ha veramente a cuore la libertà, Veltroni, Mussi e Guarini o gli studenti che sono stati respinti dalla polizia?
Riteniamo che bisogna dire basta a questo retorica liberale che poi getta bombe in giro per il mondo e impone controllo, sicurezza e polizia in ogni angolo di strada! Il re è davvero nudo e le balle dette nell’aula magna del Rettorato hanno trovato il loro scoglio nelle immagini che hanno restituito la realtà della mattinata. Un potere, quello universitario, quello politico, che non è più in grado di rappresentare niente e nessuno, che non bada a nulla se non al consenso e a come non farlo mettere in crisi da eventuali stonature, voci fuori dal coro, dissensi.
Scopriamo, infine, questa mattina che i cretinetti di An prima di lasciare la città universitaria scortati e garantiti dalla polizia hanno fatto un giro a Fisica, gettando in scompiglio l’aula autogestita. Non solo esprimiamo solidarietà nei confronti del Collettivo di Fisica, ma diciamo a chiare lettere che sono i giovani di An gli intolleranti e che sono loro che non devono avere e non avranno cittadinanza all’università!
Sulla scorta dei fatti di ieri e di quelli appresi questa mattina, per chiedere le dimissioni del rettore Guarini diamo appuntamento a tutti i giornalisti alle ore 16 per una conferenza stampa sotto la Minerva.
Sapienza libera!
Rete per l’autoformazione – Roma
Info: 340/6601691, 347/8915605;
www.uniriot.org
___________________________________
L'email della prossima generazione? Puoi averla con la nuova Yahoo! Mail: http://it.docs.yahoo.com/nowyoucan.html