[NuovoLab] Afghanistan: l`Italia in guerra

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Autore: Edoardo Magnone
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Oggetto: [NuovoLab] Afghanistan: l`Italia in guerra
Afghanistan

Le battaglie degli italiani

Tutte le operazioni di guerra a cui le forze italiane hanno preso fino
ad oggi, a partire dal 2006

1-21 novembre 2007. Le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i
bersaglieri della Forza di Reazione Rapida, con l'appoggio di cinque
elicotteri Mangusta e per la prima volta anche di otto cingolati
Dardo, prendono parte (assieme a forze afgane e Usa) alla battaglia
del Gulistan, nella provincia di Farah, per riprendere il controllo di
questo distretto caduto nelle mani dei talebani alla fine di ottobre.
Nei combattimenti vengono uccise decine di guerriglieri.

5 Ottobre 2007. Gli alpini del 5° reggimento della brigata 'Julia'
vengono attaccati nottetempo dai talebani nel loro avamposto nella
Valle di Musahi, 40 chilometri a sud di Kabul. Ai lanci di granate e
alle raffiche di mitra, i soldati italiani rispondono con le
mitragliatrici pesanti, mettendo in fuga i guerriglieri.

19 settembre 2007. Sono ancora le forze speciali italiane della
Task-Force 45 e i bersaglieri della Forza di Reazione Rapida, con
l'appoggio di due elicotteri Mangusta, che prendono parte
all'operazione 'Palk Wahel' con il compito di bloccare le vie di fuga
ai talebani che scappano dalla provincia di Helmand (epicentro
dell'offensiva) cercando scampo nella provincia di Farah.

22 agosto 2007. Un convoglio italiano di blindati 'Lince' viene
attaccato dai talebani nel distretto di Bala Buluk, provincia di
Farah, durante una missione di perlustrazione. I soldati italiani
ingaggiano un combattimento con i guerriglieri, ma non riuscendo a
"disimpegnarsi" chiedono copertura aerea alla base di Herat. Entrano
così nuovamente in azione gli elicotteri Mangusta che aprono il fuoco
contro i talebani, disperdendoli.

10 agosto 2007. I bersaglieri del 1° reggimento della Brigata
Garibaldi della Forza di Reazione Rapida prendono parte a una
battaglia di due ore e mezzo nel distretto di Murghab, provincia di
Badghis, dove un convoglio militare afgano-spagnolo era stato
attaccato dai talebani. Per la prima volta entrano in azione gli
elicotteri da attacco italiani Mangusta A-129. Decine di guerriglieri
rimangono uccisi.

27 aprile 2007. Il generale Antonio Satta coordina un attacco aereo
(aviazione Usa) sulla Valle di Zerkoh, nel distretto di Shindand,
provincia di Herat. Nei ripetuti raid rimangono uccisi 51 e 136
talebani. Nonostante Satta dichiari che l'operazione era stata
pianificata dal comando italiano di Herat e che aveva anche
predisposto elicotteri per l'evacuazione dei feriti, il ministero
della Difesa afferma di esserne all'oscuro.

11 marzo-10 aprile 2007. Le forze speciali italiane della Task-Force
45 e i paracadutisti della Forza di Reazione Rapida prendono parte
all'operazione 'Achille' con il compito di bloccare le vie di fuga ai
talebani che scappano dalla provincia di Helmand (epicentro
dell'offenisva) cercando scampo nella provincia di Farah. Il ministero
della Difesa inizialmente smentisce. Ma poi la notizia trapela da
Madrid. In questo periodo le forze italiane subiscono numerosi
attacchi e agguati, ma solo alcuni di questi vengono resi pubblici (il
20, 24 e 29 marzo).

21 febbraio 2007. I militari italiani prendono parte all'offensiva
dell'esercito afgano per la riconquista del distretto di Bakwa,
occupato dai talebani due giorni prima. Almeno venti guerriglieri
vengono uccisi nell'operazione.

10 dicembre 2006. Il generale Antonio Satta coordina un attacco
terrestre e aereo (forze afgane e aviazione Usa) nel distretto di Bala
Buluk, provincia di Farah, dove un gruppo di talebani si era
infiltrato per compiere attacchi lungo la 'ring-road' che conduce ad
Herat. Ai combattimenti prendono parte i militari italiani dei Team
operativi di affiancamento e collegamento (Omlt) che accompagnano sul
campo i soldati afgani del 207° corpo d'armata. Almeno nove i
guerriglieri uccisi nell'operazione.

1 ottobre 2006. Le stesse forze italiane prendono parte (assieme a
forze afgane e Usa) all'operazione 'Wyconda Rib' nel distretto del
Gulistan, provincia di Farah, allo scopo di riprendere il controllo di
questa zona, conquistata due settimane prima dai talebani. I ribelli
vengono cacciati dal distretto, ma non vengono forniti particolari sui
combattimenti.

18 settembre 2006. Le forze speciali italiane della Task-Force 45 e i
paracadutisti del 66° reggimento di fanteria 'Trieste' della Brigata
Aeromobile 'Friuli' della Forza di Reazione Rapida (Qrf)
italo-spagnola prendono parte (assieme a forze afgane e Usa)
all'operazione 'Wyconda Pincer' nei distretti di Bala Buluk e
Pusht-i-Rod, provincia di Farah. Almeno una settantina i talebani
uccisi in combattimento dalle forze italiane. Il ministero della
Difesa ordinò il silenzio-stampa sull'operazione.

Enrico Piovesana
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=9825

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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
(Groucho Marx)
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"Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perche' saranno giustiziati"
(Piergiorgio Bellocchio)
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