[Forumlucca] Un appello alle donne italiane per salvare la v…

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Szerző: Aldo Zanchetta
Dátum:  
Címzett: Scuola della Pace, Osservatorio per la Pace - Comune di Capannori, listacal, forumvalleserchio, FORUM LUCCA
Tárgy: [Forumlucca] Un appello alle donne italiane per salvare la vita di Patricia Troncoso in sciopero della fame da 100 giorni con 4 compagni : diffondete
Un appello alle donne italiane perchè si impegnino salvare la vita di Patricia Troncoso in sciopero della fame da 100 giorni con 4 compagni mapuche per i diritti del suo popolo

INVIATE UN MESSAGGIO DI SOLIDARIETA' CHE SARA' PRESENTATO CON URGENZA ALLA "COMPAGNA" PRESIDENTE DEL CILE MICHELLE BACHELET, CHE TACE, ALL' INDIRIZZO alibre@???

CHI NE VUOLE SAPERE DI PIU' VISITI UNO DEI MOLTI SITI DI SOLIDARIETA' MAPUCHE come www.comunidadtawantinsuyu.org , http://www.mapuche-nation.org/espanol/indice.htm o http://argentina.indymedia.org/news/2007/12/572561.php

Questa e la mia traduzione di una lettera scritta da alcune compagne a <CHEPA>



                                                LETTERA APERTA A CHEPA



Sorella delle resistenze : non morire !



A cento giorni dall' inizio del tuo sciopero della fame, Chepa, ti scriviamo con tutto il rispetto che abbiamo per il tuo valoroso atto di denuncia della morte silenziosa del tuo popolo, con tutto l' orgoglio che abbiamo per il fatto che la tua voce ribelle, di figlia della terra, abbia spezzato le diverse museruole imposte da un sistema che continua a essere genocida dei condannati e condannate della terra, con tutta l' ammirazione che proviamo di fronte alla tua irremovibile decisione di affermare la parola e l' identità del tuo popolo. Da questo nostro luogo ti scriviamo, non morire ! Te lo chiediamo per te, perché è necessaria la tua testimonianza e la tua consapevolezzo, il tuo coraggio e la tua vita. Te lo chiediamo per noi, perché se tu morirai per dignità noi moriremo di vergogna. Perché se tu pensi che l' unica maniera di vivere e di far vivere il tuo messaggio è di morire, di fronte all' indifferenza di un governo e di un sistema che disprezza il tuo popolo, è perché noi non siamo capaci di far sentire una voce collettiva, forte, combattente, intransigente, che assieme alla tua lotti per tutti i diritti : la libertà ma anche il territorio, l' identità, la giustizia. Te lo chiediamo Chepa, non morire ! E te lo diciamo dalla nostra indignazione e dalla nostra ribellione. Dacci la possibilità di gridare, non solo perché abbia fine la tua agonia e tu possa vivere libera: tu come ogni fratello e sorella del tuo popolo che è dietro le inferriate, o profugo, o soffrendo l' isolamento o schivando le pallottole. Dacci l' opportunità di comporre una domanda collettiva impastata di sangue e di terra, che moltiplichi il tuo corpo esausto, senza abbassare le bandiere. Non ti chiediamo, Chepa, di arrenderti. Sarebbe imperdonabile. Ti chiediamo di moltiplicarti. Per questo ti offriamo i nostri corpi con la disponibilità alla denunzia, alla lotta, a affermare l' urgenza di spargere tenerezza contro una società capitalista che uccide e saccheggia, perché questo è l' unica lingua che sa parlare il suo sistema predatore. E se alla fine, Chepa, non riusciremo a farci ascoltare in questa fase della storia, vogliamo che tu sappia che noi siamo qui, che qui resteremo, che qui continueremo a moltiplicare le resistenze. Che per ognuna che cadrà, dieci si leveranno in piedi !

















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