dateci una letta -
per riflettere sull'ipocrisia di sinistra (per israele/palestina,
ipotesi "2 popoli 2 stati")
su al-jaazera la questione palestinese e' trattata seriamente - un
invito a darci un'occhiata...
ciao
vlad
Tel Aviv:
Questa settimana abbiamo partecipato a Tel Aviv alla lotta unitaria in corso
degli abitanti di Jaffa e Kfar Shalem contro le demolizioni e gli sfratti ad
opera della municipalità di Tel Aviv.
Critical mass:
Video di Israel Puterman sull'azione critica di massa svoltasi a Tel Aviv il 27
dicembre contro l'occupazione (giovedì della scorsa settimana) su
http://www.youtube.com/watch?v=90SFUXQPqEI
Jaffa:
Domenica abbiamo partecipato alla manifestazione unitaria di circa 300 persone
- palestinesi di Jafja, israeliani ebrei di Kfar Shalem, e simpatizzanti - di
fronte alla residenza del sindaco di Tel Aviv. Durante la settimana gli
Anarchici Contro Il Muro hanno vigilato sulle case in pericolo di essere
demolite in due siti.
Bil'in:
(a cura di Eyad Bornat)
Martedì - 2 palestinesi seriamente feriti durante un'azione contro
l'insediamento di coloni sulla loro terra
Il primo gennaio, Mohammed Khatib ed Abdullah Abu Rahme del comitato popolare
di Bil'in sono stati brutalmente percossi dai coloni [della città di Modi'in
Illit - I.S.] mentre cercavano di fermare il posizionamento di un avamposto di
coloni nella terra del villaggio di Bil'in. Sono attualmente ricoverati
nell'ospedale di Sheikh Zaid, e le loro condizioni sono stabili. Anche il
cameraman Emad Bornat è stato aggredito ma è riuscito a scappare con il filmato
dell'attacco dopo che i coloni gli hanno spaccato la telecamera. I coloni erano
arrivati intorno alle 19:00 ed avevano posizionato una roulotte, creando un
avamposto per l'insediamento illegale di Modi'in Illit. Lo scopo dell'avamposto
pare fosse quello di impedire che l'esercito israeliano modificasse il percorso
del muro dell'apartheid più verso est per poter restituire al villaggio di
Bil'in la sua terra, come da sentenza della Corte Suprema dello scorso
settembre. I coloni avevano consacrato la roulotte a sinagoga per rendere più
difficile la sua rimozione, come spesso hanno fatto in altre occasioni nella
West Bank.
I coloni stavano cercando di posizionare una seconda roulotte, quando Mohammed
ed Abdullah, insieme ad Emad Bornat, sono prontamente giunti sul posto e si
sono messi sotto la roulotte per impedirne l'ancoraggio al terreno. Molti altri
abitanti di Bil'in sono giunti poco dopo ma i soldati li hanno fermati al
cancello del muro che passa proprio sulle terre di Bil'in.
Coloni armati sono arrivati sul posto incitati in ebraico da qualcuno che
diceva "spacchiamogli la testa". Ne è seguito l'attacco, hanno rotto la
telecamera di Emad, che è poi fuggito per salvare il filmato. Con un ritardo di
un'ora la polizia è arrivata ed ha fermato l'assalto dei coloni, senza però
riuscire a rimuovere le roulotte, che sono state ancorate dopo il pestaggio di
Mohammed e di Abdullah. Un attivista israeliano arrivato direttamente sul posto
ha chiamato un'ambulanza israeliana, a cui non è stato però permesso di portare
i 2 feriti in un ospedale israeliano, mentre invece hanno dovuto attendere al
posto di blocco di Nahalin una ambulanza palestinese che li portasse
finalmente in ospedale.
Secondo fonti ufficiali, sono stati arrestati 2 palestinesi e 2 coloni. In
realtà nessuno è stato arrestato, ma la polizia aveva minacciato di farlo se le
vittime avessero rilasciato accuse alla stampa. La polizia ha anche assicurato
che le due roulotte sarebbero state rimosse il mattino dopo.
Subito dopo l'accaduto sono giunti a Bil'in gli attivisti di Human Rights ed
altri attivisti israeliani hanno fatto un presidio sul luogo. I coloni hanno
tagliato le gomme all'auto di uno degli attivisti isareliani.
Per ulteriori informazioni: The Bilin Friends of Freedom and Justice society
Email: majdarmajdar@???
http://www.Ffj-bilin.org ffj.bilin@???
La ripresa video di Emad Bornat su
http://www.youtube.com/watch?v=6wmAOw1uCyk
Bil'in:
(a cura di Ilan Shalif)
La manifestazione del Venerdì - la numero 151 dal 22 febbraio 2005 - si è
svolta come negli ultimi mesi. Abbiamo marciato dal centro del villaggio verso
il cancello del muro della separazione sotto un cielo in movimento. Ci siamo
fermati per poco tempo ai piedi della collina su cui si erge il cancello del
muro, dato che le autorità militari israeliane avevano proibito di avvicinarsi
al cancello. Infatti nel giro di un attimo ci è calata addosso una doccia di
gas lacrimogeni, mentre il comandante israeliano urlava che non stavamo
rispettando il suo divieto. Ne è seguito un lungo scontro tra i lanciatori di
pietre e le forze di Stato.
Questa volta nessuno è stato fermato o seriamente ferito. Una pioggia violenta
è venuta giù alla fine degli scontri, rendendoci più arduo il ritorno al
villaggio.
La manifestazione del venerdì sulla superstrada 443 dell'apartheid:
Prima di tutto, un estratto dalla convocazione della manifestazione:
"La 443 è una delle principali strade che attraversano la West Bank. E' lunga
25,5 km, di cui 14 passano nel cuore della West Bank, ed altri 2 nella
cosiddetta terra di nessuno. Dal 2000 in poi Israele ha portato restrizioni
alla mobilità dei palestinesi su questa strada, fino ad un divieto totale nel
2002, rendendola praticamente una strada solo per ebrei.
[Gli accessi delle strade dei villaggi alla 443 sono stati bloccati con massi
e tumuli di ghiaia. Quando la polizia intercetta auto palestinesi, di solito
procede alla confisca delle chiavi dell'auto o al ritiro della patente. - I.S.]
La 443 è una strada che rappresenta più di altre lo stato di apartheid nella
West Bank. Approssimativamente sono 40,000 i cittadini Israeliani che la usano
giornalmente. La maggioranza di essi non sono coloni ma solo gente che si
sposta da Tel Aviv e Modi'in verso Gerusalemme su una buona strada, rapida e
poco trafficata. Naturalmente la maggior parte di questi automobilisti non sa
che sta percorrendo una strada che attraversa i territori occupati e che ai
cittadini palestinesi viene impedito di usarla. Per lunghi tratti la strada è
schermata sui 2 lati da un muro, decorato da murali pittoreschi, che serve a
bloccare i palestinesi e ad impedire persino la vista dei loro villaggi lungo
il percorso.
La 443 non è la sola strada dell'apartheid nella West Bank. 312 kilometri di
strade nella West Bank sono attualmente interdetti ai Palestinesi. Il sistema
delle strade dell'apartheid (che include anche la secondaria rete di strade ad
uso dei palestinesi) - insieme ai checkpoints ed ai blocchi stradali, al muro,
all'assedio ed al coprifuoco, separano i palestinesi dalle loro terre, dai loro
luoghi di lavoro, dalle università e tra di loro - creando una intollerabile
realtà in cui manca qualsiasi vera libertà di movimento. Il sistema della
separazione divide la Bank in enclave frammentate, praticamente distruggendo
l'economia palestinese, la sovranità ed ogni altra opzione di vita normale."
La convocazione era firmata da: Mobilitazione Popolare Palestinese contro
l'apartheid; Comitati Nazionali contro il muro e gli insediamenti; Consigli dei
villaggi di Beit Sira, Safa, Beit Likya, Kharbata Al-Masbach, Beit Ur El Tachta
e di Beit Ur el Foka; La Coalizione [israeliana] contro il Muro e l'Occupazione
(Gush Shalom, Coalizione delle donne per la giusta pace, Ta'ayush, Centro di
Informazione Alternativa, Yesh Gvul, ICAHD, Coalizione degli Studenti -
Università di Tel-Aviv, Anarchici Contro Il Muro).
La Manifestazione
Circa 150 israeliani si sono mossi a mezzogiorno da Tel Aviv, Gerusalemme e da
altre parti del paese - ma solo meno della metà sono riusciti a raggiungere la
manifestazione. La polizia israeliana è riuscita a bloccare più della metà
degli attivisti israeliani ai vari blocchi stradali.
Al punto di concentramento a Tel Aviv, 2 auto della polizia e dei servizi erano
lì già dall'inizio. Hanno seguito il pullman su cui era salita la maggior parte
dei manifestanti, ed al blocco stradale di Rantis nei territori occupati, hanno
fermato il pullman con l'aiuto dei gendarmi, senza neanche preoccuparsi di
mostrare un documento di riconoscimento o una autorizzazione. (Cosa che invece
hanno fatto in un altro blocco stradale con i compagni che arrivavano in auto.)
I manifestanti sono scesi dal pullman ed hanno fatto una manifestazione lì
vicino al blocco stradale. Durante la manifestazione il traffico non ha subito
rallentamenti, eppure i gendarmi hanno spinto e picchiato i manifestanti e
persino fermato 3 di loro per ore, rilasciandoli dopo un interrogatorio.
La manifestazione unitaria dei palestinesi e dei partecipanti israeliani si è
svolta ugualmente ma è stata vittima di pesanti violenze da parte delle forze
di Stato israeliane. L'esercito ha attaccato i manifestanti con bombe
assordanti, gas lacrimogeni e proietttili di gomma, ferendo 7 persone, di cui 2
ricoverate in ospedale.
A Sud di Betlemme:
Nella regione di Betlemme, 200 palestinesi, attivisti internazionali ed
israeliani di Anarchici Contro Il Muro, hanno marciato contro il muro illegale
costruito sulla terra rubata illegalmente dall'esercito israeliano agli
abitanti del villaggio di Umm Salamuna, che si trova nelle vicinanze della
città di Betlemme nella parte sud della West Bank.
I manifestanti hanno marciato dal villaggio verso la vicina strada n°60
riservata ai coloni e che divide il villaggio di Um Salamuna dalle sue terre.
La costruzione del muro è iniziata un anno fa.
La protesta ha segnato un anno di resistenza non violenta al muro della
separazione nel villaggio. Gli abitanti del villaggio hanno fatto le preghiere
del venerdì sulla strada dei coloni a cui sono seguiti dei comizi. Le truppe
israeliane sono poi giunte ma senza attaccare nessuno. L'azione è finita poco
dopo.
Link ad un articolo dettagliato (in inglese) sulla 443 su:
http://news.independent.co.uk/world/middle_east/article3300992.ece
Video di David Reeb sulla manifestazione contro la 443 su:
http://www.youtube.com/watch?v=IHkMQDDnhGY
Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro)
http://awalls.org
Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali
http://www.fdca.it/wall
Da: Federazione dei Comunisti Anarchici <fdca -A- fdca.it>
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A - I n f o s Notiziario Fatto Dagli Anarchici
Per, gli, sugli anarchici
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http://ainfos.ca/cgi-bin/mailman/listinfo/a-infos-it
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