[Forumlucca] [ GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 4 0 ]

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Szerző: gia nni
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Tárgy: [Forumlucca] [ GETTARE IL MIO CORPO NELLA LOTTA 1 4 0 ]



     140


*Pasolini: gli occhi   [ /Dino Pedriali 
/]                                                  11 gennaio **2008
****             **Perciò io vorrei soltanto vivere*
             *pur essendo poeta
             **perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.
             **Vorrei esprimermi con gli esempi.*
             *Gettare il mio corpo nella lotta/./*
                                                 *Pier Paolo Pasolini* **
**
**
**
*amori, riflessioni, invettive ...      **                    *
*                                                                                                                                
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[ 
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
** 
*collaborano:* 
*                       ...  aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante 
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave,  **nadia davini, nicola cuciniello, ninuccio 
aiulla, peppe de angelis, raffaella,
renzia d'incà, **rosa, tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria 
giglioli ...   **
*




**
**
****Email spedite: n. 1 0 0 2

Scrivere
per carpire,
scolpire,
trasmettere,
confrontare,
giocare,
comprendere,
combattere,
creare....
**
*Napoli:
l'alternativa che non c'è
La sofferenza d'una città
segnata ma anche colpevole
tra rifiuti (all'eccesso) e rivolta (anche ambigua)
penso a bassolino e pecoraro
per arrivare a prodi ....

ma considerando che l'alternativa
sarebbero loro
la banda con il capo
cavaliere e piazzista
che tuona
da venti giorni almeno nella villa
in gran festa...

l'alternativa che non c'è

mi (ci) scrive pietro pieruccini*
*" Il problema della sinistra
è la sinistra stessa"

Come non essere d'accordo!
Ma io (almeno, che) mi sento parte.
Il problema della sinistra
sono anch'io.
*
****
****
****
****
**
**
*Ho pensato a questo Gettare...
faccio delle ipotesi...
per discuterne, chi vuole ...

Mi sono detto
non adattarsi,
non adattarsi mai,
rischiare di apparire se non ridicolo
almeno ripetitivo,
ma lasciare che i sentimenti
fuoriescano
vederli al microscopio,
vederli in campo lungo
comprenderli
nel loro infine
mistero

*
*e penso*
*ho pensato che molte cose del Gettare possano andar bene:*
*gli spunti di riflessione politica e le citazioni,*
*le poesie e le minisegnalazioni*
*e naturalmente il dialogo,*
*che è il segno non solo di un interesse *
*ma di un attraversamento *
*
però ci sono,
mi ripeto,
due aspetti che oggi credo vadano meglio approfonditi :

1. Un capire
chi siamo noi oggi nell'età della tecnica in continua trasformazione?

2. Un fare
e cosa dovremmo fare per non essere quello che il sistema
consapevolmente e inconsapevolmente ci vuole fare essere?

*
*Detto così sembra quasi banale,*
*in realtà è*
*uno scuoiamento*
*Chiedo ai cosiddetti collaboratori:
vi interessa continuare?
lo stesso chiedo ad altri che hanno dichiarato la loro attenzione,
che sono intervenuti ...
vi interessa partecipare?
*
*Oggi si vive una fase di crisi
che in Occidente è data
dall'estrema precarietà,
dall'isolamento, dagli effetti
del consumismo visivo, verbale,
fisico, temporale ecc, ecc.
*
*Occorre porre insieme ai tradizionali valori
il lavoro, la pace, la solidarietà
alcuni nuovi:
la comunità, il silenzio, la parola, il risparmio,
la sacralità delle cose, il movimento, la bellezza....

*
*C'è poi il corpo, il contatto, la fisicità*
*anche nostra, *
*su cui Andrea Appetito nel precedente numero,*
*Loredana, Gioia in questo*
*insistono.*
*
Dobbiamo essere prigionieri dei computer
o esistiamo anche nel corpo nelle città, nella natura?

E quindi anche...
troviamo occasioni
conosciamoci, percepiamoci,
parliamoci, tocchiamoci.... *
* *
****
****
*
**d i a l o g h i
*
Caro Andrea (Appetito) ho voluto fare mie le tue parole ...


Pensare la realtà è un gesto radicale...

*laddove il pensiero si accompagna all'azione
ma soprattutto al sentire
Pensare è una prospettiva
ma riesco a vedere lontano solo se prima ascolto il mio sentire
*

*E che cosa sento?
Come dici tu,
sento il bisogno, straripante, di dare corpi alle parole
di dare occhi ai silenzi*


    di dare mani che si toccano agli incontri


*di dare calore agli ideali
di dare passione alla vita
*

*Ho voluto fare mie le tue parole
perché le ho sentite sferzanti
dolci e forti nello stesso tempo
perché sono fra quelle parole che riescono ad accarezzare
le zone in ombra del cuore
*

*Ho voluto continuare un "movimento"
perché voglio sperare
senza delegare al tempo l'impossibile
sperare nel presente
che è ora ed è domani*

*Ho voluto forse anche ringraziarti
perché quando ci sono i "corpi"
fare un passo avanti nel vuoto
ci fa senz'altro meno orrore.*


      *                                        *      Loredana


*Chi siete?
Come siete?
Esistete davvero tutti?

sono Gioia, leggo avidamente tutto quello che 
scrivete su "gettare..." leggo tutto, spesso condivido, a volte non capisco, a 
volte è come se avessi scritto io quello che c'è scritto: lo ha scritto 
un'altro, ma lo "sento" anche io quello che è scritto, forse avrei voluto dirlo 
ma non ho trovato le parole; qualcuno più bravo di me ci è riuscito. Perciò qui, 
dietro al monitor, ascolto (perché spesso leggo a voce alta) le vostre 
parole senza conoscere i vostri volti e mi sento sola, separata da tanta gente 
che ancora pensa in questo mondo di "vuoto" e mi domando, chi siete? come siete? 
esistete davvero tutti? Io sono qui, dietro un vetro, dietro lo schermo, ma 
vorrei essere con voi a parlare, a capire, a scambiare la vita, ma forse di 
questi tempi non si riesce più ad incontrarsi, inghiottiti dalla quotidianità, 
dal lavoro e dalle necessità. Non c'è più tempo per il reale, rimane il 
virtuale.
                                [Gioia]
**
In un libro di Borges ho trovato...**
Caro Gianni, analizzando un libro di Borges ho trovato qualcosa che, 
secondo me, merita una riflessione. 
Te lo invio insieme agli auguri di buon anno. 
                  Marisa [Cecchetti]
*


* *
*/Utopia di un uomo che è stanco/** (da** /Il libro di sabbia/, Jeorge
Luois Borges, 1975)/ /*

*porta ad un lontano futuro in cui si è ormai superato questo nostro
stadio di civiltà, e con essa i valori etici che la dovrebbero
sostenere: la vita degli uomini dura secoli, si può avere solo un figlio
per non sovraffollare, sono aboliti gli eccessi, le capacità individuali
sono molto più affinate, tanto che si vedono colori oggi non visibili
agli uomini, non esistono più le città né i governi, ognuno fa il
proprio cammino e decide, dopo i cento anni, se vuole morire. La camera
letale è ritenuta una grande invenzione di un filantropo, Hitler. Il
visitatore di questa casa riceve in dono un quadro che un pittore dovrà
dipingere nel futuro. Nello scorrere del tempo, con le trasformazioni
che ha portato, si guarda la realtà in modo oggettivo, acritico, il qui
e il là, il prima e il dopo non hanno importanza, la realtà e
l'immaginazione si intrecciano, le emozioni e le passioni sono
controllate. Non c'è angoscia ma una consapevole accettazione della vita
e della sua fine. Ormai non esistono più musei e biblioteche, il passato
si lascia a se stesso e si vive solo nel presente. La tragica utopia
racchiude la dimensione disperata della società moderna, ma apre anche
su aspetti di una consapevolezza critica superiore: "nei miei quattro
secoli di vita non avrò superato la mezza dozzina (di libri letti)-
afferma questo abitante del futuro-. E poi l'importante non è leggere,
ma rileggere*.* La stampa, ora abolita, è stato una dei peggiori mali
dell'uomo perché tendeva a moltiplicare testi superflui fino alla
vertigine...le immagini della carta stampata erano più reali delle cose.
Solo quello che veniva pubblicato era vero...la gente era ingenua,
credeva che una merce fosse buona perché così diceva e ripeteva il
fabbricante". E i governi? Caduti in disuso. "indicevano elezioni,
dichiaravano guerre, imponevano tasse, confiscavano fortune, ordinavano
arresti e pretendevano di imporre la censura. Ma nessuno al mondo
obbediva. La stampa smise di pubblicare gli articoli e le effigi dei
politici. Questi dovettero cercarsi mestieri onesti: alcuni divennero
bravi comici o bravi guaritori/". /*


***
***
**
**
* **quotidiano poetare
**Lungo i portici di Bologna
[ 16-17-18 novembre 2007]
1.
L'io
Sono altro da ciò che vedo
come se contenessi due persone:
l'una sottile, avvolgente;
l'altra non ve la dico.
*
*2.
Sul treno
**Corre nella pianura*
*tra case banali*
*alberi dispersi*
*
e nella luce bigia*
*immagino il riscatto*
*l'idea forte*
*che rigeneri parole*
*nella vita rassegnata*
*ed inquadrata*
*che mi vivo intorno*
*3.
Santo Stefano
Nelle sue linee
e coi suoi lisci sassi
la piazza nel crepuscolo assume
un po' le sembianze del mistero
e i corpi paiono quasi
scuri fantasmi

Le chiese dentro
ad una ad una
magnifiche
nel loro sepolcrale
silenzio

*
*4.
Flusso**
Correre dietro il flusso dell'esistere*
*essendo flusso io stesso*
*incerta consapevolezza
di piccole metamorfosi
desiderio di stravolger(e)mi
inesauribilità
del possibile
*
*
5.
Fotografare
Nell'oratorio di Santa Cecilia
cerco la foto nel dettaglio

Andare là dove il materiale umano
si staglia lungo i portici
e aspetti di cogliere
i corpi nelle linee
*
*6.
Di fronte all'arte
Sempre il desiderio
di fronte a ciò che
è arte ed anche pensiero
di sedermi a lungo

e assaporare a poco a poco
e vertiginosamente
quei fili di pensieri caldi

portarli alla luce
nel loro vivo presente
e trasmetterli
nel loro freddo entusiasmo
*
7.
*Rapporti*
Chiedere molto
in tutti i sensi
perdersi dentro
e venir fuori
stando leggero
e deciso
fino in fondo *
*
*8.
Barocco
Sparire
nell'assoluto
della forma*
*9.
Creazione

ti dò un foglio di carta gialla
penna e pennarello
perchè tu scriva come un pazzo
senza pause
il flusso di pensieri e desideri
in successione libera
scrivere piccolo grande in stampatello
come se fosse un graffito
o il manifesto di un futurista
scrivere a lungo
fino a svuotare
ogni energia al presente
e lasciarsi infine andare
al vuoto*
*e al gran silenzio*
*cinemalibrimusicaspettacolipersonaggioggettiecceteraeccet**
*

*1. Isaac B. Singer
Singer è parte di quella serie di scrittori
"vitalistici" come Hamsun, Henry Miller, forse Bukowski,
nei quali la realtà è colta e trasmessa nella sua immediatezza,
anche quando essa è invischiata di filosofia e/o misticismo.
Un'immediatezza che è complessa,
non minimalista, anche nel senso buono,
perché chiede ed eccede
e quindi i personaggi e le situazioni
che rappresenta hanno una forza, spesso, straordinaria.
L'ultimo letto
"Anime perdute" -Longanesi-
è uno dei romanzi in cui i protagonisti ebrei-polacchi, sopravvissuti all'olocausto,
si trovano a vivere poveri a New York.
E' un romanzo di passioni, di rapporti multipli, di situazioni drammatiche e farsesche,
che si susseguono come colpi di teatro
con un personaggio femminile, Miriam, indimenticabile.

*

*2.
L'incarico
di Friedrich Durrenmatt
Tre capitoli vertiginosi
per invenzione stilistica
e intelligenza creativa
poi l'impressione che l'abilità di raccontare
e di stupire metaforicamente
superi la necessità della ispirazione.
*
*La promessa dell'assassino
di
David Cronenberg
L'impressione è che sia esagerato parlare di capolavoro
come, sarebbe ai miei occhi giusto, per "Crash" e "Inseparabili".
Ma è cinema,
è coinvolgente emotivamente,
pieno di sfumature,
interpretato magnificamente,
su tutti Viggo Mortensen
ed ha una-due scene d'antologia post-moderna.
*
*4.
Paranoid Park
di
Gus Van Sant
Film avvolgente e sorprendente,
da vedere e rivedere,
da studiare anche.
*
*5.
Lo schermo. Lucca
E' un giornale en line,
aperto,
che interviene quotidianamente
sui fatti della società lucchese
in tempo reale
e con preziosi approfondimenti
anche fotografici.
[loschermo.it]

*


/*
*/*Sulla libertà . . .*/*

Caro Gianni,
 fanne l'uso che credi  
saluti,
                                   */*Nicola [Cuciniello]*/*
*/


* Non sono d'accordo su ciò che dici,
ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo. (Voltaire) *
**
*- Possiamo essere liberi solo
se tutti lo sono. (Hegel) *
**
*- L'uomo è nato libero
e ovunque è in catene. (Rousseau) *
**
*- Non vorrei mai morire per le mie idee,
perché potrebbero essere sbagliate. (Russell) *
**
*- Essere libero è nulla,
divenirlo è cosa celeste. (Fichte) *
**
*- La gente esige la libertà di parola per compensare la libertà di
pensiero,
che invece rifugge. (Kierkegaard) *
**
*- Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d'essere cittadino del
mondo,
e il cuor suo non è un'isola, staccata dalle altre,
ma un continente che le riunisce. (Bacone)

@@@@

Il Papa

Ieri Joseph Ratzinger  si è comportato
un po' da segretario di partito
un po' da leader da azienda.
Non ha parlato di guida spirituale alle nostre anime
ma da capo politico.
Così ci ha chiesto di dare più soldi
alla sanità cattolica
                   Luigi Neri
                                                 Ass. della regione Lazio
* **
**




*Sii tutto in ogni cosa
Poni quanto sei
nel minimo che fai
                                Pessoa
*
*
*
*
*


* *

* *
*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o 
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/       è entrato nella (mia) posta  
ettronica.                                                                                                                   
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia,  e scusatemi, sapere:     gianniq@??? 
<mailto:gianniq@protocol.it>  /*


*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*

*/                                                          Chi vuole 
essere inserito 
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