Marrazzo, Ama, Acea e Cerroni vogliono bruciare il nostro futuro e la nostra salute facendo costruire un'inceneritore sul nostro territorio per far fronte al problema rifiuti.
Altri dei comuni dei Castelli Romani, tra cui il sindaco Mattei, hanno aderito a questa folle iniziativa con una richiesta formale alla regione Lazio.
NO all' INCENERITORE
no alle false soluzioni al problema rifiuti che minano la salute, l'ambiente e le nostre tasche
L'incenerimento
? INQUINA i suoli, le falde acquifere e l'ambiente atmosferico con un raggio di 40 km!
? incoraggia la produzione di rifiuti, i suoi gestori si arricchiscono proporzionalmente ai rifiuti bruciati.
? blocca la raccolta differenziata perché questa limita i rifiuti bruciabili
? non riduce le discariche, anzi necessita di altre particolari discariche per gli inquinanti solidi prodotti dall'incenerimento
? non è una soluzione alle emergenze, la costruzione di un impianto di incenerimento richiede almeno 4-6 anni di lavoro
? richiede ingenti investimenti economici PUBBLICI, in parte sottratti da quelli destinati alle energie rinnovabili
? crea MENO occupazione di quella che crea l'industria del riciclaggio
Mercoledì 16 Gennaio ore 16:00
P.zza San Pietro di Albano Laziale
Sit-in informativo con mostra espositiva
Sabato 2 febbraio ore 16.00
sala comunale di Albano Laziale
assemblea pubblica per proseguire insieme con una mobilitazione
Le nostre proposte:
Riciclare passare ad un sistema di raccolta differenziata porta a porta che in altre città d'Italia ha permesso un riciclaggio dei rifiuti dell'80% , un'occupazione maggiore di quella che può fornire un'inceneritore ed una spesa pubblica inferiore.
Ridurre la produzione dei rifiuti a livello industriale diminuendo gli imballaggi, le confezioni e favorendo la vendita di prodotti alla spina.
Riusare favorire l'uso di prodotti riutilizzabili più volte invece che i diffusissimi usa e getta.
Coordinamento contro linceneritore di Albano