Dopo tre ore di vertice a palazzo Chigi, il Governo ha deciso che il prefetto Gianni De Gennaro sarà per quattro mesi commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania. Nel ruolo di vicario sarà chiamato addirittura il generale di divisione Franco Giannini.
Il governo di centrosinistra, ancora una volta, promuove sul campo l'ex capo della polizia De Gennaro.
E nel breve termine il governo "si avvarrà del concorso delle forze armate" per le operazioni necessarie ad affrontare l'emergenza rifiuti.
Risposte indecenti che nascondono il vero obiettivo del centrosinistra: gli inceneritori.
"La Campania sarà dotata di almeno tre termovalorizzatori per fronteggiare lo smaltimento dei rifiuti: Acerra, Santa Maria La Fossa e Salerno" ha infatti specificato Romano Prodi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi.
I Comuni interessati avranno 60 giorni per adeguarsi alle nuove disposizioni. In caso di mancata attuazione di queste disposizioni entro 60 giorni saranno considerati inadempienti e quindi commissariati.
Ecco il comunicato di Sinistra Critica di Napoli:
La decisione della riapertura della discarica di Pianura è il simbolo del fallimento della gestione commissariale dei rifiuti. Dopo due miliardi di euro spesi in 15 anni si ritorna alle mega-discariche e per di più scegliendo Pianura dove per 40 anni si è sversato in modo "legale" ed "illegale" i rifiuti di tutta la Campania. Un sito inidoneo dal punto di vista morfologico, ma anche perché chiuderebbe definitivamente le speranze di riqualificazione di tutta l'area e farebbe ricadere le conseguenze di 15 anni di scelte scellerate sulla testa di una popolazione che ha già pagato la politica delle discariche, ed andrebbe ad aggravare la già precaria situazione sanitaria degli abitanti.
Come per Serre, Taverna del Re e tante altre comunità, chiedere che siano loro a pagare per l'emergenza è assurdo per una semplice ragione. NESSUN RISCHIO E' ACCETTABILE SE SI PUO' EVITARE. In 14 anni di giunte di destra e di centro sinistra, di commissari di Alleanza Nazionale, e tecnici "bipartisan" si è puntato scientemente sui "termovalorizzatori" e sugli inutili e dannosi "impianti CDR". Chi ne ha tratto guadagno sono le strutture clientelari del commissariato, le ecomafie (le uniche a trarre profitto dalle discariche) e la Fibe di Romiti. Chi deve pagare le conseguenze oggi con le discariche e domani con i veleni dell'inceneritore, sono le popolazioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le decisioni vengono assunte contro le popolazioni, si chiama l'esercito, si militarizzano le città e si vorrebbero sprecare altri soldi per costruire altri inceneritori.
Il silenzio assordante della sinistra, oggi "Sinistra Arcobaleno" sulle responsabilità politiche e la sua assenza nella mobilitazione sono i nodi che vengono al pettine dopo anni di sottomissione alla logica governista e di compromessi con i rappresentanti dei poteri forti e non certo degli interessi della gente.
L'emergenza è diventata normalità in un perverso meccanismo di commissariamento che entra in crisi perché trova la sua ragion d'essere nella crisi stessa. E questo Governo, responsabile anch'esso della gestione commissariale, pensa di risolvere l'emergenza prorogando il commissariamento ed affidandolo al "macellaio di Genova", Gianni De Gennaro. Pensa che per risolvere la situazione bisogna manganellare più forte? Il Governo, inoltre, imponendo la costruzione di nuovi inceneritori rende priva di scopo la raccolta differenziata. Che scopo ha fare la raccolta differenziata se poi vogliono puntare sull'incenerimento?
Il vero scandalo è la "gestione commissariale" che dura da 14 anni e responsabile di sperperi di danaro pubblico. La prima necessità è che questa classe politica trasversale (da Rastrelli a Bassolino) se ne vada. Il "governatore" Bassolino si deve assolutamente dimettere. La gestione commissariale deve assolutamente cessare. Sono loro che devono pagare la loro sottomissione agli interessi economici e alla logica della privatizzazione, non i cittadini.
Come per la Tav e la base di Vicenza si vogliono far pagare le conseguenze di una politica di distruzione ambientale alle popolazioni e far passare le decisioni sulle loro teste a suon di manganellate. La solidarietà che in questi giorni è pervenuta dalle altre comunità in lotta in tutta Italia dimostra che la battaglia in difesa dei Beni Comuni è una battaglia per la democrazia e contro questo sistema votato al profitto ed al disprezzo della vita umana.
Bisogna resistere un minuto in più di chi ci manda polizia, inceneritori e commissari!
Solidarietà con i cittadini di Pianura!
Inizio immediato della raccolta differenziata porta a porta!
Politiche di riciclaggio e riduzione degli imballaggi
Basta con il commissariamento!
Via il "macellaio di Genova"!
No alla militarizzazione del territorio!
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