Martedì 8 gennaio ore 21.30
Prime visioni Il vostro preferito
SOFFIO
di Kim Ki-duk, Corea del Sud 2007 84'
con Chang Chen, Jung-woo Hae
Festival Cannes 2007 Concorso
I personaggi di Soffio, il nuovo film di Kim Ki-duk, sembrano usciti da un film di Antonioni... Dramma dell'incomunicabilità e della menzogna (il marito ha un'altra relazione), Soffio vede ad un certo punto uno sbocco narrativo insolito e fuori dall'ordinario, ovvero la moglie si innamora di un condannato a morte che vede in un notiziario, e decide di andarlo a conoscere e frequentare poi in carcere con visite giornaliere. [...] La pellicola ha numerose chiavi di lettura, nelle quali prevale principalmente il desiderio quasi disperato di una donna che ricerca per la propria vita qualcosa di veramente autentico, nel caso del film, un amore. Tornando al paragone iniziale, Kim Ki-duk riesce nei suoi film a comprendere quello che in Antonioni non accadeva quasi mai; in altre parole i personaggi riescono ad un certo punto a "liberarsi", prima di tutto da se stessi, e vivere fino in fondo la propria esistenza. Accettando anche le conseguenze estreme di certe scelte. (Giorgio Lazzari,
www.nonsolocinema.com)
Mercoledì 9 gennaio ore 21.30
Cinema per la pace
A MIGHTY HEART - UN CUORE GRANDE
di Michael Winterbottom, GB 2007 108'
con Angelina Jolie
Ingresso gratuito riservato ai soci in collaborazione
con la Casa della pace del Comune di Lucca
Nel bel mezzo della guerra in Afghanistan, i miliziani di Al Qaeda rapiscono e decapitano il giornalista Danny Pearl e diffondono in tutto il mondo le immagini della atroce esecuzione. Brad Pitt produce, Angelina Jolie interpreta e Michael Winterbottom dirige. Un terzetto sulla carta in grado di portare alla ribalta una piccola grande storia di atrocità, forza e giustizia. Un film indipendente e accorato, dedicato ad Adam, il bimbo che non ha mai potuto vedere suo padre. Una pellicola girata con taglio documentaristico, che fa di questa storia vera, oltre ad un dramma reale, un thriller etico e necessario.
Ad emergere non è tanto l'efferatezza di un delitto vile e disumano, la crudeltà di un rapimento pavido. Non la rivendicazione di un'azione estrema in nome di una guerriglia santa contro "l'infedele" o contro la minaccia occidentale. Ogni inquadratura di A Mighty Heart Un cuore grande parla di tolleranza, comprensione e rispetto; di forza, integrità e dialogo. Un inno, ancora più profondo e limpido perché proveniente da una donna e madre colpita al cuore, alla pace e allo sviluppo di una mentalità che si basi sulla conoscenza del "diverso da sé", dell'"altro". Una dichiarazione di speranza perché, nel rispetto delle reciproche differenze, ognuno possa iniziare realmente a vedersi parte fondamentale di un "tutto" comune. (Sebastiano Pistolato,
www.nonsolocinema.com)
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