http://unimondo.oneworld.net/article/view/156535/1/4317
Immigrazione: provvedimenti oltre lo stato di diritto
Le ultime settimane hanno visto diverse notizie sul tema
dell'immigrazione. Innanzitutto il Consiglio dei Ministri ha approvato
il Decreto Legge sulle " Misure urgenti per il contrasto del
terrorismo internazionale e per straordinarie esigenze di pubblica
sicurezza" e lo schema di decreto legislativo relativo alle espulsioni
dei cittadini comunitari.
Fulvio Vassallo Paleologo, dell'Università di Palermo, in una
dettagliata analisi per 'Melting pot' afferma che "i provvedimenti
adottati dal Consiglio dei ministri confondono pericolosamente la
lotta all'immigrazione clandestina con il contrasto del terrorismo,
costituendo le premesse per espulsioni assolutamente discrezionali". I
due provvedimenti – nota Paleologo – "per i contenuti ed il metodo che
è stato seguito, pregiudicano la possibilità di affrontare le
questioni della sicurezza e dell'immigrazione nell'alveo delle
previsioni costituzionali e dei principi consolidati affermati dal
diritto comunitario e dal diritto internazionale". "Toccherà adesso
alla magistratura ordinaria rilevare le gravi ragioni di
incostituzionalità dei provvedimenti adottati dal governo,
peggiorativi in alcuni aspetti persino della legge Bossi-Fini che la
stessa Corte costituzionale aveva censurato proprio in materia di
espulsioni" – aggiunge Paleologo.
Le condizioni dei migranti sono al centro anche del comunicato stampa
dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione). Il
comunicato fa riferimento all'intesa tra Italia e Libia, annunciato
dal Ministero dell'Interno con una circolare di due giorni prima.
L'associazione afferma che "La condizione dei migranti irregolari,
arrestati o detenuti in Libia, denunciata da diverse agenzie
umanitarie, e testimoniata da coloro che, giunti in Italia, hanno
avuto accesso alla procedura di asilo, rimane ben lontana
dall'effettivo rispetto dei diritti fondamentali della persona". "I
futuri tentativi di respingimento in mare, attuato con il
pattugliamento congiunto italo libico delle acque prospicienti quel
paese, potranno essere causa di ulteriori tragedie, aumentando il
numero già impressionante delle vittime. "Non ci si può limitare –
prosegue l'ASGI a intese operative a livello di forze di polizia o di
rappresentanze diplomatiche perché così ci si sottrae alla verifica
parlamentare e non si garantisce l'applicazione della Convenzione di
Ginevra sui rifugiati e sul diritto d'asilo (sul quale l'Italia
continua colpevolmente a non avere una legge disciplinante), sia per
le condizioni materiali che per la mancata ratifica da parte della
Libia. Alla luce di tutto ciò l'ASGI chiede al Governo di rendere noto
il testo dell'accordo e di inviarlo in Parlamento, così come prevede
l'articolo 80 della Costituzione Italiana.
Per quanto riguarda i Centri di permanenza temporanea MeltingPot
analizza la notizia dell'assoluzione dei poliziotti accusati dei
pestaggi all'interno del Cpt di Via Mattei a Bologna nella notte tra
il 2 e il 3 marzo 2003. Nel pomeriggio del 2 alcuni migranti avevano
protestato per il brutale pestaggio di due detenuti che avevano
tentato l'evasione. Dopo aver atteso il ritorno ad una situazione di
calma gli agenti realizzarono un raid punitivo, raggiungendo anche le
celle, contro tutti i detenuti nel Cpt. Secondo il racconto di Said
Imich, il principale testimone del processo, gli agenti erano arrivati
anche a lanciare lacrimogeni. La sentenza di primo grado ha accolto la
ricostruzione dell'accusa, accertando che i fatti sono andati come
raccontato dai migranti. Quindi i pestaggi e le brutalità sono
avvenute. Ma, nonostante questo, ha assolto gli agenti per "causa di
giustificazione". Ovvero gli agenti avrebbero agito nell'ambito dei
propri poteri. L'avvocato Sabattini, che ha rappresentato nel processo
i migranti, ha definito la sentenza "una forma di impunità spaventosa
verso interventi pacificamente al di fuori dell'ordine pubblico".
E Melting Pot riporta infine la notizia di due avvistamenti di
migranti vaganti in autostrada: secondo il portale nella notte tra
Natale e Santo Stefano undici migranti kurdi sono stati avvistati sul
raccordo Terni-Orte. Molto probabilmente sono stati scaricati in una
stazione di servizio da camion su cui vengono imbarcati in Grecia in
direzione dell'Italia, passando per il porto di Ancona. Alcuni giorni
prima, in analoga situazione erano stati avvistati 60 migranti. Dalle
notizie raccolte 7 degli undici migranti della notte di Natale sono
stati trattenuti nel Cpt di Via Mattei a Bologna. [ADF/GB]