Autor: norma Data: A: aderentiretecontrog8, forumgenova Assumpte: [NuovoLab] 292° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 2 gennaio 2008 dalle 18 alle 19, sui gradini del palazzo ducale di genova, 292° ora in sielnzio per la pace.
Verrà distribuito l'articolo del Manifesto incollato di seguito
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BUON ANNO, LA GUERRA CONTINUA
La Costituzione : "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
L'talia su più fronti. Dal conflitto afghano al Libano, dallo scudo antimissile di Bush ai nuovi cacciabombardieri iper-tecnologici. La finanziaria del 2007 fissa la spesa militare a 21 miliardi di euro, il doppio di quanto spetta ad atenei e ricerca
Partecipiamo alla mutazione genetica della Nato che, dopo la guerra umanitaria contro l'ex Jugoslavia, è diventata forza d'intervento in tutto il mondo
Così, di fronte al fallimento in Iraq, siamo venuti via da quella guerra fatta contro l'Onu e contro il popolo iracheno. Partecipiamo a una guerra, quella in Afghanistan, "con orgoglio", ha dichiarato a Kabul Romano Prodi, nonostante la missione Onu abbia cambiato di segno da quattro anni e mezzo e sia diventata a tutti gli effetti della Nato.
Se dopo l'11 settembre l'obiettivo era fermare il terrorismo, di Al Qaeda o quant'altro ectoplasma, ora nell'area ad essere destabilizzato è addirittura il Pakistan - a partire dalle aeree tribali - dove i talebani sono stati inventati. Una destabilizzazione iniziata ben prima dell'estremo tentativo di Benazir Bhutto.
Siamo schierati in Libano dopo la guerra criminale di bombardamenti aerei israeliani dell'estate 2006, a seguito del rapimento sul confine di un militare israeliano. Avremmo dovuto schierarci alla frontiera, invece siamo dentro il territorio libanese con il dichiarato compito di tenere a bada la forza di Hezbollah e di influire positivamente sul processo democratico libanese. Hezbollah resta forte, il Libano è sempre nel caos. Ma il fatto più grave di tutti è che le chiacchiere sull'impegno verso la questione palestinese, quella sì bisognosa di una "forza di interposizione" per liberare i Territori occupati ancora dal 1967, chiacchiere erano e chiacchiere sono rimaste.
Nessuna guerra riesce a fermare il terrorismo. E accade che tutte queste missioni militari all'estero siano state in questi giorni "prorogate" d'ufficio dal governo senza discussione. E accade che il nostro parlamento non sappia nulla di come e perché l'Italia si sia avventurata in uno spregiudicato mercato di armi (memorandum di intesa con il Pentagono nel programma, costosissimo, degli F-35 Lightning, il cacciabombardiere Usa Joint Strike Fighte) e abbia allargato le sue servitù militari. Chiudiamo la Maddalena ma, manco fossimo al supermercato, cash&carry, allarghiamo la base di Vicenza ben sapendo che diventerà per gli Stati uniti il trampolino di lancio per operazioni militari di proiezione in tutto il mondo, e ristrutturiamo quella strategica di Sigonella. E, dulcis in fundo, il 2007 è stato l'anno dello scudo antimissile che Bush con la motivazione, insensata perfino per l'Intelligence americana, del pericolo dell'atomica iraniana.
Perché, di nascosto dal parlamento, il ministro della difesa Parisi nel febbraio di quest'anno che muore è corso a Washington a firmare l'accordo quadro che dice sì allo scudo antimissile in Europa, in Italia e nel mondo? Perfino il presidente Napolitano dichiara che è ora che "ne parlino le Camere". Buon anno, la guerra continua.
fonte: il mnifesto