Scritto da "La Provincia Cosentina" del 30/12/07
domenica, 30 dicembre 2007 18:38
Il capo della squadra mobile della Questura di Cosenza, Stefano Dodaro, è stato trasferito ad
altro incarico a Roma, alla Direzione Centrale Anticrimine. Un organismo con attività di controllo
centrale e investigative della Polizia di Stato. Un posto di prestigio offerto al vice questore
aggiunto che a Cosenza è noto per essere legato da vincoli di parentela con il deputato dell'Udeur
Ennio Morrone, padre di sua moglie, Manuela, giudice presso il tribunale bruzio.
Un'offerta che migliora, anche dal punto di vista professionale, la sua posizione. Questa
volta, insomma, non poteva proprio rifiutarla. Anche perché il nuovo Questore, Raffaele Salerno,
insediatosi da quattro mesi, non sembra aver piacere sulle chiacchiere intorno alla polizia
cittadina. Il Ministero dell'Interno al posto di Dodaro ha disposto l'arrivo di Fabio Ciccimarra,
pure lui vice questore aggiunto (già commissario capo di Napoli) già citato nelle pagine di cronaca
nazionali per il suo coinvolgimento negli scontri di Napoli nel 2001 al global social forum e a
Genova per l'irruzione nella scuola Diaz durante il G8. Nel 2003 è stato rinviato a giudizio insieme
agli altri indagati delle Forze dell'Ordine con varie contestazioni (nel provvedimento originario c'
è sequestro di persona, violenza e lesioni). Una decisione poco accorta, per la verità, considerato
che il fulcro della presunta rete sovversiva che avrebbe avuto il suo sfogo durante il G8 sarebbe
proprio Cosenza. E' attesa nel prossimo mese di Gennaio, infatti, la sentenza per gli imputati nel
processo cosentino.