[Cm-milano] Provos e bici bianche

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Autore: :::: ajorn ::::
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To: cm-milano
Oggetto: [Cm-milano] Provos e bici bianche
Author: saigon saigon
Date: 2002-11-26 15:492002-11-26 14:49 +100UTC
Subject: [CriticalMassNews] Provos e bici bianche

Le biciclette bianche dei Provos
di H7 25

Bianche, come i loro vestiti, come i camini bianchi,
come la bianca statua del Monello nella Spuiplatz ad
Amsterdam:. Il Piano delle Biciclette Bianche dei
Provo è stato, fino ad oggi, una delle forme più
creative di contestazione alla proprietà privata
capitalista:. Il Piano consisteva nel collettivizzare
le biciclette, dopo averle verniciate di bianco:. La
bicicletta, il più diffuso mezzo di trasporto ad
Amsterdam, divenne in pochissimo tempo simbolo di
disobbedienza civile e di ribellione al consumo:.
Chiunque poteva utilizzare le biciclette bianche che
trovava nei punti di raccolta:. Le biciclette erano
senza lucchetto, incustodite, tutti potevano
usufruirne senza chiedere nessun permesso:. Il Piano
ebbe un enorme successo molti cittadini portarono le
proprie biciclette nei punti di raccolta mettendole a
disposizione di tutti:. Utilizzare le biciclette
bianche era anche un modo per socializzare, per
divertirsi, per vivere una festa continua. Non a caso
uno degli slogan dei Provos era: sappiate che nessuna
rivoluzione potra avvenire senza evoluzione e senza
gioia:.
Questo periodo di festa finì con una dura repressione
della polizia che sequestrò centinaia di biciclette:.
La motivazione fù: le biciclette incustodite istigano
al furto!
La reazione della polizia olandese fù la prova che la
collettivizzazione dei beni e il suo utilizzo gratuito
fà paura al sistema:.
Ma a fare più paura era la follia creativà dei
Provos:.
Le loro azioni erano destabilizzanti:. I Provos non
erano un nemico facile da affrontare, non facevano
politica, nel modo classico di fare politica, non
proponevano ideologie:. Il loro messaggio era:
L'immaginazione contro il potere:. Un messaggio
antiautoritario e libertario, come erano i Provos,
anarchici, ricercatori dell'assurdo:.