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Auteur: info
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Sujet: [Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Euskal Herria Paso a Paso n.200:"La Guantanamo spagnola"


Independentzia eta Sozialismorantz
EUSKAL HERRIA PASO A PASO
Servicio informativo de ASKAPENA Nº200 

_LA GUANTANAMO SPAGNOLA _

Lo Stato spagnolo segue alla lettera la dottrina ultra reazionaria
della sicurezza globale; la Spagna ha fatto una lettura rigorosa
della lotta contro il terrorismo utilizzandola come arma per
asfissiare le rivendicazioni del paese basco. Aznar fu chi iniziò
questa pratica: sospetto generalizzato, detenzioni preventive,
illegalizzazioni massicce, privazione di diritti universali,
giustizia politicizzata... La Spagna cambiò governo ma non politica.
Zapatero ha dato continuità a questa spropositata politica
antiterrorista: Tutto vale, meno la pratica dei diritti universali,
contro la dissidenza basca.

Dal 30 di Novembre incominciò la massiccia cattura di 46 persone,
militanti della sinistra basca che, previamente, furono giudicati
senza garanzie processuali e che ora, sono imprigionati senza essersi
dettata ancora la sentenza. È il risultato di una giustizia punitiva
che, da prima di incominciare il giudizio, aveva deciso di punire a
tutti i costi quegli imputati.

_DI CHE COSA LI SI ACCUSA? _

Nell'anteriore bollettino (nº 199) facemmo riferimento al pezzo del
macro sommario 18/98 relativo alla libertà di stampa. Il fatto di
avere promosso un organo pubblico di informazione, il quotidiano
Egin, che si vendeva apertamente nei posti di stampa come qualunque
altro giornale, ha supposto ai suoi promotori una pena di prigione
tra 14,18, 19 anni.

Un altro dei fatti catalogati come criminali, è quello di coltivare
le relazioni internazionaliste. L'Associazione Europea Xaki lavorò
facendo conoscere ad altri paesi la realtà di Euskal Herria,
esprimendo la solidarietà del nostro paese con altri processi,
ricevendo e canalizzando la solidarietà internazionale verso la
nostra causa. I suoi obiettivi erano: spingere le relazioni tra le
comunità basche fuori di Euskal Herria, resistere all'intossicazione
esistente rispetto al nostro paese fuori dalle sue frontiere, fare
conoscere il carattere storico e politico del nostro conflitto, fare
arrivare al resto del mondo la scommessa della sinistra basca per
raggiungere una soluzione politica e democratica. La sentenza
contempla alcune condanne di tra 7 e 11 anni di prigione per
esercitare questa attività.

Si è considerato delitto meritevole di gravi condanne il lavorare a
beneficio della costruzione nazionale per recuperare la nostra
identità come popolo. Si è giudicato come delitto l'avere dedicata
gran parte della vita alla promozione del basco, l'avere lavorato nel
campo socioeconomico per combattere la precarietà sociale e
lavorativa, la promozione della cultura come elemento che favorisce
il recupero della nostra identità?. Quanti hanno fatto tutto questo
lavoro organizzati in Ekin sono stati condannati a pene tra 7 e 13
anni di prigione.

Giudizio e condanna rigorosa hanno meritato quanti hanno lavorato
nella dinamizzazione del movimento popolare attraverso la Fundación
Joxemi Zumalabe. Merita di sottolineare l'origine di questa
Fondazione. Un economista che fu beneficiario di un'abbondante
eredità considerò che doveva dedicare quei fondi a dinamizzare il
ricco tessuto popolare di Euskal Herria (" voglio rendere un po? meno
ingiusto questo mondo che critico"). La Fondazione che egli mise in
moto aveva i seguenti obiettivi: formazione ed assistenza tecnica ai
movimenti sociali, fomento del dibattito, aiuto alla conoscenza mutua
dei differenti organismi che compongono il movimento popolare basco,
elaborare una guida con tutti essi, mettere mezzi tecnici ed umani a
disposizione di tutti questi agenti sociali e popolari. Chi realizzò
questa attività è stato condannato a pene tra 7 e 10 anni di
prigione.

_COME SI SVILUPPÒ IL GIUDIZIO? _

Raccogliamo alcuni degli apprezzamenti fatti dagli osservatori
internazionali che accorsero alle sessioni del giudizio.

* Il tribunale giudice è un tribunale speciale che sospende diritti
per mandato costituzionale, agisce per impulso politico.
* L'attuazione di detto Tribunale fu piagata di irregolarità:
occultamento di dati alla difesa, atteggiamento negligente nel
momento di trovare prove che presentavano come definitive, confusione
nelle imputazioni di carattere economico (" dopo aver sentito il
tribunale, non si sapeva se gli accusati finanziavano ETA o era
l'inverso),...
* Considerarono autoritario l'atteggiamento del giudice che
presiedeva il tribunale: interrompere gli accusati quando esponevano
i motivi per i quali si rifiutava di dichiarare, evitare che gli
incriminati contestualizzassero le ragioni della loro condotta che
stava essendo giudicata, ignorare e disprezzare giurisprudenza
superiore che è obbligato a contemplare (" Quello che abbia deciso il
Tribunale Europeo di Strasburgo a me non importa", )
* Stimarono la loro perplessità quando videro che il tribunale
praticava la prova di" periti esperti ed indipendenti" prendendo
dichiarazione agli stessi poliziotti che avevano partecipato alle
investigazioni.
* Inorridirono per l'atteggiamento sgradevole del tribunale quando
uno degli accusati si alzò e reclamò il suo diritto a domandare come
mai uno dei" periti" era lo stesso maggiore che aveva partecipato
alle sessioni di tortura che gli avevano applicato quando l'accusato
si trovava detenuto.

Uno degli osservatori, l'avvocato tedesco Martín Poel assistette a
varie sessioni del giudizio. Abbandonando la sala riassunse le sue
impressioni in una frase lapidaria "avevamo conosciuto processi senza
prove, è il primo giudizio che vediamo senza delitto"

_LA RISPOSTA ALLA BARBARIE _

Persone di tutte le età e condizione sono state imprigionate prima
che si dettasse la sentenza. Sono state imposte condanne superiori a
quelle che sollecitava la procura. Per molti di essi può essere
ergastolo poiché affrontano condanne di 12, 14, 19 anni quando hanno
65,68,72? anni di età.

Le istituzioni basche non hanno dato la taglia. Come ogni volta che
si confondono i diritti della sinistra, si sono limitati a condanne
verbali dissimulatrici. Altrettanto ha fatto il baschismo riformista
di PNV, EA e Nafarroa Bai. Includiamo in questo comma il sindacato
ELA. Hanno rifiutato di partecipare all'ora di sciopero che i
condannati avevano convocato per il giorno 13. Ci sono altri
sindacati che parteciparono allo sciopero. La sinistra basca,
un'altra volta, sta rispondendo allo Stato in evidente minoranza, ma
con l'onestà e coerenza che le è abituale.


                                                                               Euskal
Herria, 11 Dicembre di 2007.

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