Autor: Marcellino Datum: To: aa-info Betreff: [Paesibaschiliberi] Senza Censura sugli arresti 18/98
Vi giro questo comunicato del collettivo redazionale di Senza Censura,
sull'arresto dei militanti abertzali colpiti dal maxiprocesso 18/98.
A breve faremo girare anche la traduzione in spagnolo.
In lotta
Marcellino
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----- Messaggio Inoltrato -----
Da : <redazione@???>
SOLIDARIETÀ CON TERESA TODA E TUTTI I MILITANTI ABERTZALI ARRESTATI
Il 30 novembre è iniziata nel Paese Basco un'operazione di polizia per
arrestare 46 dei 52 militanti processati nel maxiroprocesso "18/98" per la
propria appartenenza a differenti organismi politici, d'informazione,
sociali, culturali, della sinistra independentista; questo nonostante la
sentenza non fosse stata ancora resa pubblica.
Il tribunale speciale "antiterrorismo" spagnolo, "Audiencia Nacional", li
avrebbe condanati, dopo un processo costellato di irregolarità e violazioni,
finanche a 18 anni di carcere per collaborazione e partecipazione a banda
armata, con pene superiori a quelle richieste dalla stessa accusa.
L'operazione si è saldata per il momento con 33 arrestati inviati in
prigione e 6 in libertà provvisoria dietro il pagamento di costosissime
cauzioni.
Questi arresti ci toccano particolarmente, anche per l'incarcerazione della
giornalista, e portavoce degli imputati del processo 18/98, Teresa Toda.
Abbiamo recentemente chiesto a Teresa Toda e pubblicato sull'ultimo numero
di "Senza Censura"un materiale in cui si spiegava chiaramente come le
condanne di questo processo fossero gia state decise in anticipo. Si tratta
di condanne che scaturiscono da una decisione politica, a prescindere da una
base giuridica. Questo del resto è il compito principale di un tribunale
speciale come l'Audiencia Nacional.
Niente da stupirsi quindi che questa abbia riconfermato il teorema del
tristemente noto giudice Garzón, su cui è fondato il processo 18/98, secondo
cui chiunque lotta per il diritto a decidere del futuro di Euskal Herria
appartiene a ETA.
Di questo tipo di operazioni conosciamo una lunga lista, che in questi
ultimi mesi ha subìto un'impennata dopo l'ennesimo rifiuto dello stato
spagnolo di prendere in considerazione la possibilità di una soluzione
negoziata del conflitto nel Paese Basco. Citiamo a titolo di esempio l'
arresto dei componenti della direzione collegiale di Batasuna, o di numerosi
militanti di Segi, con le medesime accuse inconsistenti con cui si regge il
processo 18/98.
Le condanne di questo processo rivestono una particolare importanza.
Intanto perchè si presentano come un cardine dello smantellamento
sistematico della libertà di pensiero e di organizzazione che gli stati
spagnolo e francese stanno attuando, anzitutto nel tentativo di ridurre al
silenzio le sempre più forti istanze per l'indipendenza del Paese Basco.
Aprendo così la strada per gli altri processi analoghi attualmente in corso
contro i militanti baschi, e per la criminalizzazione futura di qualsiasi
posizione in favore del diritto alla decisione per il popolo basco.
Inoltre perché chiudono una sperimentazione, avviata da alcuni anni, su una
procedura giudiziaria strutturata a livello dell'UE, e che potrà essere in
qualsiasi momento rivolta contro chiunque, in Europa, esprima il proprio
dissenso.
Esprimiamo la nostra forte solidarietà a Teresa Toda e agli altri accusati
del processo 18/98, così come a tutti i militanti abertzali colpiti dalla
repressione.
Ci impegnamo per garantire con tutte le nostre possibilità, qui in Italia,
che questo ennesimo attacco alle libertà fondamentali nel cuore dell'UE non
passi sotto silenzio e trovi una condanna quanto più vasta.
Libertà per tutti gli accusati del processo 18/98!