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Sent: Friday, December 21, 2007 10:14 PM
Subject: [cm-Roma] RESOCONTO RIUNIONE CICLOFFICINE 19/12
Cerco di fare un resoconto, sintetico, della riunione delle ciclofficine
romane tenutasi mercoledi' 19 dicembre alla Ciclofficina Macchia Rossa
La prossima riunione è stata fissata per venerdi' 1 febbraio alla
Ciclofficina dell'ex Lavanderia (Santa Maria della Pieta'), di prossima
apertura
Erano presenti: Ciclofficina Don Chisciotte, Ciclofficina Centrale,
Ciclofficina ex-Lavanderia, Ciclofficina Macchia Rossa
Odg:
- Raccolte AMA
- Progetto Love Bike
- Progetto Bici in Africa
- Proposte di mobilitazione contro il megaparcheggio del Pincio
- Corsi di meccanica alla CAE
- BMF Bycicle Mobility Forum
RACCOLTE AMA
I Municipi per la raccolta erano stati cosi' divisi, nella lettera
inviata da Mepe all'AMA:
Centrale: I, II, III, XVII
Donqui: VI, VII, VIII, X
Gazometro: XI, IX
Macchia: XV, XVI
L'accordo con l'AMA, finalizzato a far si' che le cicloffcine siano
riconosciute come soggetti autorizzati a recuperare vecchie bici al
momento della raccolta rifiuti ingombranti, non ha prodotto gli effetti
sperati all'ultima raccolta, durante la quale, in alcuni municipi, si
sono riscontrate diverse difficolta' al momento del recupero.
Dopo un po' di discussione, l'idea cui si e' giunti in riunione è stata
quella di cercare di raggiungere, per il momento, almeno un obiettivo
minimo, quello di essere presenti, durante le domeniche di raccolta
straordinaria, con dei cartelli che spieghino cos'e' e che cosa fa la
ciclofficina in questione, in almeno un municipio (o due, o tre, a
seconda delle forze), meglio se muniti di ciclocarri per il trasporto
delle bici salvate dal tritatutto.
Cio' non no vuol dire che si smettera' di cercare un accordo di lungo
periodo con l'AMA, in maniera da non stare col patema d'animo ogni
domenica di raccolta. Mepe ha parlato di un numero di fax centrale
dell'AMA a cui inviare una richiesta scritta qualche giorno prima della
raccolta. Lo mandera' ai responsabili, uno per ciclofficina, che erano
stati menzionati nella lettera mandata all'AMA.
PROGETTO LOVEBIKE
Macchia Rossa ha fatto presente che, l'unica volta in cui ha partecipato
alla raccolta a domicilio di bici usate, ha avuto diversi problemi, per
cui non intende partecipare alle prossime giornate di raccolta, date
anche le forze insufficienti. Si e' allora discusso di possibili
alternative piu' praticabili per la zona Portuense/Magliana: si potrebbe
scegliere una piazza di zona in cui far converrgere tutte le bici,
anziche' andare porta a porta. Comunque il progetto andra' avanti, per
il momento, con Centrale e Don Chisciotte (ho capito bene?), mentre il
Macchia ribadisce che non puo' garantire una collaborazione stabile.
Poi si e' aperta una lunga parentesi di discussione su che cos'e' una
ciclofficina popolare. Si e' arrivati a definirla sulla base di tre
caratteristiche fondamentali:
1. Una ciclofficina popolare non ha scopi commerciali, non vive
vendendo biciclette rimesse a posto ma si autofinanzia con le
sottoscrizioni volontarie di chi la frequenta e con altre forme di
sostegno volontario (aste popolari, cene di finanziamento, ecc.)
2. Una cicloffcina popolare e' un luogo in cui si rimettono in
efficienza biciclette in un'ottica di riuso e riciclo.
3. Una ciclofficina popolare include, fra i suoi obiettivi principali,
quello di contestare un modello di mobilita' energivoro, consumista e
individualista (quello basato sull'automobile), e di favorirne uno di
tipo nuovo, incentrato sull'uso della bicicletta, dei piedi, e del mezzo
pubblico.
Ci si chiede se non e' il caso di ristampare, includendovi questi punti
discriminanti, il depliant esplicativo sulle ciclofficine romane che era
stato pensato qualche tempo fa. Il depliant dovrebbe comprendere,
ovviamente, un elenco di tutte le cicloffcine di Roma e provincia che si
riconoscono in queste linee guida. L'idea viene approvata (...appalusi
scroscianti e grida di giubilo...). Giuso mettera' a punto il modello, e
ogni ciclofficina dovra' fargli avere logo e dati (indirizzo, orari di
apertura, sito) da inserire nel depliant.
PROGETTO BICI IN AFRICA
Nel complesso, sono state espresse diverse critiche, alcune molto
radicali, altre piu' "riformiste" e possibiliste, sulla praticabilita'
del progetto, soprattutto dalla Donqui e dal Macchia. Si e' usciti con
l'idea che, se mai si dovesse fare una cosa del genere, lo si dovrebbe
fare garantendo un'estrema chiarezza sul come, dove, quando e con chi.
Non c'e' contrarieta' in linea di prioncipio, ma, in assenza di appigli
e proposte concrete e passibili di discussione e di critica, non ha
tanto senso parlare di un progetto del genere.
PROPOSTE DI MOBILITAZIONE CONTRO IL MEGAPARCHEGGIO DEL PINCIO
Sia le cicloffcine presenti, sia Marco del LAD, hanno espresso la
volonta'/possibilita' di seguire piu' da vicino la questione del
parcheggio che e' gia' in costruzione al Pincio, in considerazione delle
scempio urbanistico che rappresenta, dell'impatto dell'opera e del
significato che ha in termini del modello di mobilita' che va ad
incentivare. Appare chiaro, infatti, che i ciclisti urbani e le
ciclofficine, impegnati come sono ogni giorno a cercare di favorire un
tipo di mobilita' diversa da quella incentrata sull'uso dell'automobile
e del mezzo privato, non possono non ritenersi parte in causa di fronte
ad un progetto del genere.
Ci si chiede quindi, se non sia il caso di cercare un contatto, una
forma di coordinamento, in vista di una possibile iniziativa unitaria
contro il parcheggio, con le realta' associative e le personalita' (fra
cui alcuni noti urbanisti) che si sono da subito mostrati contrari a
questa "grande opera".
Nunzio fa presente che, in contemporanea con la riunione delle
ciclofficine, si e' tenuto un incontro, presso la sede di Italia Nostra,
su alcune questioni urbanistiche di particolare attualita' e gravita'
contro cui l'associazione intende dire la propria e fare pressione per
evitare che si vada nella direzione voluta dal comune. Fra queste, il
parcheggio del Pincio.
Marco Z e Sonia concordano che, se si vuole puntare a sollevare
veramente la questione in maniera da avere un minimo di visibilita',
quanto meno a livello cittadino e sui media locali, bisogna puntare a
mettere in piedi una rete di realta' che, a vario titolo, intendono
opporsi alla realizzazione dell'opera. Un obiettivo sicuramente
ambizioso, visto che i numeri e le energie sono quelli che sono, ma non
impossibile. Marco Z e Marco DB propongono come possibile momento in cui
sollevare in maniera visibile la questione, i giorni della Ciemmona.
Nunzio fa presente che e' meglio non sovrapporre le cose.
Intanto, si decide per una presa di contatto con Italia Nostra e con gli
altri soggetti interessati, per poi riparlarne con piu' elementi in mano
alla prossima riunione.
CORSI DI MECCANICA ALLA CAE
Il punto non e' stato discusso
BYCICLE MOBILITY FORUM
Il punto non è stato discusso
EPILOGO
Abbassata con fatica la serranda della cicloffcina, rialzatala per
recuperare il cellulare di 7, spentosi infine l'eco del ciclovociame e
degli ultimi lazzi notturni, i convenuti si disperdevano, ognuno in
groppa alla propria ronzina, nella gelida notte capitolina...
(To be continued)
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