Re: [Cm-crew] Sulla morte delle scelte etiche

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Autor: alieno
Datum:  
To: cm-crew
Betreff: Re: [Cm-crew] Sulla morte delle scelte etiche
Il 5-12-2007 23:03 tibi ha scritto:
> Sulla questione invece:
> non credo che la frammentazione eccessiva in se per se sia la morte.
> Penso solo che ci faccia fare più fatica. E dunque se la fatica è troppa
> poi, solo i duri come sappiamo continuano a giocare.
> E' insomma più facile avere un unico punto di riferimento, un
> contenitore, una casa a cui fare ritorno quando si è stanchi. Ma il
> mondo è evidentemente diverso. Potrebbe essere interessante costruire un
> contenitore che raccolga comunque tutte le diversità. ma in fondo se ci
> pensi c'è già e si chiama google. Però possiamo costruirne un'altro.


Esattamente se oltre a pensare globalmente ed agire localmente si
riuscisse a narrare globalmente sarebbe ottimo, questa lista ha dato
modo di fare venti nazionali ma di rispondere anche a singoli che hanno
fatto nascere micromase in giro per tutta italia.

> Dunque ciascuno tende a crearsi un gruppo di
> amichetti e a fare le cose per conto suo, il che è esattamente contrario
> alla dimensione politica.
> POssiamo frenare questo processo? mmmm
> temo di no, a meno di non alzare di nuovo il livello di coinvolgimento
> in varie azioni, e il dibattito
> molte critical mass stanno diventando quello che era anche giusto che
> diventassero: una semplice rivendicazione dell'andare in bicicletta.


Esatto la speranza e' (era? sarebbe?) che questa rivendicazione possa
passare ad altri ambiti e non limitarsi alle due ruote.

E' cosi' assurdo pensare ad un etica che lentamente coinvolga a 360 la
nostra quotidianita'? Andare in bici, consumare meno, usare e sostenere
progetti etici, reclamare diritti di ascesso ai media etc...

Una riflessione (che non vuol essere un cecchinaggio verso nessuno) si
adatta anche ad altri ambiti ma dato che ho le mani nella morchia CM,
prima che osassimo solo immaginare che attecchisse, noto molto di piu'
in questo ambito l'epocale variazione ''climatica''.

La mia riflessione era su questa morte e su questa provoco dicendo che
non basta andare in CM se poi non abbiamo la sensibilita' o la voglia
di capre cosa significa usare hotmail oppure microsoft.

Cosi' come pensare che progetti come AI vivano di sola passione,
pazienza ed abnegazione di un gruppetto di folli per cui poi ci pensa
qualcuno a bonificare liste che son solo mirror di pubblicita' del viagra.


Io stavo _amaramente_ notando che due sensibilita etiche di approccio
alla mobilita' ed approccio alla comunicazione informatica che
fortemente erano unite fin dai primi vagiti di criticalmass (gli esempi
ed i ricordi meriterebbero un capitolo a parte se solo fossimo bravi a
tramandare la nostra memoria...) si siano persi fino a diventare quasi
in antitesi.

L'incasso della prima malgia di CM venne in parte devoluto ad AI, alcune
CM locali facevano collette per sostenere chi ci ospita, decine di
persone hanno attivato mail su server indipendenti anche grazie alla
partecipazione alle CM...

Ricordo che uno dei primi scazzi fu il limite di kb rispetto agli
allegati in lista che fu visto come censura con annessa migrazione verso
yahoogruops... e non ci fu verso di far capire che con un ftp si puo
evitare di intasare le mailbox di chi non ha una adsl e la risposta fu
che era scomodo!

Oggi se si fa notare che quotare una mail in modo decente o spostare un
blog ( la visibilita di noblogs sui motori di ricerca e' attualmente la
migliore di molte altre piattaforme commerciali) si passa per franchi
tiratori nemmeno dovesse cadere un governo amico!

criticalmassmilano e' su aruba? si puo' cambiare!
cmfirenze sta su blogspot? si puo' cambiare!

Magari sara' un pochino ''scomodo'' ma vogliamo dire che sia comodo
andare in bici con il freddo o con la pioggia?

a.

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