Re: [Cm-crew] Sulla morte delle scelte etiche

:::: ajorn :::: ha scritto:
> la cosa non e' tanto riempire di bici la citta' quello succedera' cmq a parte noi, la cosa e' riusciamo a ribaltare l'immaginario e la modalita' di trasporarsi
>
Calma un attimo. Per me la questione è anche riempire di bici le cità,
visto che sono ancora troppo poche. Poi possiamo ragionare sul fatto che
se sostituisci l'immaginario automobilistico con un altro, la cosa
procede meglo e ha gambe più lunghe e più robuste.
Però uno strumento che unisce pratica e immaginario lo abbiamo: sono le
mappe. Basterebbe coccolarle un po' di più. Tra l'altro proprio in
questi giorni sono entrata in contatto con chi reinventa la
rappresentazione geografica e la usa per risolvere conflitti ,dove
geografia significa i confini delle terre che appartenevano agli
antenati e che nessuno ha mai scritto e che altri vogliono. Potremmo
procedere nello stesso senso, passare dalle mappe virtuali e interattive
a mappe fatte di racconti, suoni, rotelle e catenacci, pezzi di calza o
di sciarpa, riunendo tutte le geografie delle varie critical mass o
della gente che va in bici. E farne un progetto concreto da far vedere
in giro, e da incidere nella memoria.