Oggi sappiamo che ci aspettano anni durissimi, di
sfaldamento sociale, di caduta, e di veleni, in cui il
futuro dovremo strapparcelo a morsi.
Per questo, a Genova, dovremo ritornare in tanti.
Per ricominciare.
Senza più illusioni.
Sapendo di dover contare solo su noi stessi.
(Marco Revelli, 16 novembre 2007)
Da Genova a Vicenza:
diritto di manifestare libertà di movimento
La manifestazione del 17 novembre a Genova è stato uno
straordinario momento di mobilitazione.
In tantissimi abbiamo partecipato per affermare con forza i
nostri diritti, primo fra tutti quello di manifestare,
dimostrando quanto sia ancora vivo e praticabile lo spazio
di autonomia dei movimenti aperto con forza nel luglio del
2001.
E' proprio questa autonomia che con le richieste di condanna
a secoli di carcere si vuole colpire, a Genova come nel
resto dell'Italia, riscrivendo la storia del 2001 e cercando
di intimorire chi oggi lotta per trasformare la società
che ci circonda.
Le politiche securitarie e di guerra, la precarizzazione
delle nostre vite, l'attacco ai nostri diritti, il
saccheggio dei territori cui assistiamo oggi ,
rappresentano la stessa arroganza del potere al quale
ci siamo opposti nel 2001, quale che sia il governo in
carica, senza soluzioni di continuità.
I territori sono luoghi da devastare e saccheggiare in
nome degli interessi e del profitto di poche lobby, da
Vicenza alla Val di Susa fino a Genova: inceneritore,
gronda, terzo valico, parcheggi che nascono come funghi,
etc, etc,
Riteniamo necessario dare continuità alla manifestazione
del 17 novembre contribuendo alla riuscita degli
appuntamenti che nei prossimi mesi si opporranno ai progetti
di guerra di queste lobby guerrafondaie e devastatrici.
Il primo di questi appuntamenti è la manifestazione del 15
dicembre contro la costruzione della base militare USA a
Vicenza.
Con la scelta di approvarne i lavori di allargamento, il
governo Prodi ha scelto con chiarezza da che parte stare: il
governo condivide un progetto che è strategico nella
logica di riorganizzazione della guerra statunitense.
Lo ha fatto, imponendolo a un territorio che non lo voleva,
calpestando la volontà di una comunità intera, colpendo
ambiente e territorio e mettendo a rischio la sicurezza di
chi a Vicenza vive, per permettere la costruzione della
maggior base aerea europea.
Nello spazio della democrazia istituzionale vediamo
rappresentate solo le istanze di questo o quel gruppo di
potere, sempre sulla pelle dei cittadini; nell'autonomia dei
movimenti è possibile concretamente ostacolare ed impedire
questo progetto, senza ambiguità e compatibilità da
sostenere.
Il 15 dicembre a Vicenza contrasteremo le politiche di
guerra e di morte cui questo governo è asservito,
difenderemo il territorio e i beni comuni, praticheremo
democrazia reale.
Lo faremo ripartendo da Genova e lo faremo chiedendo
l'organizzazione di treni speciali a prezzo politico,
invadendo, se necessario le stazioni per affermare il
diritto a manifestare e lo faremo a fianco del movimento No
Dal Molin.
A Vicenza porteremo il peso e l'orgoglio delle nostre lotte
contro la criminalizzazione del movimento, contro il
saccheggio dei beni comuni, contro la distruzione del
territorio e della qualità della vita.
Da Vicenza torneremo decisi a portarle avanti impegnandoci
in prima persona, senza deleghe nè sconti per nessuno,
mettendo in campo la nostra autonomia.....
MARTEDI 11 DICEMBRE,
ore 21.00, Magazzini dellAbbondanza, Via del Molo (sala
da confermare)
ASSEMBLEA CITTADINA:
Da Genova a Vicenza: No alle politiche che saccheggiano i
nostri territori,
No alle guerre che devastano il pianeta!
Parteciperanno fra glia ltri:
- CINZIA BOTTENE (NO DAL MOLIN)
- LELE RIZZO (NO TAV)
- DON ANDREA GALLO (COMUNITA DI S. BENEDETTO)
SABATO 15 DICEMBRE:
TUTTI A VICENZA!!!
Appuntamento ore 8.00 Stazione Genova Principe
X info
www.dirittinrete.org
www.sanbenedetto.org
X adesioni: nodalmolin@???
lastoriasiamonoi@???
Prime adesioni: Don Andrea Gallo, Simona Pittaluga, Norma
Bertullacelli, Paolo Arado, Marco Scanavini, Paolo
Languasco, Domenico Chionetti, Irene Cipolla, Piero Sarolli,
Matteo Jade, Luca Oddone, Fabio Scaltritti, Ottavia
Brunetti, Pierugo Bertolino, Milena Zappon, Marco Gandino,
Sergio Ciuccio, Maurizio Campagna, Fabrizio De Meo.
E venuto il momento di dire che chi sta dall´altra
parte se ne stia dall´altra parte, che se ne stia ai
margini delle cose con cui non ha niente a che fare.
Avere il coraggio della propria diversità e combattere,
perché, se rinunciamo alla nostra diversità, queste
acque scure che si stanno agitando intorno a noi, ci si
chiudono sulla testa.
Questo sarebbe davvero terribile, per noi e per i tanti che,
più di noi, hanno bisogno.
(Marco Revelli, 28 novembre 2007)