Cari amici e compagni di entrambi i generi,
a seguito di questa mia "inquietudine" sono successe delle cose che mi
pongono di fronte alla necessità di una rettifica, o quanto meno di un
ulteriore intervento correttivo.
Sarebbe fin troppo facile bollare chi ha scritto "infiltrato fascista" su
un volantino o deresponsabilizzarmi di fronte al fatto di aver dato adito a
eventuali ulteriori derive.
Se aveTe visto il film "Furia" di Fritz Lang e Ve lo ricordaTe, sareTe in
grado di ricostruire come da un "ceeto" (come si dice nella nostra lingua)
fra due anziane dirimpettaie in una giornata si arriva all'incendio di una
prigione in cui uno sceriffo ha recluso un povero innocente per salvarlo da
un sicuro linciaggio e come questi si trasformi in una belva assetata di
vendetta da cui viene dissuaso soltanto dal grande amore di una donna, che
tuttavia mostra anche una grandissima coscienza.
Dunque intendo assumermi fino in fondo le mie responsabilità, a partire
dalla citazione che ho appena scritto e che potevo tenere presente nel
momento in cui scrivevo il messaggio che aveTe letto.
In effetti, debbo riconoscere un'eccessiva leggerezza nel trattare alcuni
argomenti che riguardano più un rapporto fra persone, o per certi versi come
potresTe aver letto un "non rapporto", come è stato per alcuni anni, dopo di
che, abbastanza insoddisfatto della situazione mi sono rivolto ad Alberto
manifestandogli un mio desiderio di passare ad un livello di rapporto fra
persone piuttosto che continuare quell'inutile rinfacciarsi una propria
diversità di posizioni laddove mi era sembrato di vedere una prospettiva di
riconoscimento fra persone, a partire da qualità come la coerenza, che del
resto gli riconosco tutt'ora e dal coraggio di opporsi a chi esercita il
potere in un modo che all'occorrenza si fa piuttosto autoritario.
E a maggior ragione lo faccio di fronte al fatto che non era e non è mia
intenzione colpire un collega, men che meno denigrarlo, anche se forse avrei
potuto essere piu' chiaro, ma semmai il mio è stato un tentativo un po'
maldestro
di sollevare una questione che è tutta politica, che riguarda che
cosa è per noi il sindacato, il significato di lotta sindacale, se è fine o
mezzo, se e quanto conta il riconoscersi in principi e valori che sono il
quadro di riferimento che qualifica una vertenza sindacale, il significato
stesso della rappresentanza dei lavoratori, ma questo è oggetto di una
lettera che ho intenzione di scrivere ai compagni della FP-CGIL e che non mi
sembra corretto divulgare al di fuori, oltre tutto dopo quel che è successo.
Certamente debbo riconoscere una eccessiva superficialità, se non
addirittura
scorrettezza, laddove l'ho definito "dichiaratamente di destra" e ho scritto
che Alberto
"non si fa problemi ad essere definito fascista" in quanto mi ha detto
questo
nell'ambito di un rapporto personale, oltretutto viziato da pregiudizi
reciproci, come ho accennato e
quindi non è una posizione assunta pubblicamente da lui.
In ogni caso che il mio discorso sia prevalentemente rivolto ai compagni
dell'organizzazione mi sembra possa essere in evidenza da quel passaggio in
cui pongo l'interrogativo sul dover considerare un eventuale opportunismo di
Alberto o piuttosto la mancanza di chiarezza da parte dei compagni
dell'organizzazione a cui sono tutt'ora iscritto.
Sempre il carattere "unilaterale" che sta nell'assunzione di responsabilità
da parte di chi si riconosce in una cultura nonviolenta e di chi soprattutto
la
riconosce come forma del pensiero e dell'azione rivoluzionaria, proprio
perché "stato
della coscienza", come la definisce Bhapu Gandhi, mi porta a guardare
innanzitutto alle nostre
(responsabilità) piuttosto che quelle degli altri. E dunque vedo la mancanza
di chiarezza da
parte nostra e mi preoccupa molto.
Non è un caso, se aveTe letto il testo, che esso venga in risposta ad una
notizia che riguarda il g8, dal momento che quello segna per me l'inzio
delle derive della CGIL. E' forse un caso che i due segretari che si sono
spesi di più per tenere lontano il sindacato dalla contestazione alla
legittimità di quel preteso autoeletto direttorio mondiale si siano resi di
recente responsabili di due delle operazioni più reazionarie in assoluto
negli ultimi anni? L'uno coinvolgendo le famiglie in un'operazione volta a
confermare e consolidare l'egemonia della gerarchia cattolica sulla sfera
più intima delle relazioni fra persone, l'altro ad allearsi con i propri
avversari politici per far la guerra ai poveri cristi?
Chi mi conosce sa molto bene che il percorso che sto compiendo nella
cultura nonviolenta di cui cardini fondamentali sono il carattere
costruttivo dell'approccio e soprattutto il cambiamento della visione del
"nemico da distruggere" in "avversario politico sulle cui idee far trionfare
le mie a partire dalla forza della coscienza" mi ha portato a cercare per
settimane delle ragioni per votare la maggioranza che oggi è al potere, così
come sta accadendo per rimanere nella CGIL, anche perché andarmene dopo
oltre 25 anni di appartenenza sarebbe per me, che considero l'essere
comunista un tratto caratteristico fondante della mia personalità, fonte di
grande amarezza, se non addirittura una sconfitta. Del resto della
contrapposizione fra "il mito della forza" e la "forza della coscienza", che
mi è sembrato di capire nell'ultima visita a Vicenza durante il campeggio
organizzato dal Presidio Permanente NoDalMolin ho fatto oggetto di miei
interventi pubblici in rete fino ancora nell'assemblea di domenica scorsa a
Roma.
Se sieTe arrivati fin qui, come sempre, Vi ringrazio.
Colgo soltanto l'occasione per ricordarVi la raccolta di firme per la
presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per portare
trasparenza negli accordi che riguardano le basi militari, che potreTe
venire a sottoscrivere stabilmente durante l'ora "in silenzio" sugli scalini
del Ducale ogni mercoledì dalle 18 alle 19 e dai prossimi giorni anche
presso la Segreteria Comunale. Ho dato infatti ad Antonio un modulo che egli
porterà presso l'Ufficio competente del Comune.
E per ricordarVi che il 15 dicembre "Vicenza chiama!".
A presto
Angelo
----- Original Message -----
From: "Angelo" <angelo.gandolfi@???>
To: "Mailing list del Forum sociale di Genova" <forumgenova@???>;
<veritagiustiziagenova@???>;
<forumsociale-ponge@???>; <fori-sociali@???>
Sent: Friday, November 23, 2007 1:29 AM
Subject: Re: [NuovoLab] G8: UN'ALTRA BASTONATURA
> Cari amici e compagni di entrambi i generi,
> sietTe senza parole?
> Colgo l'occasione di raccontarVi un piccolo aneddoto. Dal 19 al 22 di
> questo mese si son tenute le elezioni per la formazione della nuova
> rappresentanza sindacale unitaria del Comune.
> Il n.° 30' della lista FP-CGIL, Alberto Zara, è una persona
> dichiaratamente di destra, che non si fa problemi ad essere chiamato
> "fascista". Per comibinazione abbiamo lavorato nello stesso luogo per
> alcuni anni e spesso egli ha mantenuto un atteggiamento di sfida nei miei
> confronti chiamandomi "Che Guervara" o "Bertinotti" qualche volta. O
> evocandoli parlando di me a qualche collega. Non che mu diaspiaccia,
> specialmente a proposito del primo, col quale condivido la data di
> compleanno.
> Alberto, giustamente, quando mi ha dato la notizia della proposta che
> aveva ricevuto da Marina (presumo Boero, la capolista ) mi aveva detto di
> essere stato molto chiaro, avendo posto la condizione che se la CGIL
> avesse accettato il "suo programma" e per lui non ci sarebbero stati
> probelmi.
> Se l'ex segretario della confederazione, come sindaco di Bologna, stringe
> alleanze con i fascisti per far la guerra ai poveri cristi, perché gli
> appartenenti al sindacato di cui è stato segretario non dovrebbero fare
> altrettanto, magari come ogni grande allievo superando il suo maestro?
> PensaTe a Franz Joseèph Haydn, grande musicista di corte, ebbe come
> maestro nientemeno che "il prete rosso", Antonio Vivaldi, il
> musicista-poeta delle "Quattro stagioni", morto in miseria a Vienna, dove
> pre sbarcare il lunario, faceva il precettore.
> Dovrei considerare Alberto la persona opportunista o piuttosto il gruppo
> dirigente dell'FP-CGIL mancante di chiarezza? Detto volgarmente quanti
> voti di destra o di centro puà portare alla CGIL Alberto Zara? Se penso
> poi all'uso della parola "compagno" nella CGIL "veuggiu rie" quando
> sentirò usare la parola "il compagno Zara". Oppure si farà un'eccezione
> smettendo di usare questo termine? O forse questo spingerà ad omettere
> l'uso di quiella parola, fornenedo un'occasione da tempo inseguita?
> "Dove va l'umanità? Boh? succo di un'intervista a Mao di Edgar Snow"
> recitava la didascalia che apriva, con la luna sullo sfondo, "Uccellacci e
> uccellini" di Pier Paolo Pasolini, considerato il film più "ideologico"
> dell'autore, sebbene per paradosso avesse scelto come protagonistal'attore
> forse meno "politico" del cinema italiano.
> Lascio a Voi le possibili associazioni, comprese quelle che riguardano
> specificamente la notizia in oggetto.
> Che dire? Il "cofferatismo" dilaga?
> A presto
>
> Angelo
> ----- Original Message -----
> From: "antonio bruno" <bruno@???>
> To: <veritagiustiziagenova@???>; <forumgenova@???>;
> <forumsociale-ponge@???>; <fori-sociali@???>
> Sent: Thursday, November 22, 2007 7:59 PM
> Subject: [NuovoLab] G8: UN'ALTRA BASTONATURA
>
>
> COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
>
> www.veritagiustizia.it - info@???
>
>
> UN'ALTRA BASTONATURA
>
> Siamo senza parole. La nuova promozione di uno dei dirigenti imputati al
> processo Diaz - Giovanni Luperi, nominato capo del Dipartimento analisi
> dell'ex Sisde - è un nuovo insulto all'etica costituzionale, una nuova
> bastonatura per chi fu vittima delle violenze e degli abusi nella
> "famigerata "notte dei manganelli", definita a suo tempo "una notte
> cilena"
> dall'attuale ministro degli Esteri.La sospensione dello stato di diritto
> avvenuta a Genova nel luglio 2001 non ha portato a scelte serie e forti in
> difesa delle garanzie costituzionali. Né il governo del tempo, né quello
> attuale hanno chiesto scusa alle vittime, sospeso i dirigenti implicati,
> promosso una commissione parlamentare d'inchiesta, come dovrebbe avvenire
> in un paese democratico, fedele alla lettera e allo spirito della
> Costituzione. Si è legittimato l'operato delle forze di polizia,
> protagoniste di ripetute violazioni dei diritti umani e civili. La
> partecipazione al sanguinoso blitz alla Diaz, che ha macchiato in modo
> indelebile l'immagine della polizia di stato, sembra aver favorito le
> carriere dei dirigenti rinviati a giudizio. I cinque-sei imputati di grado
> più alto sono stati tutti promossi. La nomina dell'imputato Luperi a un
> ruolo così delicato nell'ambito die servizi segreti è una triste e
> preoccupante conferma dell'incapacità del potere politico di garantire e
> difendere i diritti democratici di tanti cittadini umiliati nelle strade,
> nelle scuole e nelle caserme di Genova durante il G8 del 2001.
>
> Genova, 22 novembre 2007
>
> Lorenzo Guadagnucci 3803906573
>
> Enrica Bartesaghi
> 3347271381
> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
> e viene letto da tutti gli iscritti.
> L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle
> persone
> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
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