[Cm-milano] Fwd: [neurogreen] Le regioni a più alta concentr…

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Autor: Adriana Marafioti (adriana.marafioti)
Data:  
A: cm-milano
Assumpte: [Cm-milano] Fwd: [neurogreen] Le regioni a più alta concentrazione di installazioni militari

    Il testo e' lungo ( e pure noioso) ma ,


sono cose MOLTO serie che ci riguardano tutti.

Dove ci sono le installazioni militari.....NON si puo' andare in bicicletta................

A parte la battuta imbecille .....vuol dire terre portate via a tutti.

Ricordo che, molti anni fa, all'isola di Palmaria (di fronte a Porto Venere) non si poteva

nemmeno attraccare con la barca. Qualcuno sa se e' ancora cosi'?. E' un posto , a

dir poco , meraviglioso con un monte "bucato" attraverso cui si vede il cielo......

                                                                                                             A/A
Ricordando che il 15 dicembre vi sarà la manifestazione europea a Vicenza:
http://www.nodalmolin.it/

DEMANIO MILITARE OCCUPA LO 0,26% DEL TERRITORIO NAZIONALE. Roma, 2 dic.
Sono la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia le regioni italiane a piu'
alta concentrazione di installazioni militari sul loro territorio. Il
demanio militare occupa lo 0,261% del territorio nazionale, pari a 783
chilometri quadrati, su un totale di 300mila492. Il Friuli Venezia
Giulia, con l1,3% del territorio, e la Sardegna, con lo 0,958% di spazio
del territorio di proprieta' demaniale, sono le regioni maggiormente
interessate dalla presenza militare. Seguono, ad una certa distanza,
Lazio e Puglia, mentre tutte le altre regioni sono molto al di sotto
della media nazionale. Per quel che riguarda le servitu' militari, i
territorii estranei al demanio militare ma gravati da limitazioni alla
libera fruizione, esse occupano in media lo 0,15% del territorio
nazionale. In questo caso, la Sardegna e' gravata molto piu' della
media, con uno 0,65% di territorio interessato, seguita a distanza da
Friuli venezia Giulia con lo 0,365%.

LE PRINCIPALI INSTALLAZIONI MILITARI. Il poligono militare per
eccellenza, dove possono essere svolte attivita' di addestramento
interforze e multinazionali, e' quello di Capo Teulada, in Sardegna.
Altri poligoni, ugualmente rilevanti per esigenze addestrative definite
'complesse', sono quelli di Capo Frasca e di Salto di Quirra, anch'essi
in Sardegna, di Tor di Nebbia in Puglia, di Monteromano nel Lazio e del
Cellina-Meduna in Friuli Venezia Giulia.

Il poligono di Capo Teulada occupa un'area di 72 chilometri quadrati, ai
quali vanno aggiunti 58 chilometri quadrati di area a mare
permanentemente interdetta, oltre ad ulteriori 90 chilometri quadrati
utilizzabili nel corso delle operazioni a fuoco che si svolgono nel
poligono. In funzione del tipo di esercitazione, l'ampiezza massima
dell'area a mare interdetta puo' giungere fino a 1.300 chilometri
quadrati, nel caso, ad esempio, di esercitazioni di unita' navali di
durata non superiore ad una settimana. Anche se non fa parte dei
poligoni, va citato il sito della Maddalena, con l'arsenale e le scuole
di sottoufficiali della Marina militare.

NEL LAZIO (VITERBO) E IN PUGLIA (BARI) LE ALTRE STRUTTURE DI RILIEVO

Il poligono interforze di Salto di Quirra, a ridosso del piccolo centro
di Perdasdefogu in Sardegna, e' di tipo permanente e si sviluppa su una
superficie di 11,6 chilometri quadrati a terra, cui vanno aggiunte 9.946
miglia quadrate a mare per l'addestramento di unita' nazionali ed
estere, per i collaudi di prototipi e di missili e bersagli, per
attivita' legate alla ricerca scientifica, collaudo e sperimentazione
del munizionamento navale e terrestre a media e lunga gittata e
sperimentazione di sistemi missilistici.

Il poligono di Tor di Nebbia, in provincia di Bari, e' invece
'occasionale'. Non e' un'area demaniale e per utilizzarlo la Difesa
corrisponde indennizzi. Ha un'estensione di 90 chilometri quadrati per
lezioni di tiro con armi individuali e di reparto, per tiri di armamento
principale per i mezzi corazzati e blindati, per la scuola di tiro anche
di artiglieria terrestre fino a 155 millimetri di calibro.

Il poligono di Monte Romano, in provincia di Viterbo, copre un'area di
46 chilometri quadrati. E' un poligono permanente per lo svolgimento di
diverse attivita' di addestramento fra le quali anche il maneggio e
l'impiego di esplosivi. Il poligono del Cellina-Meduna, in provincia di
Pordenone, e' una struttura permanente che pero' sta per essere
declassata ad area addestrativa e non sara' piu' utilizzabile per
effettuare attivita' a fuoco. La superficie coperta da questo poligono
e' di 18,67 chilometri quadrati. (segue)

107 POLIGONI PER L'ESERCITO - RIDIMENSIONAMENTO PER AERONAUTICA

ESERCITO. Utilizza attualmente, su tutto il territorio nazionale, 32
aree addestrative, piu' di 107 poligoni, di cui 15 'in galleria',
realizzati all'interno di infrastrutture militari e che per questo non
comportano gravami di servitu' militari.
Il numero elevato di tali infrastrutture e' riconducibile all'esigenza
di disporre di aree limitrofe ai reparti utilizzatori, fattore
determinante che incide notevolmente sui costi dell'addestramento.

MARINA MILITARE. Su tutto il territorio nazionale le servitu' relative
alla Marina occupano una superficie complessiva di 8mila ettari.
Un'estensione che nell'ultimo quinquennio ha subito una riduzione del
13%, pari al 18% del totale delle servitu' militari. La Sardegna
registra la maggiore incidenza (47%), seguita dalla Sicilia e dal Lazio,
rispettivamente con il 21% e il 12%. Attualmente sono 12 i depositi di
munizioni della Marina che richiedono l'imposizione di servitu'
militari. La piu' importante fra queste strutture e' quella di Guardia
del Moro, nell'arcipelago della Maddalena, l'unico in grado di
rispondere a tutti i requisiti operativi logistici. Per l'addestramento
della componente anfibia, la Marina dispone di due sole aree, di
limitata estensione: le isole Cheridi, nel golfo di Taranto (500 ettari)
e Torre Cavallo, Isola Pedagne, nei pressi di Brindisi (13 ettari).

AERONAUTICA MILITARE. La presenza sul territorio nazionale e' destinata
ad un progressivo ridimensionamento, a partire dal cambio di status, da
militare a civile, di 15 aeroporti, previsto dal protocollo d'intesa
sottoscritto nel 2004 tra i ministri della Difesa, dei Trasporti e
dell'Economia. Le servitu' connesse alle attivita' dell'Aeronautica
riguardano, oltre ad alcuni scali aeroportuali, depositi carburanti e
munizioni, nonche' impianti per le telecomunicazioni, l'assistenza al
volo e la difesa aerea.
l'Aeronautica militare addestra i propri piloti per attivita' di tiro
aria/superficie nei poligoni della Sardegna (Capo Frasca, Salto di
Quirra e Capo Teulada) ed in minima parte presso il poligono di Punta
della Contessa (Brindisi), mentre per l'addestramento di tiro aria/aria,
sempre in Sardegna, si utilizzano il poligono a mare di Capo S. Lorenzo
e le aree addestrative sul mare a ovest di Decimomannu. (segue)

TROPPO CARA ALTERNATIVA POLIGONI ESTERI - IN CRESCITA LA SIMULAZIONE

POLIGONI ALL'ESTERO E SIMULAZIONE. Le esigenze complessive di
addestramento delle unita' della Difesa vengono soddisfatte anche
attraverso l'utilizzazione di poligoni esteri e mediante il ricorso
sempre piu' significativo alla simulazione. Per quel che riguarda i
poligoni esteri, negli ultimi anni sono stati utilizzati dalla Difesa
soprattutto siti in Polonia, Giordania, Tunisia, Ungheria, Egitto,
Romania, Bulgaria.

Ma il costo di impiego di tali strutture e' decisamente superiore
rispetto a quelle italiane: a fronte di un costo di 2 milioni e mezzo di
euro per addestrare in Italia una brigata pesante costituita da 800
uomini per 25 giornate, a parita' di entita' di forze e di durata
dell'attivita', l'impegno di risorse finanziarie sarebbe pari a 5
milioni e mezzo di euro per il poligono di Drawsko in Polonia, a 4
milioni e mezzo di euro per quello di El Amman in Egitto, o a 4 milioni
di euro per il poligono Smardan in Romania. Gli addestramenti effettuati
finora con altri Paesi (Giordania, Egitto, Tunisia, Polonia e Romania)
sono stati occasionali e per lo piu' inquadrati nell'ambito di
esercitazioni bilaterali o multilaterali.

Quanto alla simulazione, il ricorso a tale forma di addestramento e' in
fase di sviluppo e la Difesa dispone ormai di numerosi apparati per
l'addestramento individuale. E' allo studio l'attivazione di un centro
di addestramento e valutazione al combattimento presso il poligono di
Capo Teulada. La simulazione, tuttavia, resta un elemento integrativo e
non sostitutivo dell'attivita' (specie a fuoco) di addestramento che
resta per i vertici militari "altamente necessaria e insostituibile" per
una preparazione efficace del personale militare.

Dal portale di libera informazione per le forze armate e di polizia


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NEUROGREEN
ecologie sociali, strategie radicali
negli anni zerozero della catastrofe
http://liste.rekombinant.org/wws/subrequest/neurogreen