[cm-Roma] sulla repressione

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著者: autonomix
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To: cm-roma
題目: [cm-Roma] sulla repressione

Vi giro un comunicato che mi è arrivato stamane.
secondo me è importante farlo girare.


COMUNICATO SULLE REPRESSIONI DI IERI A FIRENZE
Il 29 Novembre, la goccia che fa trabboccare il vaso. L'ennesimo schiaffo
dello Stato, l'ennesima prova di forza dei sindaci sceriffi, l'ennesima
deriva securitaria, l'ennesima retata messa in atto dall forze dell'ordine.
Ieri a Firenze, in un'operazione congiunta di polizia,digos e ros sono
stati perquisiti nelle loro private abitazioni, alcuni compagni anarchici a
La Spezia, Prato, Pisa, Lucca, Livorno e Firenze, e sgomberati l'Asilo
occupato di Via Bolognese e il Panico Occupato. I verbali di queste
operazioni riportano gli articoli 270bis e 110. Come a dire:"Anche questa
volta vi abbiamo fottuto".
Ma questa notizia non è mera cronaca, dietro c'è un qualcosa di più
inquietante.
Dietro c'è la storia del L.R.O Gatto Selvaggio di Roma, sgomberato, degli
Anarchici del Silvestre di Pisa, degli Anarchici Spoletini, degli Anarchici
Bolognesi opposti al TSO, dei compagni arrestati per scritte sui muri, dei
compagni arrestati per i fatti dell'11 Marzo a Milano, ai compagni del
C.P.O Gramigna di Padova, ai compagni del Csoa Garibaldi, ai compagni della
Fucina di Sesto San Giovanni, ai compagni del Vittoria e della Panetteria
Occupata, coinvolti negli arresti del 12 Febbraio, agli arresti dei
compagni di Trento che bloccarono la stazione in solidarietà ai No Dal
Molin, alla spaventosa richiesta dei PM ai 25 imputati a Genova per il G8,
allo sgombero del C.P.O. Gramigna di Padova, alle cariche di Bologna della
Street Parade e del la manifestazione contro i CPT, degli sgomberi del Csoa
Garibaldi di Milano, dell'O.r.S.O di Milano, dell' Infermeria Occupata di
Bari, del Csa Bruno di Trento, del Crash! di Bologna, del Telos di Saronno,
del Mario Lupo di Parma, della Reggia Occupata di Torino, dell'Acrateca 25
di Crema, di tutte le case occupate di San Donato a Bologna, il Volturno 33
di Milano e di tutte quelle realtà sociali occupate e autogestite da
compagni e compagne in Italia,delle retate contro i compagni sardi di a
manca pro s'indipendentia, dei compagni imputati nel processo Sud Ribelle,
dei compagni imputati nei processi per gli espropri alla Feltrinelli e a
Panorama a Roma, dei compagni anarchici salentini, dei compagni imputati al
processo Cor e di tutte quelle realtà antagoniste, autonome e anarchiche
che hanno subito nel 2006/2007 un ondata di repressione mai vista prima.
Dietro tutto, ci sono queste storie. Storie di lotte dal basso, lotte
portate avanti con il cuore infiammato e la fermezza sulle nostre
posizioni. Storie che corrono su una sottile linea rossa e nera. Storie
che hanno lasciato un segno indelebile dentro di noi, sulla terra, sul
cielo, sulle strade e nelle piazze.
Dipinti come brigatisti, terroristi, insurrezzionalisti e quant'altro,
messi alla gogna mediatica per suscitare sdegno e orrore, ricordiamo a
tutti che NOI, siamo quelli che si battono per una giustizia sociale per
tutti e tutte, che lottano per l'autodeterminazione dei popoli e per una
vera pace, quelli che organizzano spazi aperti a tutti e per tutti dove
potersi esprimere liberamante al di la' dei gusti sessuali, religiosi o
etnici, siamo quelli che creano tessuto sociale all'interno dei paesini e
delle grandi metropoli, siamo quelli che reclamano reddito per tutti,
quelli che credono in un reale e radicale cambiamento del sistema attuale,
siamo quelli che danno la propria vita per l'ambiente, la natura, gli
animali, quelli che credono nella libera circolazione di idee, quelli che
promuovono una cultura accessibile a chiunque e gratuita, quelli che nei
quartieri e nelle vallate appoggiano le lotte dei citadini per la difesa
dei propri territori, siamo quelli contro le guerre, contro la psichiatria,
contro i razzismi e i sessismi, siamo quelli antifascisti dentro e fuori,
siamo quelli di Via Tolemaide, quelli entrati dentro le Banche e il Mc
Donald's, siamo quelli di Genova, dall'altra parte della barricata, siamo
quelli contro il sistema, siamo quelli contro la precarietà, quelli a
favore dei diritti civili.
E' bene che si sappia che noi, di certo, non siamo assassini, terroristi e
fascisti come invece lo siete, VOI, come lo stato, come i politici, come i
partiti, come le forze dell'ordine.
E' per questo, stufi delle loro rappresaglie, che oggi lanciamo questo
appello. Un appello forte e accorato, a tutte le realtà autonome,
indipendenti, antagoniste, anarchiche,di quartiere, comuniste, associative
a formare insieme un comitato di controllo sulla repressione nazionale. Che
ogni realtà porti il suo contributo, per formare e individuare assieme i
percorsi da compiere per rispondere a questi violenti atti statali e per
far si che questi atti non avvengano piu'.
E' ora di dire basta. E' ora di rispondere a tutto quello che abbiamo
dovuto subire.
Dobbiamo attaccare, contrattaccare, difendere gli spazi di agibilità,
creando conflitto sociale e bloccando le iniziative securitarie di sindaci
e presidenti di provincia, regione e del governo.
Contro la repressione, contro i fascismi e le mafie, contro tutti i
controlli.


Comitato Nazionale Contro le Repressioni:

Collettivo Studentesco Indipendente Abruzzese
Rete D'informazione Kapovolta
Abruzzo Selvaggio
Spazio Libero Horst Chieti
Movimento Studentesco ControCorrente Teramo
Studenti in Lotta Pescara
Precari/e autorgarnizzati di Sulmona

per info e contatti:
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