BERSANI CONTESTATO A LAMEZIA TERME
Ieri, 26 novembre, una cinquantina di membri del Movimento per la Difesa del Territorio (MDT) sono intervenuti per contestare il Ministro Pier Luigi Bersani, che interveniva a un convegno sullistruzione come motore per lo sviluppo del Mezzogiorno (presente anche il ministro Fioroni).
Nel corso dellintervento del Ministro, diversi membri del movimento hanno esposto bandiere e cartelloni (Montanaro,ora basta!!ndi nchianaro! Bersani dalla nostra salute giu le mani! Loiero parole, parole, parole...ma sarà vero?) e interrompendolo ripetutamente, per protestare, tra laltro, contro il previsto raddoppio dellinceneritore di Gioia Tauro.
Di fronte alle argomentazioni dei manifestanti, Bersani ha avuto la sfacciataggine di richiamare lesempio della Svezia dove il 40% dei rifiuti viene incenerito e solo il 60 % riciclato.
Incalzato, il Ministro si è spazientito, arrivando ad espressioni volgari come mi avete rotto i ciglioni! per rispondere a un esponente del movimento che ricordava le intimidazioni ministeriali ai danni dellOrdine dei Medici dellEmilia Romagna, che si oppone anche lì alla proliferazione di questi mostri inquinanti.
Il gruppo è stato cacciato dalla sala attraverso lintervento delle forze dellordine, che hanno provveduto ad identificare 5 membri. I manifestanti hanno quindi presidiato luscita dal convegno, costringendo Bersani ad andar via da unuscita di servizio.
In calabria come ovunque in Italia ormai, dallalto Lazio alla Val di Susa, questo governo continua a mostrare il suo volto più arrogante e, in particolare col Ministro delle Centrali, un atteggiamento tanto sordo alle istanze delle popolazioni locali quanto sensibile alle lobbies del capitale nazionale e transnazionale, protese a disseminare per il prossimo futuro una valanga di impianti devastanti su tutto il territorio nazionale.
In particolare nella Piana di Gioia Tauro, a una storia di malgoverno e sempre più pervasiva presenza dellimpresa mafiosa, che nel corso dei decenni ha fatto scempio di una delle aree ha più spiccata vocazione agricola della regione, si aggiunge lo storico atteggiamento dei governi nazionali teso ad identificare questo, assieme ad altri, come territorio discarica dove ammassare impianti inquinanti e saccheggiare risorse e territorio.
Ventanni fa, una mobilitazione epocale della popolazione locale ha sconfitto lipotesi di un industrialismo dimpronta neocoloniale che voleva rispondere alle reali esigenze di sviluppo con la devastazione di stato rappresentata dalla Centrale a carbone.
Oggi, la stessa battaglia si ripropone in condizioni ben più gravi.
Una vera e propria bomba ecologica, questo stanno pianificando per il territorio della Piana politici ed affaristi nazionali:
il raddoppio dellinceneritore
un mega rigassificatore, il più grande tra quelli in progetto per lItalia
una centrale a turbogas già in costruzione e altre due in previsione
Più il megaelettrodotto ad altissima tensione, centrale nella rete che, attraverso la regione, allaccia la Sicilia e il nord Africa alla penisola. Tutto ciò in una regione che esporta più del 20% dellenergia prodotta.
INVITIAMO TUTTI I MOVIMENTI E LE RETI NAZIONALI A PARTECIPARE CON UNA DELEGAZIONE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO DELLA PIANA DI GIOIA TAURO CONTRO IL RADDOPPIO E GLI ALTRI ECOMOSTRI
IL 22 DICEMBRE TUTTI A GIOIA TAURO
CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO
IN DIFESA DEI BENI COMUNI
MDT - CALABRIA