[NuovoLab] le cifre della guerra (ops)

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Autor: Edoardo Magnone
Data:  
A: forumgenova
Assumpte: [NuovoLab] le cifre della guerra (ops)
Rimaniamo in attesda di un bel comunicato stampa di sdegno e paraculo-dissenso
per poi (ri)tornare a (ri!)firmare la stessa missione di guerra!

Edoardo Magnone


Afghanistan - 23.11.2007
Afghanistan, stragi insabbiate
Le bugie della Nato sulle vittime civili dei bombardamenti

Assadullah è un contadino di Kakrak, un villaggio sulle montagne della provincia
centrale di Uruzgan: una delle tante zone controllate dai talebani.
Una sera di fine settembre era uscito di casa per andare a trovare un suo amico
poco lontano. “Ero appena fuori dal mio villaggio quando ho sentito gli aerei e
le esplosioni delle bombe. Sono corso indietro per vedere se la mia famiglia era
sana e salva. Ho trovato la mia casa ridotta in macerie. Ho iniziato a scavare e
ho trovato i miei quindici nipoti, maschi e femmine, stesi nei loro letti, morti
nel sonno. Il più piccolo aveva sei mesi, il più grande diciassette anni. Poi ho
trovato i corpi senza vita di mia madre, delle mie due mogli e dei miei due
fratelli. In quel momento ho pensato che tutto il mondo fosse morto e mi
chiedevo perché io fossi ancora vivo. Il giorno dopo ho scoperto che altri due
villaggi vicini erano stati bombardati: sessantasette morti in totale”.

La versione ufficiale della Nato. I giorni successivi i comandi Nato hanno
diramato un bollettino nel quale si leggeva che “l’aviazione e l’artiglieria
della Coalizione hanno bombardato le posizioni nemiche nella zona di Kakrak,
provincia di Uruzgan, uccidendo 65 talebani. Tre civili sono rimasti feriti”.
Il 17 novembre, Assadullah e altri capifamiglia della zona hanno ricevuto, senza
clamori, un risarcimento monetario per i familiari uccisi.
Non fosse stato per l’inviato del Time magazine, la verità su quello che è
successo a Kakrak non sarebbe mai venuta fuori. Sorge una domanda: quanti di
quelle “decine di talebani” uccisi ogni giorno dalle bombe occidentali sono in
realtà civili inermi?

Almeno mille civili uccisi quest’anno. Louise Arbour, capo della Commissione Onu
per i diritti umani in questi giorni in visita a Kabul, ha definito “allarmante”
la percentuale dei civili uccisi durante le azioni militari della missione
Isaf-Nato: “Una violazione del diritto internazionale e un fatto che erode il
sostegno popolare alla missione Nato e al governo Karzai”. La Arbour si
riferisce ovviamente ai dati ufficiali sulle vittime civili dei bombardamenti:
337 dall’inizio dell’anno secondo le cifre fornite dalla Nato su un totale di
oltre seimila morti. In realtà, se solo si tengono in considerazione le rare
denunce fatte dalla popolazione afgana – come quelle di Assadullah – i civili
uccisi risultano essere almeno un migliaio dal 1° gennaio 2007. Ma
probabilmente si tratta ancora di una cifra ampiamente sottostimata. Sempre
secondo i dati ufficiali forniti dalla Nato, quest’anno sono stati
ufficialmente uccisi più di cinquemila “talebani”: quanti di loro, da vivi,
erano civili?

Enrico Piovesana

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=9376