[Forumlucca] Fw: Lettera di Giovanni Franzoni al Corriere

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Aihe: [Forumlucca] Fw: Lettera di Giovanni Franzoni al Corriere

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From: Lista Campo
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Sent: Monday, November 19, 2007 9:35 PM
Subject: Lettera di Giovanni Franzoni al Corriere


Sempre in risposta al noto articolo di Magdi Allam, del 4 novembre scorso, Giovanni Franzoni ha inviato una lettera - mai pubblicata - al Corriere della Sera.

Giovanni ce l'ha inviata. Potete leggerla di seguito.

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Gaza deve vivere



      L'assedio economico e militare di Gaza, dopo la vittoria di Hamas nelle elezioni e la strategia punitiva verso la popolazione che ha osato votarlo, è un insulto all'umanità, al buon senso e alla democrazia. 


     Non se ne accorge l'autore dell'editoriale del Corriere della sera di domenica scorsa (4 novembre) che accusa di antisemitismo i firmatari dell'appello contro l'embargo a Gaza, invocando l'attenzione e la vigilanza delle nostre istituzioni nei loro confronti. perché indiziati di solidarietà verso l'organizzazione di Hamas. 


     Questo partito, di ispirazione fondamentalmente religiosa, è considerato terrorista, non solo per gli attentati, d'altronde praticati anche da altre milizie dei diversi raggruppamenti palestinesi che, purtroppo, non trovano altro modo di opporsi all'occupazione della loro terra e di reagire alle continue violenze dell'esercito israeliano, ma anche e soprattutto  perché non si risolve a cancellare, dalla sera alla mattina, il punto del suo statuto nel quale non si riconosce lo stato di Israele.


      Difficile peraltro riconoscere uno stato che non chiarisce quali siano i propri confini: qui si arriva al nodo di ogni questione cioè al fatto che l'occupazione è all'origine di ogni violenza. 


     L'editoriale dal titolo "Il partito degli intellettuali che paragona Israele ai nazisti" ignora che  Hamas trova il suo consenso nella popolazione per il fatto che resiste, anche militarmente, all'occupazione trentennale dei territori palestinesi, ripetutamente condannata dalle Nazioni Unite; tace sul fatto che Hamas abbia offerto una tregua di 10 anni a condizione che Israele si ritiri nei suoi confini e riconosca i diritti dei profughi palestinesi. Non considera  che Hamas tenti e ritenti, anche nel corso di un doloroso e sanguinoso conflitto interno, con la polizia dell'Autorità palestinese, la via della riconciliazione e della trattativa per ricostituire il governo di unità nazionale, che Hamas dimostri di non essere poi così monolitica nelle sue posizioni ma conosca delle tensioni interne, che Al Qaeda - questa si, vera organizzazione terroristica - attacchi e critichi Hamas perché insiste nel seguire la via della politica e della trattativa.. 


      Tutto questo sfugge all'editoriale di domenica scorsa dominato dal desiderio di scomunica di Hamas e della popolazione che lo ha votato.


    Per fortuna  non è sfuggito al Parlamento europeo che l'embargo a Gaza era lesivo dei diritti umani più elementari e con una Risoluzione del 11 ottobre 2007, dopo aver constatato le gravissime condizioni della popolazione di Gaza al punto 2. "chiede a Israele di rispettare i propri impegni internazionali a titolo delle Convenzioni di Ginevra e di garantire l'accesso degli aiuti umanitari.sollecita Israele a permettere la circolazione delle persone e dei beni..ecc" e al punto 3. "invita l'Autorità palestinese e Hamas ad agevolare, nonostante lo stallo politico, il funzionamento delle funzioni pubbliche che forniscono i servizi di base.". Non sembra proprio che  il Parlamento europeo accetti l'embargo e consideri Hamas una organizzazione terroristica. 


      Anche il nostro Ministro degli esteri, d'altronde, ha affermato che, pur rimanendo in relazioni politiche di amicizia con Israele era opportuno "parlare" anche con Hamas.


     Ma di un'altra cosa non ci si vuole rendere conto: l'occupazione dei territori palestinesi e la politica del muro offende l'ebraismo e disonora Israele. L'allusione che c'è nell'appello "Gaza vivrà" al fatto che la popolazione palestinese vive prigioniera, come in un Lager a cielo aperto, è umiliante per  Israele e per chiunque ami la cultura e la spiritualità ebraica, proprio perché non è infondata. In questi giorni due giovani ebrei italiani hanno pubblicato un libro fotografico che documenta le condizioni di apartheid razziale in cui vivono i palestinesi (Michele Trotter e Pietro Luzzati, L'occupazione, Ed.Ombre corte) Per questo molti ebrei solidarizzano con i palestinesi e anche con Hamas ed hanno firmato l'appello che ha suscitato l'indignazione di Magdi Allam. 


       Se il governo israeliano attua una politica di discriminazione razziale e di dispersione e disumanizzazione dei palestinesi, proprio chi ama l'ebraismo e riconosce lo stato israeliano si indigna per la contraddizione vergognosa che merita, nei suoi comportamenti, la peggiore delle definizioni.


                                        Giovanni Franzoni     











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