Ateo Cardelli, educatore professionale, poco prima di essere ucciso con una lama di 35 centimetri nel cuore
da un paziente psichiatrico (24 aprile 2000), aveva scritto una lunga
lettera a Piero Marrazzo, all’epoca conduttore della trasmissione tv «Mi manda
Rai Tre». Si lamentava dei turni massacranti, di essere sottopagato, ma
soprattutto di vivere in condizioni di estremo disagio e pericolosità, «trovando
rifugio in questa struttura, come in altre case famiglia, ex degenti
psichiatrici e portatori di gravi handicap mentali».
La Cassazione ha oggi deciso di condannare per quell'assassinio, compiuto da un paziente psichiatrico, il medico che lo aveva in cura.
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