[NuovoLab] Export di morte: cresce l`utile netto!!

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Nessuna sorpresa dalla trimestrale Finmeccanica: ordini e EBIT stabili, cresce
utile netto

I conti Finmeccanica per i primi nove mesi dell’anno confermano le tendenze
presenti nella semestrale sia per la crescita organica dei ricavi (9.117
milioni, +7% sullo stesso periodo del 2006) che per l’utile netto (251 mln,
+51% sul 2006 al netto del collocamento in borsa di Ansaldo STS). Il gruppo
tecnologico guidato da Pier Francesco Guarguaglini conferma anche per il
portafoglio ordini, attestato a 36.247 mln con una crescita dell’1% appena, e
stabile il risultato operativo con 484 mln (contro i 472 di un anno fa).
Il settore aeronautico continua a trainare il risultato, grazie alla crescita
interna di AgustaWestland e a quella di Alenia negli aerei civili. Bene anche
l’energia (+19%) grazie alla crescita dell’attività di service. Il gruppo
attribuisce alla stagionalità il triplicare dell’indebitamento finanziario
netto, ora di 2.485 mln rispetto agli 858 di fine 2006.
Il calo degli ordini, scesi da 10.231 a 9.861 mln, viene spiegato con i grandi
contratti elicotteristici del 2006, pari a ben 1.740 mln. La situazione
dovrebbe migliorare con la contrattualizzazione degli ordini per gli elicotteri
da combattimento AW129 turchi, per i C-27J americani (di cui, rivela la nota di
Finmeccanica, è stato firmato in settembre il contratto per i primi due
esemplari) e per gli Eurofighter sauditi.
Scorrendo l’analisi dei settori di attività, AgustaWestland è cresciuta del 7%
in termini di ricavi (2.084 mln) e del 16% per l’utile operativo (213 mln), una
misura eloquente della maggiore efficienza e dei benefici della crescente
integrazione tra le attività in Italia e Gran Bretagna. Ricavi e utile
operativo in crescita anche per lo spazio (593 mln, +14%, e 23 mln, +5%),
trainato in questo caso dal settore manifatturiero ormai a guida francese.
Il settore aeronautico che fa capo ad Alenia ha registrato ricavi in crescita
del 13% (1.496 mln) ma ha visto l’utile operativo contrarsi a 106 mln (-8%).
Sono però cresciuti del 7% gli ordini, anche se il portafoglio continua a
dipendere per quasi la metà dall’Eurofighter (46%) ed il C-27J pesa ancora poco
(4%).
L’elettronica per la difesa vede ricavi stabili (2462 mln, +1%) ma utile
operativo in calo (119 mln, -5%). A pesare è la crisi di Selex Communications,
con i relativi costi di riassetto industriale. Sono tuttavia stati conclusi
contratti poco pubblicizzati con BAE Systems per sistemi di comunicazione e
datalink «per un programma in Medio Oriente» e per una fornitura di terminali
MIDS in ambito europeo. Situazione analoga anche per i sistemi di difesa, con
ricavi a 719 mln (-1%) e utile operativo di 30 mln (-21%). Tra i contratti meno
visibili, oltre ad alcune attività MBDA in Gran Bretagna e Germania,
l’aggiornamento delle batterie Aspide italiane, la fornitura all’Esercito
Italiano di 70 "pintle mount" per i nuovi elicotteri NH-90, l’ordine tedesco
per 22 sistemi di lancio siluri per gli elicotteri Lynx navali e «attività
aggiuntive» per i siluri leggeri MU90 dall’Australia.

http://www.dedalonews.it/it/index.php/11/2007/nessuna-sorpresa-dalla-trimestrale-finmeccanica-ordini-e-ebit-stabili-cresce-utile-netto/