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Auteur: info@acrobax.org
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Sujet: [Incontrotempo] Acrobax, Laboratorio del precariato metropolitano: 2002--2007. 5 anni di occupazione
/*Le trasformazioni delle metropoli e le forme di organizzazione del
conflitto*/

*Acrobax, Laboratorio del precariato metropolitano: 2002--2007*

*5 anni di occupazione*


/La riappropriazione, la trasformazione, verso un laboratorio delle
cospirazioni.../


IL 20 Novembre 2002, una rete di giovani precari e precarie, che per
vari motivi vivono la metropoli Roma, occupano l'ex-cinodromo della
capitale per trasformarlo in ACROBAX PROJECT, il Laboratorio del
Precariato Metropolitano.

Sentivamo la necessità di avere uno spazio dove potessimo riconoscerci,
esprimere e praticare tutta la nostra contrarietà alla precarietà
dilagante, e mettere in comunic-azione le potenzialità di cooperazione
sociale, di creatività e di conflitto, che il capitale globale sfrutta
per trasformarlo in valore, in profitti, in sfruttamento, costringendoci
a sopravvivere come acrobati e acrobate sospesi in equilibrio su un filo
sottile.

La nostra precarietà è indissolubilmente legata al modo di produzione
contemporaneo, modo che ha trasformato i territori metropolitani in vere
e proprie fabbriche e distretti produttivi, specializzati nel commercio
al dettaglio o all'ingrosso, nella produzione di servizi alle imprese e
alla persona ricreativi e di intrattenimento. Specializzati nella
vendita di saperi, corpi, relazioni, esperienze, linguaggi e stili di
vita che rappresentano la spina dorsale delle cosiddette aree regionali
a capitalismo avanzato - vedi la comunità europea di cui facciamo parte --.

La nostra vita si produce e si riproduce nella metropoli romana fatta di
strade, nelle quali veniamo continuamente intrappolati e su cui siamo
costretti a sfrecciare tutti i giorni per cercare lavoro, per studiare,
per lavorare, per produrre, per vivere "la loro" vita da pazzi. E' quasi
come se la metropoli contemporanea della produzione permanente
assomigliasse sempre più ad nuova ed estesa fabbrica sociale.

In una capitale che, in controtendenza con il resto d'Italia, presenta
una crescita positiva (+ 2,9) dovuta per l'85% al settore del terziario,
le trasformazioni diventano un simbolo, un modello di riformismo che
innova e migliora, ignorando l'altra faccia della medaglia. A Roma si
trova il 14% dei precari a livello nazionale sospesi tra sfruttamento e
il ricatto, tempi di lavoro e di vita massacranti. Ma è anche la
metropoli della "precarietà abitativa" e dell'emergenza sfratti, dove la
liberalizzazione del mercato degli affitti e i processi di
cartolarizzazione del patrimonio pubblico, hanno creato una bolla
speculativa che avvolge tutta la capitale, dalle camere degli studenti,
ai mutui delle famiglie, passando dalla speculazione sui migranti e
arrivando ai centinaia di metro cubi di cemento che in questa città si
sono costruiti o si costruiranno.

Un processo di ristrutturazione e accumulazione a carattere globale dove
le enormi trasformazioni urbanistiche, economiche, culturali segnano i
tempi e gli spazi delle metropoli globali.

Dove a fronte di nuove facciate che si stanno costruendo in ogni dove
diversi conflitti stanno esplodendo:

Da Barcellona, metropoli che sta cambiando radicalmente il suo assetto
urbanistico in una Spagna che cresce velocemente trasformando le sue
dinamiche produttive. In Francia, dove i territori, urbani e produttivi,
sono densi di contraddizioni economiche e culturali e che hanno visto le
esplosioni di forti conflitti. Nel nord-Europa, a Copenaghen, dove si
sono date nuove forme di r/esistenza contro gli attacchi politici e
militari agli spazi sociali.

.E' necessario ed urgente fare il punto su cosa sono i movimenti oggi,
*la questione dell'organizzazione sociale e delle forme del conflitto va
affrontata attraverso uno scambio di esperienze delle realtà in
movimento che nell'autorganizzazione cercano di innovare le pratiche del
conflitto nel contesto metropolitano ed europeo.*

Noi siamo un pezzo di un movimento che vorremmo contribuire a far
diventare sempre più grande, autonomo e radicato, per reclamare nuovi
diritti di cittadinanza e un reddito garantito per tutti e tutte, per
liberarci insieme dal ricatto della precarietà e del lavoro, perchè
vogliamo riappropriarci del nostro tempo, oggi, nel presente, per poter
costruire un futuro LIBERO dal capitalismo globale.

Vogliamo cospirare, non per nasconderci, ma per farci vedere e per
riconquistare e riaprire spazi pubblici e collettivi di discussione e
conflitto, perchè crediamo ci sia bisogno di mantenere uniti i nodi
delle nostre molteplici reti, perchè semplicemente...

*...COSPIRARE VUOL DIRE RESPIRARE INSIEME...*



*Sempre per mano insieme, *

*sempre con Antonio e Renato nel cuore *


*Venerdi 16 novembre 2007 dalle 17.00*

,nel migliore spirito di "Incontrotempo", proponiamo *un'assemblea
trans_metropolitana *invitando:

    *


      V de vivienda (Barcellona)


    *


      Assemblea de Barri de Sants (Barcellona)


    *


      MIB (Parigi)


    *


      CW (Milano)


    *


      Ungdomshuset (Copenaghen)


    *


      Infoxoa (Roma)


    *


      Coordinamento cittadino lotta per la casa (Roma)



*Appuntamento alle 22.00, stazione Ostiense: tutt@ a Genova*


*www.acrobax.org <http://www.acrobax.org/> www.romaprecaria.org
<http://www.romaprecaria.org/> www.abitare.noblogs.org*


CONTRO LA PRECARIETA'

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