dal Manifesto
Finanziaria
«G8, la Cosa rossa ha detto sì» L'affondo di Sinistra critica
Roma
«La Cosa rossa ha votato in favore del G8 che sarà organizzato alla Maddalena nel 2009». La denuncia è di Sinistra critica, la minoranza di Rifondazione comunista rappresentata al senato da Franco Turigliatto e alla camera da Salvatore Cannavò. Che hanno notato come venerdì scorso nel corso delle votazioni sulla finanziaria anche i senatori di Prc, Verdi, Comunisti e Sinistra democratica si siano aggiunti, in maggioranza, ai voti con cui il partito democratico e il centrodestra (con qualche defezione) hanno bocciato un emendamento dello stesso Turigliatto. Emendamento che voleva cancellare i 30 milioni di euro che il governo intende stanziare per la contestata (dai pacifisti) organizzazione del vertice dei «grandi», che torna in Italia a otto anni di distanza dalle violenze di Genova. «Come si può votare in questo modo e poi presentarsi a Genova a manifestare il prossimo 17 novembre?», chiedono Turigliatto e Cannavò. Dal gruppo del Prc al senato si replica esprimendo «forte disaccordo sul finanziamento per il G8, decisione inopportuna sia dal punto di vista ambientale che politico». E si sostiene che i senatori del gruppo «hanno espresso un convinto voto contrario». Non tutti, come risulta dall'esame dei tabulati che sono pubblicati sul sito internet del senato: solo 18 senatori del Prc su 26 hanno votato in favore dell'emendamento Turigliatto (e con loro solo due colleghi dei verdi nella Cosa rossa), sei hanno votato contro e due non hanno partecipato al voto.
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