[Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Passo a passo 195, LA P…

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Autor: info
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A: eh-info-it
Assumpte: [Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Passo a passo 195, LA PROPOSTA DEL PRESIDENTE BASCO: IL CONTESTO DEL TESTO(I)


Independentzia eta sozialismorantz
Euskal Herria, passo a passo
Informazione di Askapena, 195

_LA PROPOSTA DEL PRESIDENTE BASCO: IL CONTESTO DEL TESTO (I) _

In un clima elettorale evidente Ibarretxe tira fuori la sua 'carta
della rotta? Per 'superare il conflitto.' È reale? Tenta di superare
il conflitto? Che percorso ha? Qual?è l'atteggiamento dei distinti
agenti politici?

Il giorno 28 di settembre, e nella sessione plenaria del Parlamento
Vacongado (3 delle 7 province di Euskal Herria), incomincia il nuovo
corso politico in Euskal Herria. Nella cornice di detta sessione, il
Presidente Vascangado presenta ufficialmente la sua proposta per
garantire la convivenza tra Euskal Herria e lo Stato spagnolo; la sua
particolare "carta della rotta" che dovrebbe portare al superamento
dell'attuale conflitto.

_NUOVO CONTESTO PER UNA VECCHIA PROPOSTA: DIETRO IL FALLIMENTO DI
ALCUNE NEGOZIAZIONI _

_ _

La proposta era stata già annunciata in precedenza al Plenum del
28-S e non è nuova. Si tratta di un calco del" Piano Ibarretxe" che
il Parlamento Vascongado approvò per maggioranza assoluta in dicembre
del 2004 e che posteriormente, in febbraio del 2005, lo stesso
Ibarretxe portò nel Parlamento spagnolo dove trovò un rifiuto
frontale. La proposta non è nuova ma il contesto sì. In maggio di
questo anno termina in fallimento il processo di conversazioni che
hanno mantenuto, da una parte, ETA ed il Governo spagnolo e, d'altra
parte, i partiti baschi. ETA riannoda l'attività armata, lo Stato non
era stato mai in tregua, ed il Governo spagnolo intraprende una
persecuzione massiccia contro militanti della sinistra basca. Questo
nuovo scenario incrementa la tensione e riduce le aspettative di ampi
settori sociali. Il presidente Ibarretxe considera che è un momento
opportuno per irrompere con forza nella sfera politica promettendo
quello che ETA e Batasuna non poterono riuscire: lui sì siglerà con
lo Stato un accordo di soluzione. Un'offerta tanto promettente ha
possibilità di sedurre una popolazione disincantata. In questo
momento, il PNV tenta di recuperare il protagonismo che era rimasto
indebolito durante i due anni di conversazioni poiché la sinistra
basca aveva avuto un peso importante come interlocutrice superiore
del Governo spagnolo.

_ELEZIONI IN VISTA. DUE STRATEGIE ELETTORALISTE CONTRAPPOSTE _

_ _

D'altra parte, bisogna stimare il contesto in chiave elettorale
poiché, dal nostro punto di vista, è una delle chiavi più
illustrative per capire l'iniziativa di Ibarretxe. Il PNV uscì molto
male dalle elezioni di maggio e si vede nell'obbligo di perfezionare
la sua strategia per non ripetere un altro fallimento nelle prossime
elezioni del 2008. Tutto il partito condivide l'interesse per
recuperare l?appoggio sociale che ha perso ma non si mette d?accordo
sulla strategia da seguire: un ampio settore del PNV considerare che
la strada adeguata è scommettere su un accordo trasversale col
Governo della Spagna essendo il PNV l'interlocutore di fiducia. È
l'ipotesi con la quale ha lavorato l? ( ex)Presidente del PNV, Imaz,
ed un ampio settore del partito. Un altro settore del partito, nel
quale si situa il Presidente Ibarretxe, crede che bisogni ottenere la
leadership reclamando il soberanismo ed il diritto a decidere. Questa
strategia strappa alla sinistra le bandiere che ha agitato sempre e
trasforma il PNV nell'unico riferimento solido, leader di tutti quei
settori che scommettono su un cambiamento verso un maggiore
soberanismo. Vuole dire che un settore del PNV scommette sulla
sovranità e l'altro per l'integrazione in Spagna? Non c'è nessuna
ragione per supporre questo, poiché il partito ha praticato sempre
una politica spagnolista. Tuttavia, le due strategie sono poco
compatibili nel loro inizio benché, siano coincidenti nell'obiettivo
finale. Quella di Imaz scommette sul ridurre il confronto con lo
Stato tentando di sedurrlo con buoni modi ed in atteggiamento
servile. Quella di Ibarretxe scommette su assumere il confronto
verbale con lo Stato, cominciare la partenza mettendo sul tavolo
rivendicazioni nazionali, mettere alla prova Zapatero per comprovare
fino a dove arriva il suo preteso aspetto negoziatore, fargli una
scommessa più accettabile di quella che gli fece Batasuna ma
obbligarlo a definirsi. Questo stile di apparenza più degna
trasformerebbe Ibarretxe nel referente del soberanismo e gli
permetterebbe un grande appoggio sociale nelle elezioni che si
avvicinano. E dopo? Una volta ottenuto l?appoggio elettorale, si
aprirà il tempo della negoziazione con la Spagna simile a quella che
pretendeva Imaz. Anche Ibarretxe aprirebbe una negoziazione
'trasversale' con lo Stato ma sedendosi al tavolo come vincitore
elettorale e con più sostegn sociale. Non pretende di sedurre la
Spagna bensì adulare la società basca e dopo fare valere l?appoggio
su cui conterebbe.

L'incompatibilità tra le due strategie elettoraliste provoca fino a
tal punto importanti tensioni dentro il PNV che il Presidente del
partito, Imaz, si vede obbligato a dimettersi quando prevale la
strategia contraria.

Anche questo stesso confronto di strategie ha avuto il suo riflesso
in Nafarroa Bai, succursale che il PNV organizzò in Nafarroa per
debilitare la leadership che manteneva in quel territorio la sinistra
basca. Uno dei membri di Nafarroa Bai - Batzarre -, l'ala più
spagnolista e 'sinistrorsa', si decanta maggioritariamente per la
strategia del defenestrato Imaz; il resto di forze che integrano la
coalizione ha scommesso apertamente sulla strategia di Ibarrtexe.
Come poteva prevedersi, lo scontro di strategie ha screpolato l'unità
dentro una coalizione la cui coesione non passa per i migliori
momenti.

Bisogna anche prendere in considerazione il contesto preelettorale
fuori del PNV. Il PSOE che è uscito come ha potuto da un'esperienza
di conversazioni fallita, non sta in condizioni di tentare un'altra
nuova prova a sei mesi delle elezioni generali. Il PP gli ha battuto
con durezza per aver mantenuto linee di comunicazione con Batasuna e
spera che si ripeta qualcosa di simile con Ibarretxe per ritornare
alla carica. Questa strategia di usura ha dato il suo frutto: i
sondaggi elettorali accoppiano PSOE e PP. La prima tenta di ottenere
un margine di vantaggio ostentando più durezza coi baschi che lo
stesso PP di Aznar, Rajoy e compagnia. La proposta di un nuovo
accordo è assolutamente inopportuna e controproducente dal punto di
vista elettorale. Quanta più durezza dimostri Zapatero di fronte ad
Ibarretxe, più vantaggio elettorale otterrà. Perché ha scelto
Ibarretxe questo momento? Perché a lui succede la stessa cosa: quanta
più fermezza esibirà di fronte alla Spagna, migliori risultati
elettorali otterrà.

_UNA GRANDE ECO MEDIATICA _

Ibarretxe tenta di ottenere uno degli obiettivi immediati:
trasformarsi in riferimento obbligato dentro lo scenario politico
nazionale ed internazionale. Ha viaggiato in differenti nazioni per
fare conoscere di prima mano la portata della sua proposta. I mezzi
di comunicazione che controlla si sono fatti eco giornaliera della
stessa. Ha provocato un importante dibattito nella società basca; ha
svegliato molto interesse nella Diaspora basca, alcuni dei nostri
abituali interlocutori ci hanno chiesto la nostra opinione al
riguardo. E la proposta, dal momento in cui si formula, suscita la
reazione adirata dello Stato spagnolo: il più furibondi parlano di
negargli il saluto e tagliare senza complimenti ogni comunicazione
coi Paesi Baschi; si suggerisce di sospendere temporaneamente
l'Autonomia come fece Blair in Irlanda e, se fosse necessario,
mobilitare l'esercito. I meno belligeranti propongono di parlare con
Ibarretxe ma per dirgli, pronto e chiaro che non ha niente da fare
che quello che espone sono fantasie e che, la cosa unica che gli
rimane è l'assunzione della Costituzione come segno di relazioni;
qualunque iniziativa che si allontanasse dalla cornice costituzionale
si vedrebbe affrontata con la legge.

Nel frattempo la sinistra basca è soffocata, criminalizzata ed
imprigionata. Non si sa se si potrà presentare alle elezioni, le è
impedito di fare lavoro politico. Può arrivarsi ad una soluzione
escludendo una parte importante della popolazione?

                                                                  
                Euskal Herria, 29 Ottobre di 2007.
www.askapena.org
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