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*Cittadini comunitari - Le espulsioni passano per i Centri di Permanenza
Temporanea
Dopo aver annunciato il superamento della Bossi -- Fini, il governo la
utilizza anche per i comunitari*
Redazione Melting Pot <
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Sembra una beffa, ma si tratta invece del risultato di quella che Marco
Revelli
<
http://no-racism-news.noblogs.org/post/2007/11/06/giocare-col-fuoco> ha
recentemente definito come una "crisi di nervi" dello scenario italiano.
Non solo la legge Bossi Fini, come i Centri di Permanenza Temporanea,
non sono stati nè superati, né tantomeno cancellati, ma addirittura il
loro utilizzo è stato esteso nei confronti di quanti, cittadini
comunitari, vengano colpiti da un provvedimento di espulsione, come
previsto dal nuovo Decreto Legge emanato d'urgenza dal Governo.
Sono moltissime infatti le disposizioni che, nel nuovo provvedimento,
richiamano la normativa prevista dalla legge in vigore in materia di
immigrazione.
Ad oggi, già circa 30 cittadini rumeni sono trattenuti all'interno dei
Cpt in attesa di essere espulsi.
Il Decreto parla chiaro: "...per i casi in cui i motivi di pubblica
sicurezza che hanno determinato l'allontanamento siano caratterizzati
dal requisito della imperatività, il questore esegue immediatamente
l'allontanamento e si applicano le disposizioni de cui all'art. 13,
comma 5 bis D. Lgs. 286/98.
Sembra un vero e proprio corto circuito, un vortice senza uscita nel
quale, spettacolarizzazione mediatica, politica, arbitrarietà rispetto
alle norme comunitarie, stanno travolgendo gli ultimi stracci della
cittadinanza europea.
Da un lato, per circa un anno, si sono susseguiti proclami e annunci
rispetto all'abrogazione della legge Bossi Fini e al superamento dei
Cpt, dall'altro, oggi, il loro regime viene imposto anche all'interno
dello spazio europeo.
Certo, tutto questo, non sembra assolutamente legittimo, proprio con
riferimento alle norme che regolano la libera circolazione ed il diritto
di soggiorno all'interno degli stati membri dell'UE, ma ciò che più di
altra cosa desta preoccupazione è il clima di "guerra contro gli ultimi"
che, anche a costo di venir meno agli impegni presi con le istituzioni
comunitarie, il Governo italiano sembra aver intrapreso.
Lo scenario che si va delineando ci prospetta il paradosso per il quale,
le disposizioni che regolano la possibilità e le modalità di espulsione
dei cittadini comunitari sono ancor più restrittive di quelle previste
dalla già ferrea ed ingiusta legge Bossi Fini.
Intanto le baraccopoli nelle quale molti hanno trovato l'unica
sistemazione possibile per coprire le loro notti con un tetto, anche se
di cartone, vengono smantellate a suon di ruspe e interventi speciali.
E' lì, dentro a quelle capanne fatiscenti, che si annida il pericolo?
Per l'omicidio, certo efferato, di Giovanna Reggiani, non poteva bastare
la Giustizia dei Tribunali Penali, è servito scompaginare i principi
cardine su cui si regge il trattato istitutivo dell'UE, ed insieme, ma
questo è ben più facile, dare inizio alla "guerra contro gli ultimi".