governo di sinistra? (o piuttosto governo sinistro..)
VERITA' PER ALDO
Il carcere? sicuro da morire!
Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre sono stati arrestati con l'accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana. Le forze dell'ordine si sono presentate in casa di prima mattina Aldo e Roberta sono stati portati via lasciando il figlio di 14 anni solo.
Il giorno dopo vengono portati al carcere di Capanne e qui separati, da questo momento Roberta non vedrà più il suo compagno che fino ad allora era in buone condizioni di salute.
Mentre Roberta viene condotta in cella con altre donne Aldo viene messo in isolamento.
La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8,15, la polizia penitenziaria entra nella cella, lo trova agonizzante e poco dopo muore. Da quel momento, la compagna, il figlio e gli amici si sono mossi per fare chiarezza su questa ingiusta morte chiedendo verità e giustizia perchè di carcere non si può morire!
Infatti dopo un goffo tentativo di insabbiamento da parte delle autorità carcerarie (le prime indiscrezioni sulle cause della sulla morte si riferivano ad un improbabile infarto) famiglia e amici vengono a sapere che dall'autopsia risulta che Aldo è stato vittima di un vero e proprio pestaggio, il corpo infatti presentava una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello.
Anche l'arresto dei cinque ventenni spoletini, vittime di una perversa applicazione del 270bis, sembrerebbe essere stato creato ad hoc per distogliere l'attenzione dalle realtà sociali che richiedono verità ed intimidire il movimento che vuole far chiarezza sulla vicenda.Il caso di Aldo è troppo simile a quello di Giuseppe Ales, Federico Aldrovandi, Alberto Mercuriali tutti vittime di una sorta di "spontaneismo intollerante" che agisce violentemente contro gli stili di vita non omologanti.Storie di persone vittime della "paranoia securitaria"che punisce in nome della sicurezza chi gira senza documenti, rivendica la propria la libertà d' espressione, coltiva marijuana per uso personale in un paese che invece dei trafficanti persegue i consumatori. La necessità di verità e giustizia non si placa!
E' tempo per noi di prendere posizione, spazio e voce. Di raccontare. Di mantenere viva la memoria collettiva. Di difendere le nostre esistenze e le nostre pratiche da abusi, repressioni, pestaggi, "venduti"come atti di legalità.
Vogliamo Verità e Giustizia e continueremo a contrastare e opporci ad una società che sempre meno tollera qualsiasi tipo di espressione fuori dalla norma.
E' tempo di chiedere verità e giustizia per Aldo Bianzino, di reclamare la scarcerazione immediata dei 5 ragazzi di Spoleto. Di farci carico delle sorti dei processi per il G8 di Genova rispondendo ai pruriti vendicativi del potere con una manifestazione nazionale che interrompe la costruzione di processi di oblio e rimozione collettiva.
Lunedì 5 Novembre h 21 Assemblea presso il circolo Island-via Magno Magnini
SABATO 10 Novembre Perugia Manifestazione Nazionale
ore:15.00 piazzale del Bove
Un appuntamento contro tutte le intolleranze
Perché un paese intollerante è tutto tranne che un paese sicuro !
Perché per una pianta d'erba in cella non si deve finire!
Perché in carcere non si deve morire!
Verità per Aldo!
http://veritaperaldo.noblogs.org/
C.i.p. via Campo di Marte 8/M
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