[Incontrotempo] QUEL SUONO DI CATENE NEL PALAZZO DEL GOVERNO

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Szerző: Domenico Ciardulli
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Címzett: precari_roma, incontrotempo, forumromanord, baseverde, europeanconsumers, cocittos, sindacalismoconflittuale, ilmunicipio12
Tárgy: [Incontrotempo] QUEL SUONO DI CATENE NEL PALAZZO DEL GOVERNO
(Brani tratti dall'editoriale di Mariuccia Ciotta su Il Manifesto del 1 novembre 2007) "..La signora massacrata alle porte di Roma non è un "problema specifico" e non è su di lei che si concentra l'attenzione. Il suo caso non servirà ad allarmare la società sulla catena di stupri e omicidi che avvengono in casa e per strada. Un bollettino interminabile che riempie le pagine della cronaca. Il suo caso servirà a dare un tono decisionista a questo governo morente e soprattutto al neo-partito che mostra muscoli ed esordisce virtualmente con una prova di forza che si confonde con la cultura di destra: "Demolire le baraccopoli, identificare e mandare via i clandestini" ha detto Fini. Via tutti..."
"..Una volta "Roma era la città più sicura del mondo" ha detto il sindaco. Ma la sicurezza non si ottiene con il raddoppio della pena nè con la deportazione di massa di un popolo. Vittorio Foa direbbe che ci vuole "l'esempio" per migliorare le cose, per impedire che un uomo, italiano, maghrebino o rumeno, si senta in diritto di disporre del corpo di una donna. E che esempio ci dà il leader del nuovo partito che ci promette un futuro post ideologico? Il suono delle catene proveniente ieri dal palazzo del governo, e che ha calpestato ogni sentimento di dolore, sembra inaugurare piuttosto un'epoca post-morale, dove una donna gettata in un canale serve da pretesto per accelerare un disegno di legge che chiede repressione e galera.
IL CAMBIAMENTO NEFASTO DI WALTER VELTRONI (titolo mio)


(Brano tratto dall'articolo di Enrico Pugliese su Il Manifesto del 1 novembre 2007)
"Il fatto accaduto a Roma è orribile come pochi. Lo sdegno e l'angoscia che determina sono naturali, così come è naturale che si faccia qualcosa. Ma la cosa che più preoccupa è che più che la pietà per la vittima ha dominato il senso di vendetta, la volontà di punizione. Che un criminale di tal fatta debba essere punito secondo le leggi dello stato mi sembra più che ovvio e naturale. Non mi sembra nè ovvio nè naturale che si riunisca per questo il Consiglio dei ministri. Qualcosa sta cambiando nella società italiana, non so se in peggio o in meglio. So solo che qualcosa sta cambiando e sicuramente in peggio nell'atteggiamento di rappresentanti di istituzioni locali e nazionali. A partire dal leader del Pd Walter Veltroni...."

PS: ALTRI ARTICOLI COMPLETI LI TROVATE IN "VELTROLANDIA" SU: www.ciardullidomenico.it


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