[NuovoLab] Ennesimo furto da parte della "banda delle 5P"

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Autor: Edoardo Magnone
Data:  
A: forumgenova
Assumpte: [NuovoLab] Ennesimo furto da parte della "banda delle 5P"
In altre parole, e per chiarezza, il nome della "banda delle 5P" deriva dalle
iniziali dei suoi principali componenti... ossia, in ordine sparso: il capobanda
sempre sorridente Pluto, il rosso nazionale Pokemon, l`ardito incursore della
folgore Pinocchio, il verde dispettoso Pierino, ed infine, last but not least,
il noto Paperino.

Cordialmente,
Edoardo Magnone


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http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=5043

E il cinque per mille?

di Loris D'Emilio - Megachip

Nel 2006 sedici milioni di contribuenti hanno devoluto circa 328 milioni di euro
alle organizzazioni di volontariato tramite il 5 per mille. Ma che fine faranno
questi soldi? Nella finanziaria 2008 il 5 per mille scompare “misteriosamente”,
poi ricompare, ma con una sorpresa: un tetto massimo di cento milioni.


No, duecentocinquanta. Meglio, quattrocento. E mentre il sottosegretario Letta
cerca di spiegare, cresce la mobilitazione online per una devoluzione stabile e
senza limiti.

Con la Finanziaria 2006 l'allora governo Berlusconi introduce “a titolo iniziale
e sperimentale” il 5 per mille per “sostenere il volontariato, le Onlus, la
ricerca scientifica e sanitaria, nonché i Comuni per le attività sociali
svolte”. Nel corso del 2007 l'Erario (che nel frattempo ha avviato verifiche e
controlli escludendo oltre 7mila soggetti – come ad esempio golf e yacht club,
ma anche recentemente fondazioni e comuni) sancisce che solo nel 2006 oltre
sedici milioni di contribuenti italiani hanno fatto la loro scelta devolvendo
una somma di circa 328 milioni di euro alle Organizzazioni di volontariato. A
tutt'oggi le singole organizzazioni sanno quanti contribuenti e l'ammontare
delle donazioni per ciascuna associazione; questi euro, però, non sono stati
ancora erogati.

Lo scorso settembre il governo pubblica la prima bozza del “Documento di
Programmazione Economico-Finanziaria per il 2008” dove non c'è traccia del 5
per mille. Interrogazioni parlamentari dei senatori Francesco Ferrante e Luigi
Bobba (datate 27 settembre), risposte del sottosegretario Letta e del Ministro
Ferrero, ed alla fine con un emendamento viene reintrodotto il 5 per mille
anche per l'anno 2008. Tutto bene dunque? No, perché ancora il 5 ottobre gli
stessi senatori Ferrante e Bobba dichiarano:

"non esiste alcun articolo né nella manovra per il 2008 né nel decreto fiscale
collegato che preveda la possibilità per il contribuente di destinare il 5 per
mille ad associazioni di promozione sociale o ad organizzazioni di volontariato
per la dichiarazione dei redditi 2007 e nemmeno per quella 2008. Questa
dimenticanza è dettata da un errore o da malafede? Sarà facile verificarlo
quando il governo dovrà dichiarare se esiste o meno copertura all'emendamento
che presenteremo in Senato per introdurre il 5 per mille in modo definitivo,
permanente e senza alcun tetto". [1]

Il settimanale Vita lancia quindi una iniziativa online [2] ed una
manifestazione per il 10 ottobre, in occasione della quale il ministro Ferrero
rilascia una intervista in cui dice:

“per il 2007 abbiamo portato il tetto da 250 a 400 milioni. Sempre 400 milioni
costituiranno il budget del 5 per mille del 2008”. [3]

Lo stesso sottosegretario alla Presidenza, on. Letta, in un articolo per “Il
Sole-24Ore” assicura:

“con la nuova manovra vengono stanziate risorse aggiuntive per complessivi 400
milioni di euro”. [4]

Ma il 18 ottobre viene reso pubblico l'emendamento alla Finanziaria per
modificare l'art. 84:

«2-quinques. Per le finalità di cui al comma 2 bis (5 per mille per l'anno
finanziario 2008, ndr) e seguenti del presente articolo è autorizzata la spesa
nel limite massimo di 100 milioni di euro per l'anno 2009» [5]

ovvero, circa un quarto di quanto i contribuenti italiani hanno devoluto per il
solo anno 2006. E tutti gli altri euro, che fine farebbero? Si legge ancora
nell'articolo del sottosegretario Letta:

“ Sarà poi fondamentale assicurare pubblicità e trasparenza sull'utilizzo dei
fondi e sulla loro rendicontazione, per permettere un'analisi comparativa e
rendere così più consapevoli le scelte dei contribuenti.”

E' indubbio che la trasparenza per il contribuente-donatore è fondamentale, ma
il sottosegretario non chiarisce l'altro aspetto: come può un contribuente, al
momento di dichiarare se e a chi vuole donare il suo 5xmille, sapere se quei
soldi confluiscono nei cento milioni che saranno ripartiti tra le onlus o se
finiranno nei circa trecento che andranno ad incrementare le casse dell'erario
statale?

E in base a quale meccanismo avverrà la ripartizione tra gli aventi diritto? Se
la rimessa è “diretta” i conti sono semplici: tanto hanno donato i contribuenti
all'associazione X, tanto la stessa associazione riceverà come contributo; ma se
viene inserito un tetto massimo occorrerà risuddividere la somma (100) tra tutte
le associazioni che hanno ricevuto donazioni. In che modo? E chi sarà a
deciderlo? E perché una associazione deve “rendicontare” (e a chi?) di come ha
speso quanto ha ricevuto con il 5xmille? Ma il 5xmille non era una liberalità
di un privato nei confronti di una organizzazione? Da quando è diventato un
bando di gara pubblico?

E meno male che l'on. Letta iniziava il suo intervento con queste belle parole:

“Siamo convinti che esso [il 5xmille, ndr] garantisca sussidiarietà, autonomia e
libertà. Sussidiarietà nel permettere che le decisioni siano prese a un livello
il più possibile vicino ai cittadini. Libertà nel far sì che sia lo stesso
contribuente a indicare quale settore e associazione finanziare. Autonomia
nell'assicurare che volontariato e ricerca beneficino di risorse adeguate ai
propri obiettivi di utilità generale, senza scontare vincoli imposti
dall'alto.”

Se un governo decide un tetto ed una rendicontazione, la decisione non è presa
dal basso ma dall'alto: non c'è dunque sussidiarietà orizzontale, ma
“interventi a pioggia” statali con soldi dei contribuenti. Se il contribuente
non sa se la sua donazione andrà interamente all'organizzazione da lui scelta,
ma solo in (quota) parte perché il restante (almeno i tre quarti) li incassa
l'erario, non c'è libertà, ma solo un'altra forma di tassazione “camuffata” da
liberalità. Se si tagliano (ancora!) le risorse al terzo settore, anche quelle
che arrivano direttamente dalle tasche degli italiani, non ci sono autonomia né
tanto meno risorse adeguate, ma di nuovo una guerra tra poveri.

Intanto, Nova24 Il Sole 24 Ore lancia una petizione online per un “Cinque per
mille stabile e senza limiti” [6] per chiedere che la norma del 5 per mille:

1) divenga contenuto stabile della nostra legislazione;

2) per la sua copertura non vengano previsti "tetti" o analoghe riduzioni.

Al momento, la petizione ha raggiunto 3900 firme, tra cui Renato Dulbecco,
Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia, Umberto Veronesi e molti
altri illustri ricercatori e scienziati.

Sarebbe quanto mai opportuno che ogni organizzazione, ogni associazione, ogni
singolo volontario sottoscrivesse la petizione per dare quanto più peso
possibile all'iniziativa.

La Finanziaria è attualmente in discussione, i tempi sono estremamente ridotti.
Non c'è altro tempo da perdere per far sentire la propria voce e dare un “peso”
alla richiesta.

Altrimenti, non resta che rassegnarsi all'ennesimo "scippo".


NOTE

[1] http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85343

[2] Vita: Alziamo il tetto http://web.vita.it/ap/alziamoiltetto/

[3] http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85392

[4]
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/10/governo-letta.shtml?uuid=9c406792-7eea-11dc-88a0-00000e25108c&DocRulesView=Libero

[5] http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85889

[6] http://www.firmiamo.it/cinquepermillestabileesenzalimiti

RASSEGNA STAMPA

25 Ottobre 2007
5 PER MILLE: ONG, SIA PRESENTE IN FINANZIARIA E SENZA TETTO
http://cooperazione.agi.it/le-altre-news/notizie/200710091653-cro-rt11142-art.html

25 Ottobre 2007
Cresce il sostegno al 5 per mille
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/10/governo-rilancia-5-per-mille.shtml?uuid=986a8852-7e0c-11dc-a4e2-00000e25108c&DocRulesView=Libero

23/10/2007
5 per mille: il governo tradisce le promesse
di Gabriella Meroni (g.meroni@???)
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85889

20 ottobre 2007
Il Governo crede al 5 per mille. Più spazio alla sussidiarietà
di Enrico Letta*
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/10/governo-letta.shtml?uuid=9c406792-7eea-11dc-88a0-00000e25108c&DocRulesView=Libero

20/10/2007
5 per mille: il Forum, dopo il le beffe, il danno?
di Redazione (redazione@???)
Il comunicato delle portavoci del Forum del Terzo settore sul giallo del 5 per
mille
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85827

19/10/2007
5 per mille 2008, i gialli non finiscono mai
di Gabriella Meroni (g.meroni@???)
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=85823

18 ottobre 2007
L'appello: «Vogliamo il 5 per mille stabile e senza limiti»
di Gianluca Salvatori *
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/10/petizione-cinque-per-mille.shtml?uuid=a5ceeb16-7ccf-11dc-ace9-00000e25108c

TESTO DELLA FINANZIARIA

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dpef_2008_2011/dpef_2008_2011.pdf

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/2007/finanziaria2008/testo-legge-finanziaria-2008/testo-legge-finanziaria-2008.shtml?uuid=42b3f4d2