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*Pasolini: gli occhi [ /Dino Pedriali
/] ** 25 ottobre 2007
**** **Perciò io vorrei soltanto vivere*
*pur essendo poeta
* *perchè la vita si esprime * *anche solo con se stessa.
* *Vorrei esprimermi con gli esempi.*
*Gettare il mio corpo nella lotta/./*
*/Pier Paolo Pasolini/* **
**
**
**
*amori, riflessioni, invettive ............. ** *
*
giornale per e.mail a cura di* g*ianni quilici **[
**gianniq@???* <mailto:gianniq@protocol.it>* ]*
**
*collaborano:*
* ... aldo zanchetta, anna, betty bastai, dante
albanesi, diego simini, *
*emilio michelotti, franco dinucci, letizia, loredana, marisa cecchetti,
maurizio della nave, **nadia davini, nicola cuciniello, ninuccio
aiulla, peppe de angelis, raffaella,
renzia d'incà, **rosa, tommaso panigada, ** umberto franchi, valeria
giglioli ...
*
**
**
****Email spedite: n. 9 4 5
**
* *
/*S*///olo ciò che è connesso alle categorie di "bellezza"
(ossia ciò che suscita fascino dentro di noi
o che vi trova corrispondenza e armonia),
"assoluto" (ossia - letteralmente - ciò che è sciolto, inteso, afferrato
senza residui nè contraddizioni),
o "verità" (ossia ciò che si apre alla nostra stupita comprensione) ,
è davvero in grado di farci emozionare.
Emilio Michelotti
//
*
Come ti va?
Un amico mi ha chiesto "come mi andava".
Ho sorriso un po'.
Poi ho risposto:
"Intimamente sono un ottimista,
cerco sempre spazi di felicità...
Ma per il futuro sono razionalmente pessimista
e come si fa a non esserlo.
E mi sono lasciato andare al flusso della parola.
E' in vista una guerra
stati uniti-iran, che sarà mondiale
già se ne vedono i segni
e questo potrebbe bastare...
Se poi si passa alle cose italiche
quanto durerà questo governo?
e quali possono essere le prospettive?
con una destra che punta allo sfascio?
Non solo,
pensiamo quale potrà essere la situazione in italia
tra un anno-due-tre
se la crisi si aggraverà
con l'aumento costante del petrolio,
la difficoltà anche della piccola borghesia a tenere dietro all'aumento
del costo della vita
che cosa è successo in francia,
che cosa in svizzera,
cosa potrà succedere anche in spagna.?..
La situazione è sempre aperta,
ma il rischio che si levi un'ondata anti-razzista
alimentata dalle trombe di una destra fascista e nazista è enorme
Ed allora?
Resistere, resistere, resistere
oggi non è sufficiente
vuol dire morire, morire, morire.
Bisogna essere capaci di fare ciò che nessuno in occidente ha fatto
prospettare un futuro, dei sogni possibili
sapendo che si vive in un occidente sempre più aggrovigliato, separato,
individualizzato
in cui i ricchi diventano sempre più ricchi,
i poveri sempre più poveri,
anche nelle ideologie, nell'informazione.
La manifestazione grandiosa del 20 ottobre
dimostra che esiste una sinistra politica e sociale,
unificarsi...
allargare gli orizzonti...
definire obbiettivi...
trovare nuovi linguaggi...
inventare nuovi strumenti...
Ma sarà dura.
*****
**
IL 20 OTTOBRE
Eravamo in tanti il 20 ottobre a Roma,
la sinistra c'è ancora, resiste ed
è pronta ad iniziare una nuova storia
il mercato non è al centro del mondo,
non regola tutto, ci sono i cervelli che pensano...
milioni di persone che dicono no e scendono in piazza
Abbiamo battuto un colpo contro il precariato,
contro le ingiustizie sociali, per la libertà,
per la pace, per i diritti delle Persone
i valori della solidarietà, uguaglianza, giustizia sociale,
non sono morti, emergono nuovamente dalle
rosse bandiere... è un vento nuovo che entra nell'anima.
Si... il popolo di piazza S. Giovanni
vuole anche l'unità della sinistra che c'è...
un'occasione da non perdere, una scelta obbligata
ma a chi dice: ora cosa succederà? Chi ci ascolterà ?
Come può il debole governo dell'Unione rispettare
Gli impegni presi nel suo programma?
Rispondo che sicuramente nessuno ascolterebbe
la voce dei perdenti... se non fossimo scesi in piazza
così numerosi, ed è il grande "vecchio" Ingrao a dire:
La Lotta Continua
Umberto Franchi
**
*La morte non è
nel non poter più comunicare
ma nel non poter più essere compresi
Pier Paolo Pasolini***
****
*per letizia
perché dare così tanto spazio a letizia
-si sarà forse chiesto qualcuno?
Potrei rispondere:
perché era un'amica,
che stavo scoprendo nel momento in cui anche lei stava scoprendo se stessa.
Perché la sua fine non è ancora chiara,
se lo potrà essere mai,
ma è avvenuta in uno di quei momenti
in cui paradossalmente era più che mai vicina alla vita,
perchè spasmodicamente la viveva.
Perché collaborava a questo giornale,
cioè lo riconosceva come progetto
e ci portava l'impronta di una scrittura già matura,
ma soprattutto in divenire.
Infine perché, nel mio piccolo,
vorrei
dare sempre un volto
a chi un volto lo ha
quando io un po'
l'ho vissuto
in una società dove la memoria sparisce in un attimo
e conta spesso
un insulso presente.
Pensate
i giornali locali ne hanno parlato i primi due giorni,
inseguendo la "bella notizia"
di mistero e di sangue,
poi nulla.
Così non sarà per noi...
*******
****
**
mi colpì la voce di una di loro...
ho incontrato per la prima volta letizia in strada. **
**camminavo da sola andando a casa nei pressi del liceo machiavelli
e avevo dietro di me un gruppetto di ragazze appena uscite da scuola,
ne ascoltavo distrattamente il cicaleccio,
quando a un certo punto mi colpì la voce di una di loro, che parlava
- ora non so più di quale argomento, ma aveva a che vedere con le lotte
studentesche -
con un tono fermo, appassionato, argomentando con una chiarezza e una
precisione di linguaggio
che mi costringeva, a quel punto, ad ascoltare attentamente;
così mi girai a guardare e la individuai nel gruppo, uno scricciolo di
donna, gli occhi sorridenti ...
mi avvicinai e attaccai discorso, così ci conoscemmo.
dopo, negli anni, quante volte l'avrò incontrata?
tante e tante volte, alle manifestazioni contro la guerra, negli stabili
occupati,
sempre attenta, tesa, lucida. una sensibilità estrema che era la sua forza
e anche, lo intuivo, fonte di tormento.
l'ultima volta che l'ho vista mi ha parlato dei suoi ragazzi, del suo
lavoro, della tesi,
mai avrei pensato di perderla così presto,
la mia amica giovane..**
** [marinella]
La vita non è preordinata
**
*Ciao Gianni,
ho letto con attenzionile tue riflessioni sulla morte di
Letizia Pantani... voglio solo aggiungere che la vita non è una comoda
sistemazione nei solchi preordinati dell'essere.
Credo che l'uomo sia
fatto per lottare, non solo per se stesso, ma per un processo di
crescita emotiva, intellettuale, etica, che continua per sempre solo se
c'è una forte motivazione progettuale...
Ma Gettare il corpo nella lotta
è crescere in mezzo ai "pericoli" generati da una razza umana
spesso dominata dall'avidità... può indebolire anche le menti più
lucide... sparisce l'armonia ed emerge il senso di sofferenza e di
impotenza... che fa precipitare nel vuoto di noi stessi... nel mondo
dell'inferno... e non resistiamo...
Ciao Letizia... forse è stato il
tuo caso...
Umberto
**
Mi ci riconosco
Ho letto "Gettare",
mi è piaciuto,
e mi piacciono, tanto, le poesie di Letizia,
perché mi ci riconosco
carla
*
*Letizia fa parte della mia storia,
del mio vissuto,
di me...
Ciao gianni
volevo scriverti subito ma poi non ce l'ho fatta.
ho cercato di far depositare, almeno in parte le emozioni e gli stati d'animo. è come
se per andare avanti in modo abbastanza sereno dovessi cancellare,
almeno ad un certo livello di coscienza, l'evento.
vedi, non ne parlo nemmeno in modo diretto. altrimenti non posso trattenere il pianto. *
*ho conosciuto letizia quando avevo circa 15 anni, ai tempi dei
movimenti studenteschi,
quando ero convinta che avremmo potuto cambiare il mondo.. (!)*
*quanto tempo passato in riunioni, manifestazioni, ma anche serate e
feste..*
*crescendo ognuno prende una strada, non sempre è la solita,
continui a frequentarti ma il tempo non basta più,
e allora ti vedi meno, ogni tanto ti perdi un pò.
forse questo era uno di quei momenti.
uno pensa di avere occasione "domani" per vedersi, chiamarsi, sentirsi.
capita spesso di non riuscire ad incontrare gli amici, ma non è un
problema, la vita è così, tanto "ci siamo".. *
*Letizia fa parte della mia storia, del mio vissuto, di me..
è molto dura pensare che non c'è più.*
*ti ho scritto perché ho apprezzato la tua mail,
perché l'ho sentita vicina,
perché come tu hai voluto rendermi partecipe di uno stato d'animo,
anch'io ho voluto comunicarti il mio. *
*Probabilmente è una mail un pò confusa, o caotica,
ma vale quanto ti ho scritto all'inizio.
ci ho provato in tanti modi ma ancora non riesco a dominare la mia
emotività..*
*A presto,*
*un abbraccio*
* vale*
*Non ci avranno mai *
*Caro Gianni,*
*mettendo a posto alcune carte, ho trovato un testo
che credo sia proprio il discorso che Letizia fece il 25 settembre del
2004 -
tredici giorni dopo la morte di Guido -
in piazza San Francesco a una festa per la riappropriazione degli spazi
della città
che dedicarono a lui.
Forse mi sbaglio, perchè anche il Citti aveva parlato,
ma mi sembra più un testo femminile.*
*C'è una frase che, letta oggi, mi fa venire i brividi.*
*"Ci vogliono pacificati con questo mondo cinico e malato,
ma non ci avranno, in un modo o nell'altro, non ci avranno mai."*
*Un abbraccio*
*Francesca*
*
Tre e.mail del "ciclone" Letizia
Grazie per aver dato a me e a tanti altri,
la possibilità di leggere le poesie di Letizia.
Sono veramente belle,
e un ulteriore motivo di rimpianto.
Ti giro tre mail
che Letizia mi inviò qualche mese fa.
Lo faccio perché,
pur non conoscendoti di persona,
penso che possa essere un altro (anche se piccolo) tasselo
per ricostruire il "ciclone" Letizia,
come l'ha definita, giustamente, la mia amica Donatella Francesconi,
in un (bel) pezzo sul Tirreno.
ciao,
massimiliano*
_
*da letizia *
*a massimiliano.piagentini *
* data 5-apr-2007 23.38 *
* *
*caro **massimiliano*
*mi sono fatta vedere poco di questi tempi,
per molti **motivi, direi soprattutto personali,
e di certo perchè mi sono anche un **pò stufata
di fare un continuo avanti e indietro in macchina o mezzi*
*probabilmente mi trasferirò in zona lucchese a breve,
ma sono sotto **tesi,
non so quanto mi farò vedere in giro *
*in ogni caso ti ho pensato, *
*in confronto alle mie distanze le tue sono stoiche*
*per cui volevo dirti *
*che giusto l'altro giorno ho saputo di una camera singola in città
con **una ragazza che mi ha fatto veramente un'impressione positiva
(sta **facendo l'affiancamento dove io lavoro,
al carlo del prete, con minori **immigrati) *
*se vuoi posso sentirla*
*in ogni caso continua a tenermi *
*informata*
*semmai all'indirizzo qui sotto che controllo più di questo**
**un abbraccio*
*letizia*
* *
*da *
*letizia pantani
a Massimiliano Piagentini
data 27-apr-2007 16.30
caro massi
scusa se non mi sono più fatta
sentire
a dirla tutta l'appartamentino in città
(che ho visto ed è
veramente belloccio)
faceva gola anche a me
tanto che avevo deciso di
andarci
poi è arrivata la busta paga di marzo
la prima affidabile
rispetto ad una media
e mi sono dovuta tirare indietro
spero ti possa
ancora interessare
rossella, l'affittuaria nonchè coinquilina
è molto
simpatica e tranquillissima
e l'ho lasciata un pò incasinata
chiamala
mi dispiace per questo ritardo
a
presto
letizia*
*da letizia pantani
a Massimiliano Piagentini
data 11-mag-2007 10.58
te provaci comunque
io sono dispiaciuta
anche per lei
che non aveva più cercato nessuno
visto che dovevo andare io...
spero per te che tu ne abbia
un pò più di me di stipendio...
un abbraccio
letizia
ps: mi dispiace di non poter essere in
piazza cittadella sabato pomeriggio
ma ho già detto ad annamaria
di inserirmi fra le firme per le unioni civili
già la vita è dura
anche il family day
proprio non si può reggere!
a
presto
*
*Poesie ricevute
/Questa poesia (mi) è stata inviata da Tatiana Baronti,
16 anni, studentessa al Liceo Scientifico di Lucca
ed è un piacere per me sottolineare
come ci sia una sensibilità poetica vera,
non quella generica,
spesso un'imitazione letteraria
o una retorica del "fare poesia",
ma quella (sensibilità) che coglie attimi precisi,
realmente vissuti
e cerca di "cantarli".
/ *
*_FUGACI E IMMORTALI MOMENTI_*
*E' strano come piccoli attimi
possano cambiarti d'animo,
o quanto la natura possa trasmetterti
dalla serenità al furore, mari in burrasca monti al chiarore.
Eppure proprio questi attimi e queste immagini
sono il pizzico di sale in più
che cedono alla nostra bocca
un piccolo piacere
oppure quel fugace momento in cui
una stella cadente si distingue
in un cielo stellato.
E' strano,
è strano come quei fugaci immortali momenti
possano variare il lungo trascorrere
del tempo.*
* Tatiana Baronti**
*
*Sirene*
Dee bianche, voci meravigliose, voci che suscitano nostalgia, maliarde...
questi i fascinosi nomi delle sirene nella tradizione classica.
Non si acchiappano facilmente le sirene.
Anche rintracciare l'origine del loro nome ha il sapore dell'avventura
pericolosa ed attraente:
tra il greco e il sancito e l'ebraico.
Perfino nell'immagine la sirena è ambigua:
metà donna e metà animale,
creatura fantastica d'aria fino al medio evo, dove era raffigurata come
un uccello con artigli potenti ed il volto ed il busto di donna,
poi perde le ali e scende più in basso,
diventa creatura d'acqua con il busto di donna e la coda di pesce.
Ma conserva intatto il suo fascino
e la sua attraente pericolosità.
Le sirene sono plurali,
sono le diverse voci di un unico canto.
Nella bonaccia compaiono le sirene,
innocenti si presentano con un canto melodioso.
Non sono le parole che creano attrazione
è il canto in sé attiva l'emozione
per questo la volontà e l'intenzione consapevole non bastano a resistere
al naufragio.
Perché la parte animale di queste figure
è anche una parte interiore importante di chi le ascolta
e la voce suadente chiama in primo piano queste parti di ognuno di noi.
Ma al contempo abbiamo paura, desiderio di esporsi
e paura di andare.
La sirena è una figura femminile e nelle leggende e nei miti,
sono gli eroi maschili che le incontrano.
L'eroe parla, la sirena canta.
La voce è molto più vicina al corpo rispetto alla parola,
è molto più passione che intelletto,
e quindi più capace di scatenarle anche nell'altro.
Ed ecco Ulisse che desidera esporsi a questa fascinazione della
passione, emozionarsi, perdersi
ma desidera anche starne distante
non vuole correre il rischio di cambiare, di morire e rinascere
dal contatto con un femminile adulto e potente
al quale donarsi intero, cuore e cervello.
Ulisse guarda e ascolta, come al cinema,
ma non si coinvolge.
Le usa, in fondo, le sirene, per un suo percorso di conoscenza ed
esperienza,
non intesse una vera relazione con loro.
Restano là, nel mare, pure voci,
e poi muoiono, sconfitte, inutili.
E allora forse ......... meno sirene
ma più donne intere
Donne che, nel loro realismo e vissuto quotidiano,
non abbiano cancellato la vitalità, il mistero, la seduzione della sirena.
Ma anche meno ingenui uomini fanciulli, legati al palo
Uomini che accettano di entrare fino in fondo in questo mondo sconosciuto
che è l'animo femminile
senza dover lacerare la propria vita tra desiderio e paura.
Loredana
*
*
*Lo shiatsu
Poni a te stesso la domanda:
"Questa via ha un cuore?"
Spesso arrivano da noi persone che lamentano dolori,
ma noi sappiamo che lo shiatsu non è in grado di garantire un risultato,
un successo;
noi non siamo terapisti
e lo shiatsu non è una cura (o almeno non lo è nei termini che
conosciamo noi per definirla),
che parte da una condivisione energetica ingovernabile;
però ha la grande capacità di portare il corpo ad ascoltare se stesso,
crea una condizione di stimolo così importante
che spesso le persone sentono immediatamente un qualche cambiamento,
tale da far perdere di vista la "manifestazione" per la quale si erano
rivolti a noi.
Castaneda scrive nel suo libro "gli insegnamenti di don juan"...
"Qualsiasi via è solo una via,
e non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell'abbandonarla,
se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare....
Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione.
Provala tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi poni a te stesso, e te stesso soltanto, una
domanda....
Questa via ha un cuore?
Se lo ha, la via è buona.
Se non lo ha,
non serve a niente."
Quando bene e male si contrappongono,
il male ha già vinto, perchè esso è propriamante questa contrapposizione
e nient'altro.
Per vincerlo occorre recuperare la frattura,
vanificare la contrapposizione
che essa è l'essenza stessa del male.
*
*[chiara saverino]
*
*Diventiamo protagonisti
di noi stessi
e diventando protagonisti di noi stessi
diventiamo esempio per altri...
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*/ /**Invio **/Queste email le ho inviate anche a chi conosco poco o
pochissimo,/*
*/o a chi magari non mi conosce o che solo casualmente/*
*/ è entrato nella (mia) posta
ettronica.
/*
*/Chi per qualsiasi ragione non vuole ricevere questi messaggi/*
*/me lo faccia, e scusatemi, sapere: gianniq@???
<mailto:gianniq@protocol.it> /*
*/Chi invece si sente partecipe, anche quando dissente,/**/ aggiunga,
proponga, faccia le sue critiche, e magari faccia circolare ..../*
*/ Chi vuole
essere inserito
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