Szerző: nadirleo\@libero\.it Dátum: Címzett: Forumgenova Tárgy: [NuovoLab] Processo Genova:pene severe a senso unico
Processo Genova:pene severe a senso unico
La richiesta della procura di Genova di 225 anni di carcere per 25
manifestanti è assurda e inquietante. Sfugge, infatti, con quali
motivazioni sia possibile richiedere pene così severe (dai 6 ai 16 anni
di detenzione) per gli imputati. A Genova ci furono scontri
violentissimi. Le forze di polizia ferirono centinaia di manifestanti,
giungendo ad uccidere Carlo Giuliani.
Non dobbiamo mai dimenticare che in quel clima tragico e violento
maturarono gli scontri che videro coinvolti anche quei ragazzi per i
quali oggi si chiedono pene esemplari, mentre i processi per le
violenze poliziesche si avviano inesorabilmente verso la
prescrizione.
La storia di Genova è quella che tutti hanno visto in quei drammatici
filmati che hanno fatto il giro del mondo. Quelle giornate rimangono
impresse nella memoria collettiva di centinaia di migliaia di persone
che hanno vissuto quella straordinaria mobilitazione moltitudinaria,
e che nonostante la violenza, i soprusi e le torture degli apparati
dello stato continuano a vivere nell'attualità delle lotte sociali di
oggi, rifiutando londata di deriva securitaria che sta investendo il
paese e ha come scopo quella di prendersela con i più deboli,
piuttosto che mettere in discussione un modello economico che
produce incertezza del futuro e precarietà di vita, alimentando
atteggiamenti xenofobi, razzisti e repressivi.
Linquietante richiesta di condanne della procura di Genova ci spinge
ancor più a continuare con forza a chiedere che venga istituita la
commissione di inchiesta parlamentare sulle violenze di Genova:
questo parlamento e questa maggioranza hanno il dovere di
rispondere a chi ha vissuto in quei giorni in un paese in cui ogni
regola democratica è stata sospesa.
Facciamo appello a tutti i movimenti, le forze sindacali e
democratiche del paese per una straordinaria mobilitazione sociale e
di difesa politica contro il tentativo reiterato di soffocare con
condanne la costruzione di un altro mondo possibile.