[ForumGLBTQ]
Scegliamo lautodeterminazione
Esprimiamo la nostra indignazione per il messaggio
scelto per la campagna di comunicazione contro
lomofobia della Regione Toscana: "Lorientamento
sessuale non è una scelta", con limmagine di un
neonato che indossa un braccialetto con la scritta
"homosexual"
(
http://www.primapagina.regione.toscana.it/?codice=23722).
Questo slogan è la riproposizione delle teorie sulla
differenza genetica che condanna lesbiche, gay e trans
alle stigmate della minorità e quindi della
discriminazione, invita inoltre ad una tolleranza
pietistica verso le persone ad orientamento
omosessuale, mostrando lesbiche e gay come soggetti
deboli che non scelgono le proprie vite.
Esprimiamo, daltro canto, pari indignazione per gli
attacchi vergognosamente omofobi provenienti dal
centro-destra, come sempre pronto ad attaccare, con
toni beceri e violenti, tutto ciò che concerne
lesbiche, gay e trans.
Riguardo alla campagna vogliamo sottolineare che il
dibattito tra unipotesi culturalista ed una
biologista dellomosessualità ha una lunga storia, ma
è ormai un dato acquisito, da anni, nel dibattito
scientifico serio, che sono tanti, diversi e complessi
i percorsi che portano una persona a definirsi gay,
lesbica o trans e che essi chiamano in causa
l'intreccio delle dimensioni affettive, culturali,
relazionali che strutturano le nostre vite.
Limpostazione di questa campagna tradisce
completamente il concetto di pride, di orgoglio per la
propria dignità, e il percorso di lotta di
soggettività che vogliono autodeterminarsi, che dal
1969 (anno della rivolta di Stonewall e data fondativa
del movimento lgbt) porta in piazza milioni di
lesbiche, gay e transessuali in tutto il mondo e che
ha prodotto quella entusiasmante manifestazione di
popolo che ha riempito piazza San Giovanni lo scorso
16 giugno.
Sosteniamo con forza il concetto di autodeterminazione
di tutte e tutti, riteniamo che il rispetto sia dovuto
a tutte le persone a prescindere dalle loro scelte e
dai loro stili di vita.
Esprimiamo il nostro sconcerto davanti al fatto che la
Regione Toscana, nel produrre questa campagna, non
abbia fatto tesoro dellelaborazione politica e
culturale dei movimenti LGBT e femminista che si
riconoscono nel concetto di autodeterminazione e che,
al termine "omosessuale", di ambito medico e neutro
rispetto al genere, preferiscono nominare le singole
soggettività parlando di lesbiche e gay.
Riteniamo che gli enti pubblici che vogliano realmente
costruire percorsi contro lomofobia, la violenza e la
discriminazione ai danni di lesbiche, gay e trans
debbano fornire strumenti alle associazioni LGBT e
mettere al servizio della comunità la ricchezza
culturale da queste prodotta e non proporre azioni che
riportano il dibattito sul tema dellomosessualità
indietro di almeno trentanni, quando scienza, chiesa
e politica disquisivano e decidevano sui corpi e sulle
vite di lesbiche, gay e trans, quando cioè il
movimento non era ancora nato.
Chiediamo limmediato ritiro della campagna di
comunicazione della Regione Toscana e lapertura di un
dibattito serio tra istituzioni e movimento senza
intermediazioni.
Chiediamo a tutte e a tutti coloro che lo condividono,
singoli/e e realtà organizzate, di sottoscrivere
questo appello scrivendo a info@???.
AZIONE GAY E LESBICA
FIRENZE
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