Re: [Forumlucca] R: La sinistra è di fronte a unbivio

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Author: prclucca\@libero\.it
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To: forumlucca
Subject: Re: [Forumlucca] R: La sinistra è di fronte a unbivio
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Date      : Sun, 21 Oct 2007 15:16:03 +0100 (GMT+01:00)
Subject : [Forumlucca] R:  La sinistra è di fronte a un bivio


Allego un contributo alla discussione
in atto.
G. Cavalli





> La manifestazione di ieri è stata, senza dubbio, grande e partecipata.
> Resta il fatto, però, che una larga parte di gruppi e associazioni
> impegnate nel Movimento (penso al Dal Molin, ai No Tav, ai Cobas e a
> molti altri), non hanno aderito e partecipato.
> E non l'hanno fatto non
> perché sono _"velleitari", "massimalisti", "estremisti" o altro, ma
> perché hanno considerato la piattaforma di quella manifestazione una
> specie di testo fuori tempo massimo, nel senso che, come ha detto
> Bernocchi sembravano scritte una settimana dopo l'insediamento del
> governo (penso, per dirne una, al tema dei Dico); altro elemento, le
> esperienze fatte in passato (vedi Dal Molin e No Tav): enorme
> mobilitazione e, il giorno dopo, le dichiarazioni del presidente del
> consiglio: "La Tav si farà", e il discorso si chiude lì.
> Terzo
> elemento, molti hanno percepito quella manifestazione come un discorso
> tutto interno alla futura (ma dai contorni programmatici ben poco
> chiari se non, in certi casi inesistenti) "cosa rossa", che non è detto
> debba interessare tutti.
>
> Il problema è che, anche ieri, molti
> chiedevano un miglioramento delle condizioni di vita dei precari, ma
> nessuno si spingeva a chiedere (come invece veniva fatto in campagna
> elettorale o 2 anni fa), la cancellazione della c.d Legge Biagi.
>
> E la
> guerra? Nel 2002 era "senza se e senza ma", poi è arrivato il voto sul
> rifinanziamento della missione in Afghanistan, e allora è diventata
> "con se e con ma" (la c.d politca del "male minore").
>
> Questo per dire
> che si può invocare retoricamente ogni giorno "l'unità", (come fanno un
> po' tutti i vip della sinistra nazionale e locale), sorvolando sui
> contenuti, ma che i nodi tornano sempre al pettine, come dimostra la
> non partecipazione di Sinistra democratica e dei Verdi al corteo.
>
> Per
> quanto riguarda Lucca e provincia, il discorso è lo stesso.
> Per ora, è
> partita la fusione di apparati burocratici di 2/3 sigle (che, in certi
> casi, nemmeno esistono, e sono rappresentate in tutto il territorio da
> 3/4 persone), mentre i dati fatto (i risultati delle ultime elezioni a
> Lucca) dicono che le persone non hanno più fiducia nella politica
> portata avanti da questi gruppi.
> Forse perché (è la mia opinione),
> mentre fino a qualche anno fa c'era una sinistra radicale che proponeva
> anche a livello locale un'alternativa di società, da un po' di tempo a
> questa parte i linguaggi e le pratiche si sono via omologate a quelle
> delle forze più "riformiste".
> Basti guardare la imbarazzante querelle
> sulla presidenza delle circoscrizioni, alla quale nessuno si è
> sottratto.
>
> Durante la campagna elettorale per le comunali, che
> l'ubicazione dell'ospedale dovesse essere messa in discussione, l'ha
> dovuto dire Favilla, perché chi fino a poco tempo prima aveva fatto una
> battaglia politica su questa questione, si era messo il silenziatore
> per disciplina di coalizione.
> Si è visto poi come sono andate le cose..
>
> Idem sui diritti civili: argomento talmente imbarazzante che nessuno
> l'ha voluto toccare e, nei comuni altamente "progressisti", come
> Capannori, nonostante ripetute sollecitazioni, non è mai stato messo
> all'ordine del giorno del consiglio comunale, come invece a Viareggio,
> Pistoia, ed altri centri.
>
> Allora, forse, non è un caso se molti si
> allontanano dalla politica, e se le forze della sinistra a Lucca alle
> elezioni toccano i minimi storici. E, soprattutto (è un dato
> importantissimo), se i giovani stiano alla larga dai partiti.
> Infatti,
> 'unico soggetto che attulamente a Lucca riesce ad aggregare ragazzi e
> ragazze dai 18 ai 25/26 anni, è il cantiere resistente.
> Questo è un
> punto fondamentale, perché una forza politica che non ha al proprio
> interno giovani, non ha futuro.
> Questo discorso, si lega anche al
> ricambio della classe dirigente.
> Pare proprio che non sia all'ordine
> del giorno, visto che le facce sono sempre le stesse, e non usa proprio
> creare "vivai".
>
> Chiudo questo lungo scritto (e mi scuso, appunto, per
> la lunghezza), con una cosa che ho sentito dire a una stella nascente
> della nuova sinistra lucchese subito dopo le elezioni, e che secondo me
> è molto indicativa di una tendenza: "bisogna che anche noi cominciamo a
> parlare di sicurezza. Sulle mura, dopo le 10 di sera, non si può più
> camminare...".
>
> Un altro mondo è possibile...
>
> massimiliano
> ____________________________________________________________________________________
>
> «1. Un mostro percorre il mondo: la falsa rivoluzione.
>
> «2. La specie
> umana si distingue da quelle degli altri viventi per due qualità
> precipue. L´una costituisce il disonore dell´uomo; l´altra, l´onore
> dell´uomo.
>
> «3. Il disonore dell´uomo è il `Potere´. Il quale si
> configura immediatamente nella società umana, universalmente e da
> sempre fondata e fissa sul binomio: `padroni e servi´ - `sfruttati e
> sfruttatori´.
>
> «4. L´onore dell´uomo è `la libertà dello spirito´. E
> non occorrerebbe precisare che qui la parola `spirito´ (non foss´altro
> che sulla base delle scienze attuali) non significa quell´ente
> metafisico-etereo (e alquanto sospetto) inteso dagli "spiritualisti" e
> dalle comari, ma anzi la realtà integra, propria e naturale dell´uomo
> [...]».
>
> Elsa Morante - "Piccolo Manifesto dei comunisti (senza classe né
> partito)", nottetempo 2004
>
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da:
> gianniq@???
> Data: 21-ott-2007 1.09 PM
> A: "forumlucca@inventati.
> org"<forumlucca@???>
> Ogg: [Forumlucca] La sinistra è di
> fronte a un bivio
>
> *
> Ho partecipato alla manifestazione di Roma.
> Immaginavo un corteo accettabile
> tra impotenza e ritualità
> è stato
> invece un corteo grandioso,
> di cui non ho potutto neppure intravedere
> l'inizio e la fine,
> è stato gioioso e di popolo:
> giovani e meno
> giovani, precari e operai, uomini e donne
> nord e sud e moltissimo
> centro
> e immaginazione...
> Una prova di forza
> e anche una festa.
>
> Lo
> scenario che abbiamo di fronte
> è tuttavia preoccupante:
> il governo è
> troppo fragile al senato
> per pensare che Prodi possa fare ancora il
> miracolo
> e la contraddizione che lo percorre è radicale:
> è quella tra
> capitale e lavoro
> per sottacerne altre.
>
> Se il governo cade lo
> scenario che si apre
> è molto preoccupante.
> Governo tecnico?
> Riforma
> elettorale, ma quale?
> ed infine quale possibile schieramento
> sarebbe
> possibile dopo una rottura?
> Problemi che riguardano tutti:
> non solo la
> sinistra, ma anche il PD,
> perché non c'è oggi una possibile vittoria
> senza il concorso della sinistra
>
> Il problema che si pone  subito
> comunque,
>                                        e siamo in ritardo,
> è
> la sinistra.

>
> La sinistra in Italia è di fronte a un bivio:
> o cresce
> e
> quindi si unifica, ma come?
> si dà un programma almeno di medio termine,
> si apre a tutto quanto esiste, ma che è rimasto finora fuori
> oppure
> rischia di fare la fine che ha fatto
> in Francia, in Spagna, in
> Inghilterra.
>
> Molto dipende come spesso succede dai gruppi dirigenti
> attuali,
> ma un po' dipende anche da tutti noi.
>
> Chiedo: che cosa si
> vuol fare a Lucca?
> che cosa si potrebbe fare?
>                                                            Gianni
> Quilici
> *
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