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Ho partecipato alla manifestazione di Roma.
Immaginavo un corteo accettabile
tra impotenza e ritualità
è stato invece un corteo grandioso,
di cui non ho potutto neppure intravedere
l'inizio e la fine,
è stato gioioso e di popolo:
giovani e meno giovani, precari e operai, uomini e donne
nord e sud e moltissimo centro
e immaginazione...
Una prova di forza
e anche una festa.
Lo scenario che abbiamo di fronte
è tuttavia preoccupante:
il governo è troppo fragile al senato
per pensare che Prodi possa fare ancora il miracolo
e la contraddizione che lo percorre è radicale:
è quella tra capitale e lavoro
per sottacerne altre.
Se il governo cade lo scenario che si apre
è molto preoccupante.
Governo tecnico?
Riforma elettorale, ma quale?
ed infine quale possibile schieramento
sarebbe possibile dopo una rottura?
Problemi che riguardano tutti:
non solo la sinistra, ma anche il PD,
perché non c'è oggi una possibile vittoria
senza il concorso della sinistra
Il problema che si pone subito comunque,
e siamo in ritardo,
è la sinistra.
La sinistra in Italia è di fronte a un bivio:
o cresce
e quindi si unifica, ma come?
si dà un programma almeno di medio termine,
si apre a tutto quanto esiste, ma che è rimasto finora fuori
oppure rischia di fare la fine che ha fatto
in Francia, in Spagna, in Inghilterra.
Molto dipende come spesso succede dai gruppi dirigenti attuali,
ma un po' dipende anche da tutti noi.
Chiedo: che cosa si vuol fare a Lucca?
che cosa si potrebbe fare?
Gianni Quilici
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