Toma Rocco <roccotoma@???> ha scritto:
domani pomeriggio si terrà la manifestazione contro la discarica. per cortesia, date il massimo risalto possibile
grazie
per maggiori informazioni tel. 320.7069790 Anatolia Coratelli
*********************************************************************************************
CITTADINI !
DIFENDIAMO LACQUA.
LA BATTAGLIA CONTRO LA DISCARICA
CONTINUA !!!
I LAVORI, INIZIATI CON LA TRIVELLAZIONE DEI POZZI DI MONITORAGGIO.
NON SI FERMANO
IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO, DELLA NOSTRA ACQUA LA SALUTE DI TUTTI NOI E DEI NOSTRI FIGLI E IN PERICOLO.
E INDISPENSABILE LA MOBILITAZIONE DI TUTTI I CITTADINI DI CORIGLIANO E DELL INTERA COMUNITA SALENTINA PER TENTARE DI FERMARE IL PROGETTO SCELLERATO.
MANIFESTIAMO IL NOSTRO DISSENSO
CON UNA MARCIA DI PROTESTA
DOMENICA 21 OTTOBRE 2007 ALLE ORE 15,00 IN PIAZZA SAN NICOLA
Corigliano dOtranto 18/10/2007
IL COMITATO CITTADINO CONTRO LA DISCARICA A CORIGLIANO
(e-mail: comitatocittadinocdo@???)
******************************************************************
Al Ministro dellAmbiente e tutela del territorio
On. Alfonso Pecoraro Scanio
ROMA
Al Presidente della Regione Puglia
On.. N. Vendola
Bari
AllAssessore Regionale allAmbiente
Dott. Michele Losappio
A Sua Eccellenza
Dott. Gianfranco Casilli
PREFETTO di Lecce
Al Presidente della Provincia di Lecce
Avv. Giovanni Pellegrino
Lecce
AllAssessore Provinciale allAmbiente
Dott. G.Scognamillo
Lecce
Al Presidente dellATO
Dott. Silvano Macculi
Botrugno
Al Sindaco di Corigliano dOtranto
Dott.ssa M.A.Fiore
Corigliano dOtranto
I sottoscritti cittadini coriglianesi, in rappresentanza del Comitato Cittadino Coriglianese contro la discarica a Corigliano, alla luce delle circa 1500 firme raccolte alla data odierna (raccolta ancora in corso), manifestano la loro più assoluta contrarietà allindividuazione del sito di Corigliano dOtranto per lubicazione di una discarica di servizio/soccorso per il bacino dutenza ATO Le 2, costituito da 46 comuni della provincia di Lecce.
La realizzazione di tale discarica presuppone lutilizzo di una cava già esistente, attigua ad una vecchia discarica controllata, e lo scavo di ulteriori sette ettari di terreno agricolo, in via di espropriazione, assolutamente incontaminato per la realizzazione di una nuova cavità pari circa al quadruplo di quella esistente.
Le ragioni di tale contrarietà sono da ascrivere esclusivamente alla necessità di salvaguardare la falda dalla quale lAQP, tramite circa 30 pozzi, emunge acqua potabile per tutto il Sud Salento.
La predetta falda insiste sulla perpendicolare condotta dal sito prescelto per la discarica.
Già con nota del 04/05/95, prot. N. 1801, inviata a tutte le autorità preposte ed in particolare al Presidente della Giunta Regionale ed agli Assessori competenti, la Direzione Generale-Servizio di Vigilanza Igienica dellAQP per quel sito sottolineava il pericolo costituito da
eventuali nuove e definitive collocazioni di discarica per il fatto che vi vengono emunte acque potabili per una quantità superiore a 700 l/s a servizio della distribuzione idrica del Salento.
Concludeva la nota:..pertanto, al fine di evitare un disastro ecologico, ambientale ed idrogeologico
si sollecita
ladozione di atti e provvedimenti di tutela delle acque emunte
respingendo qualsiasi progetto tendente ad estendere ed aumentare laccumulo di R.S.U. nella zona suddetta.
I sottoscritti cittadini coriglianesi evidenziano che esistono studi geolitologici ed idrogeologici prodotti dallamministrazione Provinciale già a partire dal 1987, di cui uno precipuamente riferentesi al territorio di Corigliano dOtranto.
Lo studio firmato dai tecnici B. Margiotta, S.Fiore, M. Martano, Tadolini, evidenzia che la discarica progettata insiste su unarea strettamente adiacente ad una zona con falda non protetta, con affioramento di calcari e calcari-dolomitici fessurati e/o presenza di linee tettoniche.
Tutto ciò è ritenuto dai sottoscritti più che sufficiente per manifestare preoccupazione ed apprensione per la scelta effettuata.
Si aggiunge, ancora, che lo stesso studio prodotto dalla ditta CO.GE.AM, già allegato al progetto non nasconde che i sondaggi meccanici eseguiti in situ hanno restituito una successione costante e monotona costituita, partendo dallalto verso il basso, da
spessore irrilevante di materiale di riporto;
calcarenite detritica organogena a grana grossolana, spessore circa 2 metri;
calcare detritico con presenza di vuoti di dimensioni decimetriche, vacuolare e carsificato, molto fratturato.
Tutto ciò accresce le preoccupazioni predette, considerato che tale discarica di fatto insisterebbe sul più grande e quasi unico giacimento idrico potabile del Salento.
I sottoscritti cittadini sono sorpresi e preoccupati nel constatare come la gestione dellemergenza rifiuti, per quanto grave, sia stata dallAutorità Commissariale anteposta alla primaria esigenza di tutela dellacqua.
Si rileva, inoltre, come nelloperare la scelta del sito di Corigliano siano state disattese, tra le altre, la
§ L.R. 13/96;
§ L. 183/89;
§ D.L. 152/99;
§ La Direttiva Comunitaria 31/99
che sconsigliano o vietano opere di tale portata e tipologia in un territorio così caratterizzato.
Disatteso, poi, è stato lo studio del Dipartimento di Ingegneria Ambientale del Politecnico di Bari, consegnato allepoca alla Regione, che individua larea di Corigliano tra quelle da salvaguardare perché adibite al prelievo di acque per uso potabile.
Appare originale, per non dire sconcertante, una scelta che ha ignorato il valore dellacqua in un momento in cui si parla di desertificazione dellItalia peninsulare, per promuovere ed esaltare un progetto rifiuti che potrebbe trovare spazio in altri siti.
Confidando in un intervento tempestivo che possa scongiurare i pericoli sopra esposti, bloccando la realizzazione del deprecato progetto, porgono distinti saluti.
Corigliano dOtranto, 24 febbraio 2007
---------------------------------
---------------------------------
L'email della prossima generazione? Puoi averla con la nuova Yahoo! Mail