[Lecce-sf] inoltra: Corigliano - domenica 21 manifestazione …

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Autore: Antonella Mangia
Data:  
To: CSSF, lecce social forum, nopalacia, gsf puglia
Oggetto: [Lecce-sf] inoltra: Corigliano - domenica 21 manifestazione contro la discarica
Toma Rocco <roccotoma@???> ha scritto:
domani pomeriggio si terrà la manifestazione contro la discarica. per cortesia, date il massimo risalto possibile
grazie


per maggiori informazioni tel. 320.7069790 Anatolia Coratelli


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CITTADINI !
DIFENDIAMO L’ACQUA.

LA BATTAGLIA CONTRO LA DISCARICA
CONTINUA !!!


I LAVORI, INIZIATI CON LA TRIVELLAZIONE DEI POZZI DI MONITORAGGIO.
NON SI FERMANO

IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO, DELLA NOSTRA ACQUA LA SALUTE DI TUTTI NOI E DEI NOSTRI FIGLI E’ IN PERICOLO.


E’ INDISPENSABILE LA MOBILITAZIONE DI TUTTI I CITTADINI DI CORIGLIANO E DELL’ INTERA COMUNITA’ SALENTINA PER TENTARE DI FERMARE IL PROGETTO SCELLERATO.



MANIFESTIAMO IL NOSTRO DISSENSO
CON UNA MARCIA DI PROTESTA

DOMENICA 21 OTTOBRE 2007 ALLE ORE 15,00 IN PIAZZA SAN NICOLA
Corigliano d’Otranto 18/10/2007

IL COMITATO CITTADINO CONTRO LA DISCARICA A CORIGLIANO
(e-mail: comitatocittadinocdo@???)


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                          Al Ministro dell’Ambiente e tutela del territorio
                          On. Alfonso Pecoraro Scanio
                          ROMA       
                          Al Presidente della Regione Puglia
                          On.. N. Vendola
                          Bari


                          All’Assessore Regionale all’Ambiente
                          Dott. Michele Losappio


                          A Sua Eccellenza
                          Dott. Gianfranco Casilli
                          PREFETTO di Lecce


                          Al Presidente della Provincia di Lecce
                          Avv. Giovanni Pellegrino
                          Lecce


                          All’Assessore Provinciale all’Ambiente
                          Dott. G.Scognamillo
                          Lecce


                          Al Presidente dell’ATO   
                          Dott. Silvano Macculi
                          Botrugno


                          Al Sindaco di Corigliano d’Otranto
                          Dott.ssa M.A.Fiore
                                                                                  Corigliano d’Otranto



              I sottoscritti cittadini coriglianesi, in rappresentanza del Comitato Cittadino Coriglianese contro la discarica a Corigliano, alla luce delle  circa 1500 firme raccolte alla data odierna (raccolta ancora in corso), manifestano la loro più assoluta contrarietà all’individuazione del sito di Corigliano d’Otranto per l’ubicazione di una discarica di servizio/soccorso per il bacino d’utenza ATO Le 2, costituito da 46 comuni della provincia di Lecce.
              La realizzazione di tale discarica presuppone l’utilizzo di una cava già esistente, attigua ad una vecchia discarica controllata, e lo scavo di ulteriori sette ettari di terreno agricolo, in via di espropriazione, assolutamente incontaminato per la realizzazione di una nuova cavità pari circa al quadruplo di quella esistente.
              Le ragioni di tale contrarietà sono da ascrivere esclusivamente alla necessità di salvaguardare la falda dalla quale l’AQP, tramite circa 30 pozzi, emunge acqua potabile per tutto il Sud Salento.
              La predetta falda insiste sulla perpendicolare condotta dal sito prescelto per la discarica.
              Già con nota del 04/05/95, prot. N. 1801, inviata a tutte le autorità preposte ed in particolare al Presidente della Giunta Regionale ed agli Assessori competenti, la Direzione Generale-Servizio di Vigilanza Igienica dell’AQP per quel sito sottolineava il pericolo costituito da “…eventuali nuove e definitive collocazioni di discarica per il fatto che vi vengono emunte acque potabili per una quantità superiore a 700 l/s a servizio della distribuzione idrica del Salento.”
              Concludeva la nota:”..pertanto, al fine di evitare un disastro ecologico, ambientale ed idrogeologico…si sollecita…l’adozione di atti e provvedimenti di tutela delle acque emunte…respingendo qualsiasi progetto tendente ad estendere ed aumentare l’accumulo di R.S.U. nella zona suddetta”.
              I sottoscritti cittadini coriglianesi evidenziano che esistono studi geolitologici ed idrogeologici prodotti dall’amministrazione Provinciale già a partire dal 1987, di cui uno precipuamente riferentesi al territorio di Corigliano d’Otranto.
              Lo studio firmato dai tecnici B. Margiotta,  S.Fiore, M. Martano, Tadolini, evidenzia che la discarica progettata insiste su un’area  strettamente adiacente ad una zona con falda non protetta, con affioramento di calcari e calcari-dolomitici fessurati e/o presenza di linee tettoniche.
              Tutto ciò è ritenuto dai sottoscritti più che sufficiente per manifestare preoccupazione ed apprensione per la scelta effettuata.
              Si aggiunge, ancora, che lo stesso studio prodotto dalla ditta CO.GE.AM, già allegato al progetto non nasconde che i sondaggi meccanici eseguiti in situ hanno restituito una successione costante e monotona costituita, partendo dall’alto verso il basso, da


   spessore irrilevante di materiale di  riporto;
   calcarenite detritica organogena a grana      grossolana, spessore circa 2 metri;
   calcare detritico con presenza di vuoti di      dimensioni decimetriche, vacuolare e carsificato, molto fratturato.


  Tutto ciò accresce le preoccupazioni predette, considerato che tale discarica di fatto insisterebbe sul più grande e quasi unico giacimento idrico potabile del Salento.
  I sottoscritti cittadini sono sorpresi e preoccupati nel constatare come la gestione dell’emergenza rifiuti, per quanto grave, sia stata dall’Autorità Commissariale anteposta alla primaria esigenza di tutela dell’acqua.
  Si rileva, inoltre, come nell’operare la scelta del sito di Corigliano siano state disattese, tra le altre, la
  §        L.R. 13/96;
  §        L. 183/89;
  §        D.L. 152/99;
  §        La Direttiva Comunitaria 31/99
  che sconsigliano o vietano opere di tale portata e tipologia in un territorio così caratterizzato.
              Disatteso, poi, è stato lo studio del Dipartimento di Ingegneria Ambientale del Politecnico di Bari, consegnato all’epoca alla Regione, che individua l’area di Corigliano tra quelle da salvaguardare perché adibite al prelievo di acque per uso potabile.
              Appare originale, per non dire sconcertante, una scelta che ha ignorato il valore dell’acqua in un momento in cui si parla di desertificazione dell’Italia peninsulare, per promuovere ed esaltare un “progetto rifiuti” che potrebbe trovare spazio in altri siti.
              Confidando in un intervento tempestivo che possa scongiurare i pericoli sopra esposti, bloccando la realizzazione del deprecato progetto, porgono distinti saluti.



Corigliano d’Otranto, 24 febbraio 2007











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