Autor: elisabetta63\@libero\.it Datum: To: forum umbri Betreff: [Forumumbri] resoconto assemblea pubblica
Assemblea Pubblica del Comitato Umbro Acqua Pubblica - 11 ottobre .
Nel palazzo della regione Umbria, ci siamo riuniti per fare il punto e discorrere sulle strade da seguire per continuare la nostra mobilitazione per la ripubblicizzazione dell'acqua.Sono stati invitati i Consiglieri Regionali, i Consiglieri Provinciali, i Sindaci dei Comuni umbri che hanno tutti brillato per la loro assenza, al di fuori di un rappresentante del consigliere regionale Dottorini (verdi).70-80 persone in rappresentanza dei comitati in lotta per l'acqua nella regione: acqua pubblica, tutela Rio Fergia, Scheggino-Pentima, Rete Rifiuti Zero, hanno fatto il punto della situazione insieme a Marco Bersani e Renato di Nicola dal Forum Nazionale dei Movimenti per l'acqua.
Con una breve introduzione la coordinatrice ha denunciato la situazione "anomala" umbra, dove da una parte si aumenta la quota privata di Umbria Acque SPA, gestore del servizio idrico dell'ATO1 e si concede più acqua alle multinazionali dell'imbottigliamento (vedi Rocchetta), mentre inizia a mancare l'acqua per i cittadini a Gualdo Tadino (la città delle acque della dorsale appenninica da dove attingono la maggior parte degli acquedotti umbri e non solo), tant'è che il gestore del servizio idrico ha iniziato a ridurre la fornitura in alcune ore della giornata. Si va verso una sottrazione dell'acqua ai cittadini, quindi al servizio pubblico, per metterla nelle mani delle imprese private.
Il comitato tutela Rio Fergia ci informa che il giorno precedente si è svolta ludienza del ricorso al TAR e gli avvocati della Rocchetta hanno chiesto e ottenuto un rinvio al 24 ottobre, data in cui si dovrà pronunciare sui 4 ricorsi presentati contro lo sfruttamento industriale del bacino idrico del Rio Fergia. Intanto la popolazione vigila sul territorio e agli abitanti di Gualdo Tadino manca lacqua da ormai più di 15 giorni, vista lenorme riduzione delle sorgenti e il continuo prelievo della Rocchetta con la sua prima concessione del 1995 (434 488 260 litri d'acqua l'anno).E intervenuto poi il portavoce del comitato Rete Rifiuti Zero descrivendo il problema della discarica di Pietramelina il cui percolato sta inquinando il fiume Mussino. Per questo motivo il comitato ha denunciato la Gesenu per disastro ambientale.E' seguito poi l'intervento di Raoul Mantini del comitato contro la centrale a carbone di Ponte di Ferro che ha denunciato il fortissimo impatto ambientale della centrale e ha insistito sulla truffa della proposta di farla diventare a bio-combustibile (ossia farla diventare un inceneritore di monezza!) Inoltre ha denunciato che qualcuno dei membri del comitato è stato vittima di un aggressione!Ha preso poi la parola la portavoce del comitato Scheggino-Pentima raccontando della follia di costruire un nuovo acquedotto dalle sorgente del Nera fino a Terni che prelievi oltre 440 litri al secondo lasciando tutta la valle del Nera all'asciutto!Renato, dall'Abruzzo ci ha poi raccontato della loro lotta dellestate scorsa, quando hanno distribuito 50 mila volantini per informare la popolazione che arrivava nelle case acqua terribilmente inquinata per colpa di una megadiscarica di rifiuti tossici, sotterrata da decenni, proprio sulla falda acquifera!
Marco infine ha ribadito l'importanza dei comitati dei cittadini che sono i primi a lottare per la salvaguardia dei territori e per la tutela dei beni comuni. Ogni lotta di ciascun comitato non è mai fine a se stessa ma tutte insieme sono la risposta ad un'unico attacco portato avanti dalle imprese private alla ricerca di nuove fonti di reddito. Ha puntualizzato sullimportanza della gestione pubblica dei beni comuni e sul riconoscimento della partecipazione dei cittadini e dei lavoratori nella gestione pubblica. Propone poi di cominciare a scrivere un libro bianco sulla situazione umbra da potere diffondere al livello nazionale.
A conclusione lassemblea esprime la volontà di unire le lotte per i beni comuni a livello regionale per accrescere la forza dei comitati e riuscire a costruire un fronte comune capace di incidere sulle scelte politiche locali.
Essere presente nelle piazze locali con materiale informativo sulle iniziative dei comitati e per la costruzione di un percorso che porterà alla manifestazione nazionale di tutto il popolo dellacqua e dei beni comuni, il 1 dicembre a Roma.