[Badgirlz-list] volantino a sostegno del "Degrado"

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Autore: Errata
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To: badgirlz-list
Oggetto: [Badgirlz-list] volantino a sostegno del "Degrado"
Come dire 'era tutto previsto'.
Vi invito a leggere il volantino che stampammo
nell'aprile 2006 e distribuimmo al comizio finale di
Vladimir Luxuria nella piazza del Pigneto.
Lì 'magicamente' c'era previsto tutto quello che si
sarebbe un anno dopo inventato contro il Degrado.
Leggete attentamente e capirete in che inquietante
paese viviamo.



In atto un tentativo politico-istituzionale di
chiudere il 'Degrado', lo storico locale transgender
del Pigneto, unico in Europa, luogo simbolo della
libertà sessuale a Roma!

LA SESSUALITA' NON E' REATO
Un teorema pazzesco: la 'dark room' si configurerebbe
come favoreggiamento della prostituzione!



Con l'avvicinarsi della data elettorale si sta
intensificando come non mai l'attività repressiva
verso il 'Degrado', lo storico locale transgender di
Roma che negli anni è stato oggetto di numerosi atti
di vandalismo razzista e di intolleranza fino alla
crociata di due anni fa, guidata da Teodoro Bontempo,
che alla fine portò alla chiusura del locale per quasi
un anno per ragioni che il Tar ritenne infondante e
del tutto inventate (nell'istanza di chiusura si
arrivò persino a modificare opportunamente gli
articoli dello Statuto dell'Associazione per
stravolgerne il senso legale).

Ma quello in atto ora è un tentativo ancora più
pericoloso che dal piano amministrativo vuol passare a
quello penale.
In via informale le forze dell'ordine hanno infatti
dichiarato che 'devono far chiudere il Degrado'; quel
'devono' è preoccupante sul piano del diritto e
significa che è possibile in poco tempo la costruzione
di un teorema penale per incriminare il diritto alla
sessualità libera e transgender e farlo passare per
reato.
Dalle informazioni in nostro possesso sembra in atto
il tentativo di configurare la presenza delle 'dark
room' come 'favoreggiamento della prostituzione'.
La cosa sarebbe gravissima non solo per il DEGRADO ma
per tutto il movimento GBLT che in questi anni ha
difeso le 'dark room' come luogo della libertà delle
persone che in passato per esercitare la propria
sessualità si esponevano (a volte pagando con la
vita) ai pericoli delle 'cruising area' (parchi,
parcheggi).
Le 'dark room' dei locali privati in Italia hanno
tolto il sesso dalla clandestinità e dal reato (atti
osceni in luogo pubblico) che spesso veniva contestato
a chi non aveva altre occasioni di incontro se non nei
luoghi all'aperto.

Il DEGRADO e i tanti locali GBLT romani non sono solo
un'occasione sessuale ma anche una possibilità
(soprattutto per le persone transgender) di vivere in
modo naturale la propria identità di genere e di poter
incontrare persone senza doversi esporre ai pericoli e
alle umiliazioni dei luoghi pubblici.
Parliamoci chiaro: le persone transgender non hanno
gli stessi diritti al divertimento di tutti gli altri;
qualsiasi giornalista potrebbe fare la prova di
vestirsi da donna e chiedere di entrare in un
qualsiasi locale pubblico di RomaŠvedrebbe che la
quasi totalità dei locali respingono con mille scuse i
transgender commettendo di fatto un reato; ma questo
reato pare che non sia così reatoŠe invece è un reato
ODIOSO di razzismo e discriminazione su base sessuale!

Per questo vogliamo denunciare questo tentativo di
'penalizzare' la sessualità alla luce del sole in un
luogo e in uno stato nel quale la sessualità ANCORA
non è un reato! E vogliamo vivere in uno stato laico
dove un locale transgender non debba continuamente
essere sotto torchio o dei razzisti o delle forze
politiche moraliste (peraltro il Degrado è frequentato
anche da onorevoli di destra).

Il DEGRADO in dieci anni di vita NON HA AVUTO NESSUNA
NOTIFICA DI REATO; le decine di ispezioni di tutte le
forze dell'ordine non hanno MAI verificato reati
legati allo sfruttamento della persona né altri reati
penali! Di NESSUN TIPO!
D'altra parte ci chiediamo come mai in dieci anni SOLO
ORA le forze dell'ordine fanno aleggiare questo reato
nei confronti del DEGRADO. Come mai in dieci anni
nessuno ha mai potuto accertarlo?
La risposta è semplice: perché questo reato non c'era
e non c'è ed è tutto da inventare e costruire e siamo
sicuri che è in atto il tentativo di costruzione del
reato a tavolino. Le decine di soci del DEGRADO sono
pronti però a testimoniare sulla infondatezza del
reato che si vuole costruire; chiunque frequenti il
DEGRADO sa bene che è così.
Ma c'è anche una seconda risposta: le forze politiche
di destra (ma anche alcuni moderati del
centrosinistra) per fini elettorali assecondano nei
fatti il razzismo contro il DEGRADO e le persone
transgender che ancora una volta vengono associate al
cliché della prostituzione!

Poiché in Italia non si può essere apertamente
razzisti contro le persone transgender si cerca una
scusa per chiudere un luogo della libertà sessuale
perché per gli abitanti di via Ignazio Danti è
indecoroso condividere la strada con travestiti e
transessuali (sono arrivati a scrivere che le persone
transgender 'defecano sulle macchine' (sic) e 'fanno
abbassare i prezzi delle case').

Difendiamo la libertà sessuale transgender che il
DEGRADO ha contribuito a diffondere in questi anni a
Roma; questa libertà noi la ribadiamo con forza ed
orgoglio contro i tentativi di razzismo legale.
Alle forze di sinistra reale  chiediamo di difendere
non già il DEGRADO quanto il DIRITTO ALLA SESSUALITA'
LIBERA!   E di pensare ad un disegno di legge che
permetta ai club privati di diventare pubblici senza
il ricatto continuo della chiusura.  In tutti i paesi
d'Europa i locali della libera sessualità sono
pubblici e non hanno bisogno di schedare i soci
tramite tesseramento.   Perché in Italia devono essere
privati e quindi ricattabili più facilmente dalle
amministrazioni e dalle forze dell'ordine?    E
perché, contro l'art 18,  ai club privati  viene
richiesta da molti comuni e municipi  l'Affiliazione a
un Ente (ovviamente quasi sempre vicino ai grandi
partiti)? i pensare ad un disegno di legge che
permetta ai club privati di diventare pubblici senza
il ricatto continuo della chiusura.


Il DEGRADO è frequentato da maggiorenni, transgender e
non, persone libere che hanno consapevolezza della
propria sessualità e decidono come esplicarla.
Considerare reato la libera espressione delle emozioni
del proprio corpo significa avere del corpo un'idea
statale e fascista. Il corpo è di chi lo porta e chi
lo porta PUO' E DEVE DECIDERE COME USARLO per averne
gioia!



DEGRADO
Transgender Klub
Via Ignazio Danti, 20 Roma (Pigneto) 062753508
gender @ fastwebnet.it


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