著者: abitare 日付: To: info 題目: [RSF] ASSEMBLEA FINANZIARIA. 19 OTTOBRE 2007.
QUESTA NON E' LA NOSTRA FINANZIARIA:
CASA E REDDITO PER TUTT@!
Da giorni se ne discute sui giornali e sulle televisioni, vediamo sfilare
le facce della politica, quella con la p minuscola, che ci spiegano perché
questa finanziaria sarebbe una prima svolta, perché
ridistribuisce ricchezza ai poveri, mentre dall'altra parte si chiede di
mandare a casa questo governo per poter tornare a fare i danni che stavano
facendo prima.
Si parla di casa, si parla di 2 MILIARDI DI EURO, che verranno suddivisi in
un pacchetto da 1,5 MILIARDI di Euro di sgravi fiscali sull'ICI e sgravi
sull'affitto, ed in 500 Milioni per
l'edilizia popolare.
Ma a guardare meglio questo provvedimento le grane saltano subito agli
occhi, gli sgravi fiscali di cui godranno i proprietari di una prima casa,
sono una elemosina minima se si pensa ai 30 anni di mutuo che si hanno
sulle spalle, e su come questo mutuo incide ogni mese sul reddito delle
persone. Quindi sicuramente una buona briciola da portarsi a casa, ma le
briciole per vivere non
bastano, ed il problema resta, si è stati spesso costretti a comprare una
casa, visto che il diritto
all'abitare non viene garantito in questo paese , e si è quindi costretti
a non avere scelta o comprarsi
una casa dando centinaia di migliaia di euro agli speculatori edilizi,
oppure un affitto a libero mercato che spesso è anche più alto del
mutuo. Inoltre se si è precari non esiste pubblicità che tenga, il mutuo
o non viene concesso o ti costringerà ad una vita di merda nel tentativo
di recuperare i soldi ogni mese.
Invece per l'affitto e per i bamboccioni, meno che le briciole, uno sgravio
fiscale da 300 EURO L'ANNO, MENO DI MEZZO AFFITTO DI UN MESE.
Ed anche qui la soluzioni è poco meno che ridicola, è il solito modo di
sperperare denaro pubblico senza un senso, è il solito modo di sperperare
il denaro pubblico senza giungere ad una soluzione strutturale. Sembra una
scena già vista con il contributo all’affitto che va richiesto ogni
anno, soldi pubblici che vanno in tasca agli speculatori del mercato
immobiliare o che in ogni caso contribuiscono ad alterare il mercato degli
affitti. E’ la stessa mentalità che porta l’attuale ministro
dell’economia ha definire bamboccioni le migliaia di precari e precarie
che per sopravvivere sono costretti a fare i salti mortali da un lavoro
all'altro, da un contratto all'altro, da un affitto in nero all'altro.
Infine l'edilizia popolare che non si chiama più, non a caso, pubblica
visto che sarà affidata al Demanio che costituirà imprese miste
pubblico-privato che costruiranno in 10 ANNI, 80 MILA CASE, 8 MILA CASE
L'ANNO, di fronte ad una precarietà abitativa che solo a Roma vede 21MILA
persone abitare in baracche e sotto i ponti, 1200 sfratti esecutivi se non
vi sarà una nuova proroga e altre 3800 sono le sentenze di sfratto, e
decine di migliaia di affitti in nero.
Per discutere come mobilitarsi contro questa finanziaria e per proseguire
la lotta per il diritto all'abitare il coordinamento cittadino lotta per la
casa ed il comitato obiettivo casa invitano tutti italiani o migranti,
precari e precarie, movimenti per il diritto alla casa, centri sociali,
collettivi e sindacati di base ad una assemblea pubblica il:
19 OTTOBRE 2007 presso l'occupazione abitativa di
CASAL BERTONE IN VIA DE DOMINICIS 6 DALLE ORE 18:00
La lotta che da anni portiamo avanti per il diritto all'abitare continua a
rimanere inascoltate nei palazzi del potere. I governi di destra e quelli
di sinistra con le loro scelte politiche continuano a favorire le solite
speculazioni immobiliari, i soliti palazzinari, così come banche e
finanziarie, che in questi anni hanno trasformato la proprietà pubblica e
le case pubbliche in un territorio di conquista. Siamo ormai a percentuali
di edilizia residenziale pubblica che sfiorano il 2% acuendo profondamente
il problema abitativo. Ci sentiamo quindi ostinatamente contrari a questa
finanziaria di elemosina che sbandiera ai quattro venti la ridistribuzione
della ricchezza, per poi dare meno delle briciole e chiudere
definitivamente la partite con l'edilizia residenziale pubblica negando
ogni finanziamento. Riteniamo per questo che a partire dalle contraddizioni
che attraversano la metropoli romana sia utile intraprendere una battaglia
contro una finanziaria che nega il diritto all'abitare a tutti e tutte.
Riteniamo inoltre importante discutere di come la condizione di precarietà
venga derisa e calpestata da questa finanziaria, che non solo non prevede
alcun finanziamento all'edilizia residenziale pubblica, ma ci prende in
giro con 300 euro l'anno, da scaricare sulle tasse!
Ovviamente il grande problema della precarietà del lavoro legato a quello
della precarietà abitativa, e per i migranti anche la precarietà di
cittadinanza, viene omesso da questa finanziaria perché il governo Prodi
continua ad avallare finanziarie di stampo neo-liberista che tutelano ed
ingigantiscono i diritti dei mercati e negano quelli delle persone,
continuando a lasciarci in balia della guerra quotidiana globale per la
sopravvivenza, che ci spinge in mano a banche e finanziarie, o in mano alle
agenzie immobiliari che continuano sulla nostra pelle a fare affari d'oro.
Come movimenti per il diritto all'abitare proponiamo: che sia abolita
l’ICI sulla prima casa, che vi siano impegni concreti per la
realizzazione di 1 MILIONE DI CASE PUBBLICHE che non siano una
cementificazione selvaggia dei territori ma che si oppongano a questa, e
che, partendo dai nostri modelli di convivenza, trans-culturale, aperta e
relazionale, sappiano dare una risposta certa ad un diritto negato. 1
MILIONE DI CASE PUBBLICHE fatte principalmente recuperando ed
autorecuperando tutti gli immobili sfitti ed abbandonati, sia pubblici che
privati.
Vogliamo 1 MILIONE DI CASE PUBBLICHE come redistribuzione della ricchezza
che ogni giorno produciamo, da sottrarre al libero mercato dell'edilizia e
dell'affitto, il diritto alla casa per tutti e tutte, il blocco degli
sfratti, l’abrogazione della nefasta legge 431/98, l’approvazione di
una legge che consenta in termini inequivocabili la requisizione, così
come hanno fatto a Roma i Presidente di tre municipi, di strutture
alloggiative sia pubbliche che private in grado di dare una prima risposta
all’emergenza abitativa, l’allargamento e l’istituzione in tutto il
territorio nazionale di centri di emergenza temporanei che sappiano
garantire il passaggio di casa in casa durante gli sfratti, o in casi di
emergenza, e la dignità delle persone.
Chiediamo inoltre che sulla scia delle discussioni che si stanno animando
in tutta Europa, venga garantito un
REDDITO PER TUTTI E TUTTE slegato dal lavoro, sotto forma
ANCHE DELLA GARANZIA DI UNA CASA PUBBLICA.
PER QUESTI MOTIVI CI OPPORREMO A QUESTA FINANZIARIA, CHE APPROFONDIRA' LE
DISCRIMINAZIONi E LA DIVISIONE SOCIALE NEL NOSTRO PAESE
E PER QUESTO VOGLIAMO DISCUTERE CON TUTTI PER ATTREZZARCI MEGLIO
ALL’INEVITABILE CONFLITTO SOCIALE CHE SI DETERMINERA’
NON SOLO PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
COORDINAMENTO CITTADINO LOTTA PER LA CASA
COMITATO OBIETTIVO CASA
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