Ringraziando per l'organizzazione del Tavolo di confronto sulla ciclabilità urbana di ven 12 ott, colgo l'occasione per ribadire il mio auspicio che la bici diventi elemento importante della mobilità urbana per il BENE della città e dei suoi cittadini , soprattutto futuri, e Vi invito a sostenere questo impegno dando fondo alle vostre energie, intelligenze, caparbietà e fermezza, pazienza e rigore, cosicchè possiate rimanere fra i personaggi che hanno operato per una nuova vivibilità di Roma.
Approfitto della lettera per continuare a sviscerare un argomento che mi sta particolarmente a cuore...(grazie per l'attenzione)
Sinceramente non capisco l'accanimento un pò ideologico e rissoso contro la possibilità di pedalare sui MARCIAPIEDI, su ALCUNI marciapiedi
ovviamente
LADDOVE è la soluzione unica o migliore in fatto di
SPAZIO ALTERNATIVO MANCANTE ( proprio spazio "fisico": in certi quartieri è stato letteralmente consumato tutto)
SICUREZZA (se le strade limitrofe sono inguaribilmente e "spontaneamente" VELOCI E DENSE DI TRAFFICO
RIUSO INTELLIGENTE E PRESERVAZIONE CIVILE DI MANUFATTI nati in altre epoche storiche (molti marciapiedi nati negli anni '50-60 e anche prima erano enormi perchè tantissimi adulti andavano a piedi e migliaia di bambini giocavano ore in strada, se oggi queste condizioni sono SPARITE e sono immensi e DESERTI , la ggggente chiede , meglio urla - e in gran numero, altro che pochi ciclisti- che siano TRASFORMATI IN POSTO 4°MAGHINAMIA.
La biliosa signora di Milano prima di menare le mani contro i ciclisti (I PIù FASTIDIOSI E MALEDUCATI forse al massimo possono provocarle un livido) avrebbe un lungo elenco di rozzume arricchito incivile contro cui scagliarsi, che attenta veramente alla sua vita, a quella dei suoi cari più deboli e in genere alla vivibilità della sua città.
Ma, visto che pedalare non fa automaticamente scattare l'iscrizione nell'elenco dei santi e benefattori senza macchia, posso concordare che vedersi piombare addosso un razzetto presuntuoso in bici sul marciapiede possa dar almeno fastidio.
Per evitare che la guerra santa contro le maghine , vista l'impossibilità di vincerla e scornati da tante battaglie che sembravano facili e luminose vittorie della razionalità illuminista trasformate in umilianti sconfitte del fanatismo comodo e sciatto delle pessime abitudini incivili
si trasformi in infinita e triste guerriglia suburbana tra "poveri"
SAREBBE (notare il condizionale dubbioso) forse meglio REGOLAMENTARE co' le famose "du' strisce de vernice" i marciapiedi dove possano transitare ANCHE LE BICI a velocità ridotta.
LI HO VISTI IN TUTTA L'EUROPA CICLOFELIX e non vedo perchè, se VERAMENTE LIMITATI AL NECESSARIO, bisognerebbe sputarci sopra con stizza e fastidio.
Insomma
via DRUSO ,
proprio davanti all'incriminato assessorato all'ambiente, venendo o andando alle Terme di Caracalla verso la Colombo o il Circo Massimo e il Tevere o le strategiche Mura o la Caffarella -AppiaAntica
PERCHE' MAI DOVREI PERCORRERLO IN STRADA VELOCISSIMA E DENSA DI FURASTICI che al 2° o 3° tentativo mi stritolerebbero con la loro arma letale e successivo articolo sul Menzognero " Se l'è cercata..."
SE IL CONTIGUO MARCIAPIEDE E' LARGO TRE METRI E IN DIECI ANNI VI AVRO' INCROCIATO AL MASSIMO UN PAIO DI PEDONI, probabilmente automobilisti in panne?
E gli esempi potrebbero essere decine (alcuni li ho pubblicati qui e su CRITICAL MAP),
primo fra tutti
LO STRATEGICO E GIA' SEMIPRONTO CIRCUITO TANGENZIALE DELLE MURA AURELIANE, impossibili e rischiose da fare in strada, ma comodissime e sicure sui DESERTI E LARGHI marciapiedi-pomerio.
Insomma bisogna farsi ammazzare per forza , immolarsi per la causa o che,
fateme sapè???
Il mio contakm segna ca. 8000 km in quasi 2 anni, purtroppo quasi tutti in città: di questi penso che almeno 500 saranno sui marciapiedi già "pittati" o "abusivi". Non solo non me ne vergogno, visto che non ho MAI INFASTIDITO NIUNO, ma spingo e spingerò perchè anche gli abusivi (vedi appunto via DRUSO) diventino legali.
Insomma finalmente un condono civile ed intelligente
AVe caiofabricius VALE
P. S. : quando il "pericolo" cessa o il marciapiede ritorna alla sua antica funzione primaria di ospitare vecchi e bambini io ritorno in strada...e non voglio con questo assolutamente assolvere o benedire comode e facili scorciatoie nelle progettazioni serie dei percorsi ciclabili, ma che nessun s'impunti, la verità assoluta è religione, proviamo ad essere laici e pragmatici.
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AVE caiofabricius VALE
caiofabricius@???
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