[NuovoLab] sulla consultazione Protocollo lavoro 23 luglio

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Aihe: [NuovoLab] sulla consultazione Protocollo lavoro 23 luglio

Invio, copia/incolla due doc della Confederazione COBAS sull'esito delle votazioni sul "welfare":
a) com stampa sull'esito della £democratica" consultazione di cgilcisluil (sigla unica..) su Protocollo del 23 luglio
b) com. stampa "Rovinata la festa a cgilcisluil" sulla contestazione di ieri a Ropma in contemporanea alla conferenza stampa che i "tre porcellini" hanno tenuto per illustrare il risultato del "referendum" (??!!??)

saluti. Andrea Tosa

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Comunicato-stampa

LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA
…MA NON SONO RIUSCITI A TRUCCARE LA RESISTENZA OPERAIA


  La consultazione, promossa da Cgil-Cisl-Uil sul Protocollo del 23 luglio, risoltasi in uno scontato "trionfo" del sì viene esaltata come una grande prova di democrazia, ma in realtà è una partita truccata, come tutta la "democrazia sindacale", requisita dai tre sindacati concertativi che ne hanno fatto un loro monopolio, da sindacato di Stato, negando ogni spazio ai Cobas e a tutte le strutture che non sono colluse con il padronato e i governi.
  Niente regole certe e verificabili, nessun controllo sulla certificazione per la stragrande maggioranza di questa consultazione, gestita in proprio nelle sedi territoriali di Cgil-Cisl-Uil, diventate luoghi di ammucchiate di scatole di cartone con le schede sottratte a scuole e altri posti di lavoro subito dopo la votazione. 
    Non a caso in tutta la categoria dei metalmeccanici dove si è potuto stabilizzare un minimo di regolamentazione e trasparenza procedurale lì è esploso il NO: il risultato nelle fabbriche Fiat è clamoroso, dall’80% al 90% di voti per il No. Ma le punte dell’iceberg emergono anche in tantissime altre realtà produttive e in altre categorie, dove il concentramento dei/delle lavoratori/trici e l’intervento mirato della controinformazione hanno smontato facilmente la propaganda fraudolenta di Cgil-Cisl-Uil, spalleggiata dalle forze della maggioranza governativa, 
  In quanto ai dati forniti sui votanti, se per il Pubblico Impiego dicono essere circa il 7% dell’intera categoria e se per la scuola non si supera il 3%; se in totale tutti insieme i comparti avrebbero visto il voto di circa 800 mila lavoratori e lavoratrici (solo i metalmeccanici hanno votato al 50%), legittima è la domanda; ma come diavolo si arriva a 5 milioni di votanti?
  Se questi sono i dati sui luoghi di lavoro, è plausibile pensare che una fiumana di milioni di pensionati/e e precari/e, ingannata da grottesche menzogne, abbia votato in massa nelle sedi territoriali di Cgil-Cisl e Uil?
  Ma questa gigantesca sceneggiata non arresterà l’opposizione frontale al Protocollo, alla Finanziaria, alla politica del governo Prodi, alle leggi-precarietà (30 e Treu) che si manifesterà il 9 novembre con lo sciopero generale e generalizzato convocato dai Cobas e da vari sindacati alternativi, da moltissimi centri sociali, strutture del precariato, studentesche e sociali, per chiedere anche la garanzia del lavoro e del reddito e l’estensione dei diritti sociali a tutti/e. 
  Portando in piazza, nei capoluoghi di regione, centinaia di migliaia di persone, chiederemo anche la fine del monopolio Cgil-Cisl-Uil e la restituzione dei diritti sindacali a tutti i/le lavoratori/trici e organizzazioni.


Roma, 11 ottobre 2007
Confederazione Cobas

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Comunicato-stampa

Rovinata la festa a Cgil Cisl e Uil

CONTESTATO LO SHOW DEI SINDACATI DI GOVERNO

Un centinaio di precari, lavoratori "stabili" e pensionati ha rovinato stamattina lo show della "casta sindacale" che a Roma presentava in una conferenza-stampa i risultati di quella grande operazione propagandistica filo-governativa che è stata la consultazione sul Protocollo del 23 luglio. Per due ore, mentre i segretari di Cgil-Cisl-Uil restavano asserragliati nella sede nazionale della Cisl, con la polizia a difendere la "casta", giovani e pensionati hanno raccontato il senso reale della consultazione. Hanno dimostrato come la "grande prova di democrazia" sia stata in realtà una partita truccata come tutta le democrazia sindacale, sequestrata dai tre sindacati concertativi che la esercitano come un monopolio, negando ogni spazio ai Cobas e alle forze che fanno conflitto.
Hanno parlato della rabbia di milioni di precari che il Protocollo eternalizza nella loro incertezza di vita e di lavoro; della condizione miserrima di pensionati che usciranno dal lavoro, se va bene, 5 anni dopo il previsto e con pensioni ancora più decurtate; di lavoratori "stabili" con salari di fame sempre decrescenti, mentre il governo regala altri 8 miliardi ai padroni, ai quali in due anni ha dato più del governo Berlusconi in 5 anni. Hanno sfidato Cgil-Cisl-Uil a vere elezioni nazionali nei vari comparti per vedere chi è davvero rappresentativo; a veri referendum sugli accordi, con libertà di informazione alla pari, con votazioni in "campo neutro", modalità chiare e scrutatori imparziali; a restituire a tutti il diritto di assemblea nei posti di lavoro. Esattamente il contrario di quanto avvenuto in questa pseudo-consultazione ove solo tra i metalmeccanici l’opposizione della Fiom ha imposto un minimo di procedura (e perciò ha vinto il NO), dove nessuno ha potuto
presentare le ragioni del NO, le votazioni sono avvenute o nelle sedi sindacali senza controlli, o alla fine di assemblee oramai deserte e senza alcuno scrutinio pubblico.
E hanno promesso un "referendum di piazza" contro il Protocollo, la Finanziaria, la politica del governo Prodi, le leggi-precarietà (30 e Treu), il 9 novembre con lo sciopero generale e generalizzato convocato dai Cobas e da vari sindacati alternativi, da moltissimi centri sociali, strutture del precariato, studentesche e sociali, per la garanzia del lavoro e del reddito e l’estensione dei diritti sociali a tutti/e, per la fine del monopolio Cgil-Cisl-Uil e la restituzione dei diritti sindacali a tutti i lavoratori e organizzazioni.

12.10.2007

Confederazione Cobas


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