Autor: Isole Nella Rete Datum: To: hackmeeting Betreff: [Hackmeeting] Isole Nella Rete
caparossa ha scritto: >
> è altrettanto vero che di isole, ormai da tanto tempo, non si sa nulla,
> se non per sentito dire.
>
> a me piacerebbe conoscere la situazione in maniera pubblica e politica,
> per capire a che punto sta il progetto e cosa si può fare per aiutarlo.
>
> bona.
>
La domanda di caparossa è giusta e ben posta. E' peraltro verissimo che
di isole non si sa praticamente nulla da un po' di tempo a questa parte.
Iniziamo a rispondere, parlando di questa afonia. Due anni fa
avevamo preso coscienza dei vincoli politico tecnici che ingabbiavano la
gestione di ecn, rendendola di fatto impossibile. Ci eravamo ripromessi
di fare piazza pulita e ripartire dall'aspetto tecnico della gestione,
per poi rimettere all'ambito collettivo la domanda sul senso politico di
isole. Dopo due anni, forse, stiamo riuscendo a sistemare la parte tecnica.
Sarebbe ipocrita dire che la nostra scelta iniziale (appunto quella
di forzare la mano e fare piazza pulita di tutto per ripartire dalla
tecnica) non ci ha penalizzato. Forse è stata una cazzata, come ci
avevano suggerito alcuni, di sicuro non lo sapremo. Quello che è
successo è che ci siamo trovati per le mani un progetto politicamente
semi-disertato, tecnicamente affidato alla buona volontà di un paio di
makkinisti che hanno lasciato il progetto isole poco dopo il cambio di
guardia.
La situazione tecnica quindi ha preteso uno sforzo decisamente notevole
anche solo per mantenere lo stato dei servizi, mentre la mancata ripresa
di slancio dello scopo politico (di cui avevamo posticipato la
definizione) ha intralciato i movimenti decisionali interni.
Tutto questo per dire che chi è in isole, al momento, crede
fortemente nel progetto, ma non necessariamente condivide la visione
degli altri compagni del collettivo di gestione.
Questo lascia poco spazio all'immaginazione su quanto sia stato
difficile trovare un senso comune da comunicare all'esterno.
E questo dovrebbe far capire perché isole non si sia espressa negli
ultimi due anni.
La situazione attuale peraltro pesca nello stesso stagno. I pressanti
argomenti tecnici che avrebbero portato a una silenziosa morte del
progetto sono stati arginati (vedi connettività del server negli ultimi
due anni, manutenzione dello stesso per quanto possibile, studio della
progettazione dello stesso, rinnovo del dominio).
Sono state piccole cose molto importanti, perché la sensazione era ed è
rimasta quella di uno sbandamento dell'ambito hacker italiano, nonché di
movimento. Uno sbandamento che ha portato alla micro-frammentazione
di quell'ambito politico/tecnico-underground di cui ecn è una voce.
Senza un gruppo, uno zoccolo duro, isole si sarebbe molto probabilmente
arenata più ancora di quanto non lo sia adesso. Pensiamo che si sarebbe
spenta nel silenzio generale. Chi lavora ad isole vorrebbe mantenere la
pluralità di voci nel panorama, senza competizione (ci mancherebbe) ma
consapevoli che più siamo, meno siamo accentrati e più difficile
dovrebbe essere censurarci tutti. Questo è stato il manifesto di a/i e,
ora che i termini di forza si sono invertiti a suo sfavore, ecn
ripercorre la stessa strada.
Pertanto le cose sono confuse, sotto il cielo. I punti cardine sono:
- mantenere lo status quo di servizi e sotto-progetti (pare che antifa
stia andando molto bene)
- costruire uno storico consultabile con quanto abbiamo in "magazzino"
sui siti di movimento
- ampliare il collettivo di isole con sangue fresco, atto a mantenere
vivo il progetto e a condurlo verso il suo destino, per questo ci
rivolgiamo anche a questa lista che riteniamo essere quella che meglio e
più di altri canali può dare segnali utili
- aspettare un momento storicamente favorevole per fornire supporto
tecnico e politico ai futuri movimenti/progetti
L'idea di rilanciare alcuni ambiti di discussione, lì dove ci pareva che
anche a/i o indivia o oziosi fossero carenti, è deceduta assieme alla
consapevolezza delle nostre limitate forze. Non possiamo fare altro, a
nostro parere, se non tenere la trincea e cercare di fare piccoli passi
in avanti con degli strappettini, conseguenti alle scelte che ci hanno
portato a questo nuovo collettivo.
Speriamo che questo "coming out", che abbiamo rimandato fin troppo,
risulti chiaro e onesto come abbiamo cercato che fosse. Ma naturalmente
siamo qui e rispondiamo, perché anche se semi-addormentato, il progetto
isole nella rete non è morto.